Lettera ai Romani 10:11-13
Lettera ai Romani 10:11-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Lettera ai Romani 10:11-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non sarà deluso». Poiché non c'è distinzione tra Giudeo e Greco, essendo egli lo stesso Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato.
Lettera ai Romani 10:11-13 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Infatti la Bibbia dice: Chi crede in lui non sarà deluso. Non vi è perciò differenza fra chi è Ebreo e chi non lo è, perché il Signore è lo stesso per tutti, immensamente generoso verso tutti quelli che lo invocano. Afferma infatti la Bibbia: Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
Lettera ai Romani 10:11-13 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Perciocchè la scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato. Poichè non vi è distinzione di Giudeo, e di Greco; perciocchè uno stesso è il Signor di tutti, ricco inverso tutti quelli che l'invocano. Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.