Zaccaria 1:9-17
Zaccaria 1:9-17 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Io dissi: «Che significano queste cose, mio signore?» L’angelo che parlava con me mi disse: «Io ti farò vedere che cosa significano queste cose». L’uomo che stava fra le piante di mirto prese a dire: «Questi sono quelli che il SIGNORE ha mandati a percorrere la terra». Quelli si rivolsero all’angelo del SIGNORE che stava fra le piante di mirto e dissero: «Noi abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra è in riposo e tranquilla». Allora l’angelo del SIGNORE disse: «SIGNORE degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei stato indignato durante questi settant’anni?» E il SIGNORE rivolse all’angelo che parlava con me delle buone parole, delle parole di conforto. Allora l’angelo che parlava con me mi disse: «Grida e di’: Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Io provo una gran gelosia per Gerusalemme e per Sion; provo un grande sdegno contro le nazioni che se ne stanno ora tranquille e che, quando io m’indignai un poco contro di essa, contribuirono ad accrescere la sua disgrazia”. Perciò così parla il SIGNORE: “Io mi rivolgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; la mia casa sarà ricostruita”, dice il SIGNORE degli eserciti, “e la corda sarà di nuovo tesa su Gerusalemme”. Grida ancora e di’: Così parla il SIGNORE degli eserciti: “Le mie città traboccheranno ancora di beni, il SIGNORE consolerà ancora Sion e sceglierà ancora Gerusalemme”».
Zaccaria 1:9-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Io dissi: «Che significano queste cose, mio signore?» L'angelo che parlava con me mi disse: «Io ti farò vedere che cosa significano queste cose». L'uomo che stava fra le piante di mirto prese a dire: «Questi sono quelli che il Signore ha mandati a percorrere la terra». Quelli si rivolsero all'angelo del Signore che stava fra le piante di mirto e dissero: «Noi abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra è in riposo e tranquilla». Allora l'angelo del Signore disse: «Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di *Gerusalemme e delle città di *Giuda, contro le quali sei stato indignato durante questi settant'anni?» E il Signore rivolse all'angelo che parlava con me, delle buone parole, delle parole di conforto. Allora l'angelo che parlava con me disse: «Grida e di': Cosí parla il Signore degli eserciti: “Io provo una gran gelosia per Gerusalemme e per *Sion; provo un grande sdegno contro le nazioni che se ne stanno ora tranquille e che, quando io m'indignai un poco contro di essa, contribuirono ad accrescere la sua disgrazia”. Perciò cosí parla il Signore: “Io mi rivolgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; la mia casa sarà ricostruita”, dice il Signore degli eserciti, “e la corda sarà di nuovo tesa su Gerusalemme”. Grida ancora e di': Cosí parla il Signore degli eserciti: “Le mie città traboccheranno ancora di beni, il Signore consolerà ancora Sion e sceglierà ancora Gerusalemme”».
Zaccaria 1:9-17 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Io domandai: — Mio signore, che cosa rappresentano quei cavalli? L’angelo incaricato di parlarmi rispose: — Ti mostrerò che cosa significano. E, dai mirti dove si trovava, aggiunse: — Il Signore li ha mandati a ispezionare la terra. Allora i cavalieri riferirono all’angelo del Signore che stava tra i mirti: — Abbiamo percorso tutta la terra: ovunque c’è calma e tranquillità. L’angelo esclamò: — Signore dell'universo, eppure sono settant’anni che sei adirato con Gerusalemme e le altre città della regione di Giuda. Fino a quando non ne avrai pietà? Allora il Signore si rivolse all’angelo con parole di conforto. L’angelo, incaricato di parlarmi, mi ordinò di proclamare questo messaggio del Signore dell'universo: «Io amo tanto Gerusalemme la città di Sion, sono invece molto adirato con le nazioni troppo sicure di sé. Infatti, quando limitavo la mia collera contro il mio popolo, esse hanno contribuito alla sua rovina. Quindi annunzio che io, il Signore dell'universo, sono ritornato a Gerusalemme per mostrarle la mia bontà. Il mio tempio sarà ricostruito e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme». L’angelo mi disse di comunicare anche questo messaggio: «Io, il Signore dell'universo, annunzio che le mie città saranno di nuovo fiorenti. Consolerò ancora Sion, sceglierò ancora Gerusalemme».
Zaccaria 1:9-17 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ed io dissi: Che voglion dire queste cose, Signor mio? E l'Angelo che parlava meco, mi disse: Io ti mostrerò che vogliono dir queste cose. E l'uomo, che stava fra le mortine, rispose, e disse: Costoro son quelli che il Signore ha mandati, per andare attorno per la terra. E quelli fecero motto all'Angelo del Signore, che stava fra le mortine, e dissero: Noi siamo andati attorno per la terra; ed ecco, tutta la terra si riposa, e gode di quiete. E l'Angelo del Signore si fece a dire: O Signor degli eserciti, infino a quando non avrai tu pietà di Gerusalemme, e delle città di Giuda, contro alle quali tu sei stato gravemente adirato, lo spazio di questi settant'anni? E il Signore rispose all'Angelo, che parlava meco, buone parole, parole di consolazione. E l'Angelo, che parlava meco, mi disse: Grida, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Io sono ingelosito di gran gelosia per Gerusalemme, e per Sion. E sono adirato di grande ira contro alle nazioni che godono di agio, e di quiete; perciocchè io era un poco adirato, ma esse hanno aiutato al male. Perciò, così ha detto il Signore: Io mi son rivolto verso Gerusalemme in compassione; la mia Casa sarà in essa riedificata, dice il Signor degli eserciti; e il regolo sarà disteso sopra Gerusalemme. Grida ancora, dicendo: Così ha detto il Signor degli eserciti: Ancora traboccheranno di beni le mie città; e il Signore consolerà ancora Sion, ed eleggerà ancora Gerusalemme.