Zaccaria 14:1-21
Zaccaria 14:1-21 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Ecco, viene il giorno del SIGNORE in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. «Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme: la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città». Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia. In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l’altra metà verso il meridione. Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui. In quel giorno non ci sarà più luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore. Sarà un giorno unico, conosciuto dal SIGNORE; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci sarà luce. In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme, metà delle quali volgerà verso il mare orientale e metà verso il mare occidentale, tanto d’estate quanto d’inverno. Il SIGNORE sarà re di tutta la terra; in quel giorno il SIGNORE sarà l’unico, e unico sarà il suo nome. Tutto il paese sarà mutato in pianura, da Gheba a Rimmon a sud di Gerusalemme; Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino fino alla prima porta, la porta degli Angoli, e dalla torre di Ananeel agli strettoi del re. La gente abiterà in essa e non ci sarà più nessun interdetto; Gerusalemme se ne starà al sicuro. Questo sarà il flagello con cui il SIGNORE colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si scioglieranno nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca. In quel giorno vi sarà in mezzo a loro un gran tumulto prodotto dal SIGNORE; ciascuno di loro afferrerà la mano dell’altro, e la mano dell’uno si alzerà contro la mano dell’altro. Giuda stesso combatterà contro Gerusalemme; le ricchezze di tutte le nazioni circostanti saranno ammassate: oro, argento, vesti in grande abbondanza. Il flagello che colpirà i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti, sarà simile a quell’altro flagello. Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne. Quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, non cadrà pioggia su di loro. Se la famiglia d’Egitto non sale e non viene, neppure su di lei ne cadrà; sarà colpita dal flagello con cui il SIGNORE colpirà le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. Tale sarà la punizione dell’Egitto e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. In quel giorno si leggerà sui sonagli dei cavalli: «Santità al SIGNORE!» Le pentole nella casa del SIGNORE saranno come i bacini davanti all’altare. Ogni pentola a Gerusalemme e in Giuda sarà consacrata al SIGNORE degli eserciti; tutti quelli che offriranno sacrifici ne verranno a prendere per cuocervi le carni. In quel giorno non ci saranno più Cananei nella casa del SIGNORE degli eserciti.
Zaccaria 14:1-21 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Ecco, viene il *giorno delSignore in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a *Gerusalemme, la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città. Poi il Signore si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno della battaglia. In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul *monte degli Ulivi, che sta di fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra metà verso il *meridione. Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di *Uzzia, re di *Giuda; il Signore, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con lui. In quel giorno non ci sarà piú luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore. Sarà un giorno unico, conosciuto dal Signore; non sarà né giorno né notte, ma verso sera ci sarà luce. In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme; metà delle quali volgerà verso il mare orientale e metà verso il mare occidentale, tanto d'estate quanto d'inverno. Il Signore sarà re di tutta la terra; in quel giorno il Signore sarà l'unico e unico sarà il suo nome. Tutto il paese sarà mutato in pianura, da Gheba a Rimmon a sud di Gerusalemme; Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino fino alla prima porta, la porta degli Angoli; e dalla torre di Ananeel agli *strettoi del re. La gente abiterà in essa e non ci sarà piú nessun interdetto; Gerusalemme se ne starà al sicuro. Questo sarà il flagello con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si scioglieranno nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca. In quel giorno vi sarà in mezzo a loro un gran tumulto prodotto dal Signore; ciascuno di loro afferrerà la mano dell'altro, e la mano dell'uno si alzerà contro la mano dell'altro. Giuda stesso combatterà contro Gerusalemme; le ricchezze di tutte le nazioni circostanti saranno ammassate: oro, argento, vesti in grande abbondanza. Il flagello che colpirà i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti, sarà simile a quell'altro flagello. Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al Signore degli eserciti, e a celebrare la *festa delle Capanne. Quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, al Signore degli eserciti, non cadrà pioggia su di loro. Se la famiglia d'Egitto non sale e non viene, neppure su di lei ne cadrà; sarà colpita dal flagello con cui il Signore colpirà le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. Tale sarà la punizione dell'Egitto e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. In quel giorno si leggerà sui sonagli dei cavalli: Santità al Signore! Le pentole nella casa del Signore saranno come i bacini davanti all'altare. Ogni pentola a Gerusalemme e in Giuda sarà consacrata al Signore degli eserciti; tutti quelli che offriranno sacrifici ne verranno a prendere per cuocervi le carni; e in quel giorno non ci saranno piú *Cananei nella casa del Signore degli eserciti.
Zaccaria 14:1-21 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il giorno del Signore si avvicina. Abitanti di Gerusalemme, i vostri beni saranno spartiti come bottino sotto i vostri occhi. Il Signore radunerà le nazioni per combattere contro Gerusalemme: la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violentate. La metà degli abitanti partirà per l’esilio e gli altri saranno lasciati in città. Ma poi il Signore marcerà contro quelle nazioni e le combatterà come nei tempi passati. In quel tempo egli starà sul monte degli Ulivi, fuori Gerusalemme, a est. Il monte degli Ulivi si dividerà in due e comparirà una grande valle, da est a ovest. Una metà del monte si allontanerà verso il nord e l’altra verso il sud. Voi fuggirete fra le montagne attraverso questa valle che arriverà fino ad Asal. Fuggirete come i vostri antenati quando vi fu il terremoto durante il regno di Ozia, re di Giuda. Allora verrà il Signore mio Dio con i suoi angeli. In quel tempo non ci sarà più passaggio dalla luce all’oscurità. Sarà sempre giorno, non si distinguerà più fra notte e giorno, anche di sera ci sarà luce. Quando questo accadrà, lo sa solo il Signore. Il quel tempo sgorgherà una sorgente a Gerusalemme, e metà della sua acqua fresca scorrerà verso il mare orientale, e l’altra metà verso il mare occidentale. Essa avrà sempre acqua, sia nella stagione secca sia nella stagione delle piogge. E allora il Signore regnerà su tutta la terra, tutti onoreranno e riconosceranno solo lui, come Dio. Tutto il paese si trasformerà in pianura, da Gheba, nel nord, fino a Rimmon, nel sud. Gerusalemme dominerà i dintorni. La città si stenderà dalla porta di Beniamino fino alla porta dell'Angolo, cioè al posto della vecchia porta, e dalla torre di Cananèl fino ai torchi del re. La gente potrà abitarvi in pace, non sarà più minacciata di distruzione. Il Signore colpirà con una malattia tremenda tutti i popoli che avranno combattuto contro Gerusalemme: la loro carne si decomporrà mentre saranno ancora vivi, gli occhi marciranno nelle orbite e la lingua nella loro bocca. In quel tempo, il Signore seminerà il panico fra i popoli: si rivolteranno gli uni contro gli altri, e ognuno andrà contro il vicino. Gli uomini di Giuda combatteranno per difendere Gerusalemme e raccoglieranno, come bottino, le ricchezze delle nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità. Le stesse disgrazie colpiranno i cavalli, i muli, i cammelli e gli asini, tutti gli animali degli accampamenti nemici. Tra le nazioni che hanno attaccato Gerusalemme ci saranno dei sopravvissuti. Essi ritorneranno a Gerusalemme ogni anno per adorare il Signore, re dell'universo, e per celebrare la festa delle Capanne. E se un popolo della terra non lo farà, sarà punito: la pioggia non cadrà più sul suo territorio. Se gli Egiziani non andranno a Gerusalemme per celebrare la festa delle Capanne, il Signore li punirà come le altre nazioni che si rifiutano di andarci. Questo è il castigo che toccherà agli Egiziani e alle nazioni che non celebreranno questa festa. In quel tempo, anche sui sonagli dei cavalli ci sarà l’iscrizione: «Sacro al Signore». E anche le pentole usate nel tempio saranno sacre, come le grandi coppe davanti all’altare. Tutte le pentole di Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al Signore dell'universo. Le persone che offriranno sacrifici le useranno per far cuocere la carne. Quando arriverà quel tempo, non ci sarà più nessun mercante nel tempio del Signore dell'universo.
Zaccaria 14:1-21 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
Ecco, un giorno viene, mandato dal Signore, nel quale le tue spoglie saranno spartite nel mezzo di te, o Gerusalemme. Ed io adunerò tutte le nazioni contro a Gerusalemme in battaglia, e la città sarà presa, e le case saranno predate, e le donne sforzate; e la metà della città andrà in cattività; ma il rimanente del popolo non sarà sterminato dalla città. Poi il Signore uscirà, e combatterà contro alle nazioni, come nel giorno che egli combattè, nel giorno della battaglia. E i suoi piedi si fermeranno in quel giorno sopra il monte degli Ulivi, che è dirincontro a Gerusalemme, dal Levante; e il monte degli Ulivi sarà fesso per la metà, dal Levante al Ponente; e vi si farà una grandissima valle; e la metà del monte si ritrarrà verso il Settentrione, e l'altra sua metà verso il Mezzodì. E voi fuggirete nella valle de' miei monti; perciocchè la valle di que' monti giungerà fino ad Asal; e fuggirete come fuggiste per lo tremoto a' dì di Uzzia, re di Giuda; e il Signore Iddio mio verrà; e tutti i santi saranno teco. Ed avverrà in quel giorno che la luce non sarà serenità e caligine. E vi sarà un giorno unico, che è conosciuto al Signore, che non sarà composto di giorno, e di notte; ed al tempo della sera vi sarà luce. E in quel giorno avverrà che delle acque vive usciranno di Gerusalemme; la metà delle quali trarrà verso il mare orientale, e l'altra metà verso il mare occidentale; e quelle dureranno state, e verno. E il Signore sarà re sopra tutta la terra. In quel giorno non vi sarà altri che il Signore, e il Nome del Signore. Tutto il paese sarà mutato in una pianura, da Gheba fino a Rimmon, che è dal Mezzodì di Gerusalemme; e Gerusalemme sarà esaltata, ed abitata nel luogo suo, dalla porta di Beniamino fino al luogo della prima porta, e fino alla porta de' cantoni; e dalla torre di Hananeel fino a' torcoli del re. E si abiterà in essa, e non vi sarà più distruzione a modo d'interdetto; e Gerusalemme sarà abitata in sicurtà. E questa sarà la piaga, della quale il Signore percoterà tutti i popoli che avran guerreggiato contro a Gerusalemme: egli farà struggere la loro carne, mentre se ne stanno in piedi; i loro occhi eziandio si struggeranno ne' lor bucchi, e la loro lingua si struggerà loro in bocca. E avverrà, in quel giorno, che il fracasso del Signore sarà grande fra loro; e ciascun di loro prenderà la mano del suo compagno, e metterà la mano sopra la mano del suo compagno. Giuda eziandio guerreggerà contro a Gerusalemme; e le ricchezze di tutte le nazioni saran radunate d'ogn'intorno: oro, ed argento, e vestimenti, in grandissima quantità. La piaga ancora de' cavalli, de' muli, de' cammelli, e degli asini, e di tutte le bestie, che saranno in quegli accampamenti, sarà come quella. Ed avverrà che tutti quelli che saran rimasti di tutte le nazioni, che saran venute contro a Gerusalemme, saliranno d'anno in anno, per adorare il Re, il Signor degli eserciti; e per celebrar la festa de' tabernacoli. Ed avverrà che se alcuni delle nazioni della terra non salgono in Gerusalemme, per adorare il Re, il Signor degli eserciti, e' non caderà sopra loro alcuna pioggia. E se la nazione di Egitto non vi sale, e non vi viene, eziandio sopra loro non caderà alcuna pioggia; vi sarà la piaga, della quale il Signore percoterà le nazioni che non saranno salite per celebrar la festa de' tabernacoli. Tal sarà la punizione del peccato di Egitto, e la punizione del peccato di tutte le nazioni, che non saliranno per celebrar la festa de' tabernacoli. In quel giorno vi sarà sopra le borchie de' cavalli: SANTITÀ AL SIGNORE; e le caldaie nella Casa del Signore saranno come i bacini davanti all'altare. Ed ogni caldaia, in Gerusalemme, e in Giuda, sarà consacrata al Signor degli eserciti; e tutti quelli che sacrificheranno verranno, e prenderanno di quelle caldaie, e coceranno in esse; e non vi sarà più Cananeo alcuno nella Casa del Signore degli eserciti, in quel giorno.