Sofonia 3:1-20
Sofonia 3:1-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Guai alla città ribelle, contaminata, alla città piena di soprusi! Essa non dà ascolto ad alcuna voce, non accetta correzione, non si confida nel SIGNORE, non si avvicina al suo Dio. I suoi capi, in mezzo a lei, sono leoni ruggenti; i suoi giudici sono lupi della sera, che non serbano nulla per la mattina. I suoi profeti sono arroganti, perfidi; i suoi sacerdoti profanano le cose sante, infrangono la legge. Il SIGNORE è giusto in mezzo ad essa, egli non commette ingiustizie. Ogni mattina egli dispensa i suoi giudizi e non manca mai; ma il perverso non conosce vergogna. «Io ho sterminato delle nazioni, le loro torri sono distrutte; ho rovinato le loro strade, al punto che non vi passa più nessuno; le loro città sono distrutte, al punto che non c’è più nessuno, nessun abitante. Io dicevo: “Se almeno tu volessi temermi, accettare la correzione! La tua dimora non sarebbe distrutta, nonostante tutto ciò che ho riservato per te”. Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni. Perciò, aspettami», dice il SIGNORE, «per il giorno che mi alzerò per il bottino; perché ho decretato di radunare le nazioni, di riunire i regni, per versare su di loro la mia indignazione, tutto l’ardore della mia ira. Poiché tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia. «Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del SIGNORE, per servirlo di comune accordo. Di là dai fiumi d’Etiopia i miei supplicanti, i miei figli dispersi, mi porteranno le loro offerte. Quel giorno tu non avrai da vergognarti per tutte le azioni con le quali hai peccato contro di me; perché, allora, io toglierò di mezzo a te quelli che trionfano con superbia, e tu smetterai di inorgoglirti sul mio monte santo. Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero, che confiderà nel nome del SIGNORE. Il resto d’Israele non commetterà azioni malvagie, non dirà menzogne e non si troverà più un linguaggio ingannatore sulle sue labbra; perché essi pascoleranno, si coricheranno e non vi sarà più nessuno che li spaventi». Prorompi in grida di gioia, o figlia di Sion! Alza grida di esultanza, o Israele! Rallègrati ed esulta con tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme! Il SIGNORE ha revocato le sue condanne contro di te, ha scacciato il tuo nemico. Il Re d’Israele, il SIGNORE, è in mezzo a te, non dovrai più temere alcun male. Quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, o Sion, le tue mani non si indeboliscano! Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva. Egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà per causa tua con grida di gioia». «Io raccoglierò quelli che sono nel dolore, lontano dalle feste solenni; sono tuoi, su di loro pesa la vergogna! In quel tempo io agirò contro tutti quelli che ti opprimono; salverò la pecora che zoppica, raccoglierò quella che è stata cacciata via, e li renderò gloriosi e famosi in tutti i paesi dove sono stati nella vergogna. In quel tempo io vi ricondurrò, in quel tempo vi raccoglierò; perché vi renderò famosi e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando farò tornare, sotto i vostri occhi, quelli che sono in esilio», dice il SIGNORE.
Sofonia 3:1-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Guai alla città ribelle, contaminata, alla città piena di soprusi! Essa non dà ascolto ad alcuna voce, non accetta correzione, non si confida nel Signore, non si avvicina al suo Dio. I suoi capi, in mezzo a lei, sono leoni ruggenti; i suoi *giudici sono lupi della sera, che non serbano nulla per la mattina. I suoi *profeti sono arroganti, perfidi; i suoi *sacerdoti profanano le cose sante, infrangono la legge. Il Signore è giusto in mezzo a essa; egli non commette ingiustizie; ogni mattina egli dispensa i suoi giudizi e non manca mai; ma il perverso non conosce vergogna. «Io ho sterminato delle nazioni; le loro torri sono distrutte; ho rovinato le loro strade, al punto che non vi passa piú nessuno; le loro città sono distrutte, al punto che non c'è piú nessuno, nessun abitante. Io dicevo: “Se almeno tu volessi temermi, accettare la correzione!” La tua dimora non sarebbe distrutta, nonostante tutto ciò che ho riservato per te. Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni. Perciò, aspettami», dice il Signore, «per il giorno che mi alzerò per il bottino; perché ho decretato di radunare le nazioni, di riunire i regni, per versare su di loro la mia indignazione, tutto l'ardore della mia ira; poiché tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia. Allora io trasformerò le labbra dei popoli in labbra pure, affinché tutti invochino il nome del Signore, per servirlo di comune accordo. Di là dai fiumi d'Etiopia i miei supplicanti, i miei figli dispersi, mi porteranno le loro offerte. Quel giorno, tu non avrai da vergognarti per tutte le azioni con le quali hai peccato contro di me; perché, allora, io toglierò di mezzo a te quelli che trionfano con superbia e tu smetterai di inorgoglirti sul mio monte santo. Lascerò in mezzo a te un popolo umile e povero che confiderà nel nome del Signore. Il resto d'*Israele non commetterà azioni malvagie, non dirà menzogne, e non si troverà piú un linguaggio ingannatore sulle sue labbra; perché essi pascoleranno, si coricheranno, e non vi sarà piú nessuno che li spaventi». Prorompi in grida di gioia, o figlia di *Sion! Alza grida d'esultanza, o Israele! Rallègrati ed esulta con tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato le sue condanne contro di te, ha scacciato il tuo nemico. Il Re d'Israele, il Signore, è in mezzo a te, non dovrai piú temere alcun male. Quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, o Sion, le tue mani non si indeboliscano! Il Signore, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si acqueterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia». «Io raccoglierò quelli che sono nel dolore lontano dalle *feste solenni; sono tuoi; su di loro pesa la vergogna! In quel tempo, io agirò contro tutti quelli che ti opprimono; salverò la pecora che zoppica, raccoglierò quella che è stata cacciata via, e li renderò gloriosi e famosi, in tutti i paesi dove sono stati nella vergogna. In quel tempo, io vi ricondurrò; in quel tempo, vi raccoglierò; perché vi renderò famosi e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando farò tornare, sotto i vostri occhi, quelli che sono in esilio», dice il Signore.
Sofonia 3:1-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Guai alla città ribelle, corrotta e tiranna! Non ha ascoltato le parole del Signore, ha ignorato i suoi avvertimenti. Non ha più fiducia nel Signore, non si rivolge più al suo Dio. I suoi capi sono come leoni ruggenti, i suoi giudici come lupi che vanno a caccia di sera e non lasciano neanche un osso da rosicchiare per la mattina. I suoi profeti sono irresponsabili, bugiardi. I suoi sacerdoti profanano quel che è consacrato al Signore, violano la legge. Ma il Signore è nella città per farvi regnare la giustizia e non il male: immancabile, come la luce del giorno, ogni mattina pronunzia i suoi giudizi. Ma i malvagi continuano ad agire male, e non se ne vergognano. Il Signore dichiara: «Ho sterminato intere nazioni, ho distrutto le torri delle loro fortezze, ho saccheggiato le città, ho reso deserte le loro strade. Non vi passa più nessuno e nessuno le abita più. Pensavo che alla fine questa città mi avrebbe rispettato, tenendo conto dei miei avvertimenti. Non l’avrei più distrutta per punirla. Invece, hanno commesso sempre di più azioni malvagie. Allora aspettatemi: un giorno mi alzerò per accusarvi. Ho deciso di riunire le nazioni e i regni per riversare su di loro il fuoco della mia collera. Con la mia ira ardente brucerò tutta la terra. Lo dichiaro io, il Signore». «In quel giorno trasformerò i popoli, renderò pure le loro labbra: così potranno rivolgere le loro preghiere a me, il Signore, e onorarmi tutti insieme. Quelli che avevo disperso mi renderanno culto e mi porteranno le loro offerte, fin da oltre i lontani fiumi di Etiopia». «In quel giorno, popolo mio, non dovrai più vergognarti delle tue ribellioni contro di me. Infatti eliminerò da te il superbo e l’arrogante: smetterai di fare l’orgoglioso sulla mia montagna santa. Risparmierò in mezzo a te la gente umile e povera, che cercherà rifugio in me. Il resto del popolo d'Israele non commetterà più ingiustizie, non dirà più menzogne, non parlerà più per ingannare. Potrà mangiare e riposare senza che nessuno lo spaventi». Grida di gioia, città di Sion, esulta di felicità, gente d'Israele! Rallegrati con tutto il tuo cuore, Gerusalemme. Il Signore ha revocato la tua condanna e ha disperso i tuoi nemici. Il Signore, re d'Israele, è con te: non devi temere più nulla di male. Viene il momento quando si dirà a Gerusalemme: «Non aver paura, città di Sion, non ti scoraggiare! Il Signore tuo Dio è con te; è forte e ti salva! Esulta di gioia per te, nel suo amore ti dà nuova vita. Egli si rallegra per te con canti di gioia, come nei giorni di festa». Il Signore dice: «Io allontanerò da voi il male, la vergogna che pesa su di voi. Arriva il tempo quando io sterminerò i vostri oppressori. Guarirò i vostri feriti, ricondurrò a casa i dispersi. Darò loro gloria e fama su tutta la terra dove prima avevano avuto solo disprezzo. In quel tempo, vi radunerò e vi guiderò, voi vedrete che cambierò la vostra sorte: vi darò gloria e fama fra tutti i popoli della terra. Lo dichiaro io, il Signore!».
Sofonia 3:1-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
GUAI alla ribella, e contaminata; alla città d'oppressione! Ella non ha ascoltata la voce, non ha ricevuta correzione, non si è confidata nel Signore, non si è accostata al suo Dio. I suoi principi son dentro di lei leoni ruggenti; i suoi rettori son lupi della sera, che non han la mattina rotto alcun osso; i suoi profeti son temerari, uomini dislealissimi; i suoi sacerdoti han contaminate le cose sante, han fatta violenza alla Legge. Il Signore giusto è nel mezzo di lei; egli non fa alcuna iniquità; ogni mattina egli reca fuori alla luce il suo giudicio, egli non manca; ma il perverso non sa vergognarsi. Io ho sterminate le genti, le lor fortezze sono state distrutte; io ho deserte le loro strade, talchè non vi passa più alcuno; le lor città sono state desolate, talchè non vi è più alcuno, non vi è più abitatore. Io diceva: Tu mi temerai pure, tu riceverai pur correzione; e la sua stanza non sarà distrutta, con tutta la punizione che io ho fatta di lei; ma essi si son levati da mattina, hanno corrotte tutte le loro opere. Tuttavolta, aspettatemi, dice il Signore, nel giorno che io mi leverò per ispogliare; conciossiachè il mio decreto sia di adunar le genti, di raccogliere i regni, per ispander sopra loro la mia indegnazione, tutto l'ardore della mia ira; perciocchè tutta la terra sarà consumata per lo fuoco della mia gelosia. Perciocchè allora muterò le labbra de' popoli in labbra pure; acciocchè tutti quanti invochino il Nome del Signore, e lo servano di pari consentimento. Di là da' fiumi d'Etiopia i miei supplicanti, la moltitudine de' miei dispersi, porteranno le mie offerte. In quel giorno tu non sarai confusa per tutte le tue opere, con le quali hai misfatto contro a me; perciocchè allora io torrò del mezzo di te i tuoi superbi trionfanti, e tu non superbirai più per lo monte mio santo; e lascerò di resto dentro di te un popolo umile, e povero, il quale spererà nel Nome del Signore. Il rimanente d'Israele non commetterà iniquità, e non proferirà menzogna, e non si troverà nella lor bocca lingua frodolente; perciocchè pastureranno, e giaceranno, e non vi sarà alcuno che li spaventi. Giubila, figliuola di Sion; da' voci d'allegrezza, o Israele; rallegrati, e festeggia di tutto il cuor tuo, figliuola di Gerusalemme. Il Signore ha rimossi i tuoi giudicii, ha sgombrati i tuoi nemici; il Re d'Israele, il Signore, è dentro di te, tu non vedrai più il male. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: Non temere; Sion, non sieno le tue mani rimesse. Il Signore Iddio tuo, che è dentro di te, il Possente, ti salverà; egli gioirà di te di grande allegrezza: egli si acqueterà nel suo amore, egli festeggerà di te con grida di allegrezza. Io raccoglierò quelli che essendo dilungati da te, erano attristati per le solennità, di ciò che, in luogo di offerte, non vi era se non obbrobrio. Ecco, in quel tempo io fiaccherò tutti quelli che ti avranno afflitta; e salverò le zoppe, e raccoglierò le scacciate; e le porrò in lode, e in fama, in tutti i paesi dove saranno state in vituperio. In quel tempo io vi ricondurrò, e in quello stesso tempo vi raccoglierò; perciocchè io vi metterò in fama, e in lode, fra tutti i popoli della terra; quando io vi avrò tratti di cattività, davanti agli occhi vostri, ha detto il Signore.