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Il Testo Indomabile: Quando La Parola Sfida Il Nostro MondoCampione

Il Testo Indomabile: Quando La Parola Sfida Il Nostro Mondo

GIORNO 9 DI 10

Sotto l'autorità di ciò che ci disturba - La sottomissione matura

Esiste un momento cruciale che ogni anima matura deve attraversare.

Non è il momento in cui finalmente comprendi la Scrittura. Non è quando ogni passaggio difficile trova la sua spiegazione rassicurante. Non è quando la Bibbia diventa finalmente comoda per la tua coscienza contemporanea.

È il momento in cui scegli consapevolmente di sottometterti all'autorità di parole che non vuoi sottomettere. È quando dici "sì" a verità che costano qualcosa alla tua vita, al tuo comfort, alla tua immagine di te stesso.

È il momento in cui smetti di essere il giudice della Parola di Dio ed accetti di essere giudicato da essa.

E questo momento - questo atto di sottomissione matura - è simultaneamente l'atto più terrificante e l'atto più liberante che un essere umano possa compiere.

L'anatomia della ribellione raffinata

La ribellione contro l'autorità divina oggi non assomiglia più alla ribellione di ieri.

Non è più il rifiuto esplicito di Dio. Non è più l'ateismo dichiarato. Non è più la blasfemia aperta.

È qualcosa di molto più sottile e molto più pericoloso: è l'arte di mantenere la forma della sottomissione mentre si svuota la sostanza dell'autorità.

È dire "Signore, Signore" mentre si riscrivono silenziosamente i comandamenti per renderli compatibili con le proprie preferenze.

È venerare la Scrittura come "Parola di Dio" mentre si sviluppano metodi ermeneutici così sofisticati che nessuna parola divina può più disturbare realmente la propria vita.

È professare sottomissione a Cristo mentre si costruisce un Cristo personalizzato che benedice sempre le proprie scelte e non chiede mai sacrifici reali.

La ribellione raffinata è più pericolosa della ribellione aperta perché inganna anche chi la pratica. Ti permette di sentirti spirituale mentre rimani sostanzialmente autonomo. Ti consente di apparire devoto mentre mantieni il controllo finale su cosa è accettabile nella rivelazione divina.

Il costo nascosto dell'autonomia

C'è un prezzo che si paga per mantenere l'autorità finale sulla propria vita, anche quando si professa di averla ceduta a Dio.

Il prezzo è la solitudine ontologica.

Quando tu sei l'autorità ultima che decide cosa è vero e cosa è falso, cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è accettabile di Dio e cosa deve essere scartato, allora tu sei sostanzialmente solo nell'universo.

Non importa quanto sinceramente tu creda in Dio. Se Dio può parlare solo quando tu approvi il contenuto del suo messaggio, allora la voce che senti è sempre e solo l'eco della tua propria voce.

Non importa quanto devotamente tu legga la Scrittura. Se la Scrittura ha autorità solo quando conferma quello che già pensi, allora quello che adori non è la Parola di Dio, ma la proiezione delle tue convinzioni su pagine antiche.

Non importa quanto appassionatamente tu preghi. Se Dio può rispondere solo in modi che si allineano con le tue aspettative, allora quello con cui dialoghi non è l'Altro, ma un riflesso idealizzato di te stesso.

L'autonomia - anche quella religiosa - è la più profonda delle solitudini.

Il terrore della sottomissione autentica

Ma c'è qualcosa di ancora più terrificante dell'autonomia: la possibilità della sottomissione autentica.

La possibilità che esista davvero una Voce più saggia della tua. Una Volontà più giusta della tua. Una Prospettiva più ampia della tua.

La possibilità che quella Voce abbia il diritto - non solo il potere, ma il diritto morale - di chiamarti a cambiamenti che la tua saggezza umana non può comprendere completamente.

La possibilità che il tuo giudizio su cosa è giusto, bello, accettabile, non sia l'ultimo tribunale davanti al quale anche Dio deve presentarsi per ottenere approvazione.

Questo terrifica perché significa rinunciare al controllo. Significa accettare di essere creatura invece che creatore. Significa ammettere che forse - solo forse - la tua prospettiva limitata non è l'unico metro di giudizio valido nell'universo.

Il paradosso della libertà perduta e ritrovata

Ma ecco il paradosso che attraversa tutta la Scrittura come un fiume sotterraneo:

Solo chi perde la propria autonomia per amore di Dio trova la vera libertà.

Solo chi accetta di essere giudicato dalla Parola invece che giudicare la Parola scopre cosa significa essere veramente liberi.

Solo chi si sottomette all'autorità di verità che non ha scelto sperimenta la liberazione dalle prigioni che non sapeva di aver costruito.

Non è masochismo spirituale. Non è sottomissione cieca. Non è rinuncia alla ragione.

È il riconoscimento maturo che la tua libertà di scegliere cosa è vero non equivale alla tua autorità di determinare cosa è vero.

È l'accettazione adulta che esistere in un universo creato significa essere soggetti all'autorità del Creatore - anche quando quella autorità si esprime attraverso comandamenti che la tua saggezza contemporanea fatica a comprendere.

È la scoperta che la sottomissione ad una Volontà infinitamente più saggia della tua non è diminuzione della tua umanità, ma il suo compimento.

L'esperimento impossibile

Immagina per un momento di fare un esperimento impossibile:

Per un giorno - solo un giorno - vivi come se ogni parola della Scrittura fosse vera e autorevole, indipendentemente da quanto disturbi le tue sensibilità contemporanee.

Per un giorno, invece di filtrare la Bibbia attraverso la lente della tua cultura, prova a filtrare la tua cultura attraverso la lente della Bibbia.

Per un giorno, invece di giudicare quali parti di Dio sono accettabili, prova a permettere a Dio di giudicare quali parti di te hanno bisogno di essere cambiate.

Per un giorno, vivi sotto l'autorità di verità che non hai scelto, che non hai controllato, che non hai addomesticato per renderle compatibili con le tue preferenze.

Cosa succede?

Panico? Forse, all'inizio. Perché scoprirai quanto tu sia abituato al controllo e quanto sia terrificante la resa.

Resistenza? Certamente. Perché ogni fibra della tua natura caduta urlerà contro l'idea di non essere l'autorità finale sulla tua esistenza.

Ma poi - se hai il coraggio di rimanere nell'esperimento abbastanza a lungo - potresti scoprire qualcosa di inaspettato:

La libertà di non dover essere Dio.

Il sollievo di non dover avere tutte le risposte.

La pace di poter fidarti di una Saggezza più grande della tua anche quando - specialmente quando - non la capisci completamente.

Il momento della scelta finale

E ora, mentre leggi queste parole, sei arrivato al momento che questa intera sequenza di meditazioni stava preparando:

Il momento della scelta consapevole.

Non più scuse. Non più razionalizzazioni. Non più vie di fuga ermeneutiche. Non più addomesticamento sofisticato della Parola di Dio.

Solo tu, la Scrittura, e la domanda più importante che un essere umano possa affrontare:

Sei disposto a sottometterti all'autorità di Dio anche quando - specialmente quando - quella autorità si esprime attraverso comandamenti che la tua epoca, la tua cultura, la tua sensibilità personale trovano difficili da accettare?

Sei disposto a vivere sotto l'autorità di verità che non hai scelto invece che sotto l'autorità di preferenze che hai costruito?

Sei disposto a essere giudicato dalla Parola invece che giudicare la Parola?

Questa non è una decisione intellettuale. È un atto di volontà. È una scelta del cuore. È il momento in cui decidi se la tua fede sarà una proiezione delle tue preferenze o una sottomissione alle preferenze di Dio.

La domanda che ti accompagna oggi è la più importante di tutte:

Sei pronto a sottometterti all'autorità di Dio anche quando quella autorità ti chiede cose che la tua saggezza umana non comprende? Hai il coraggio di vivere sotto l'autorità di verità che non hai scelto? Puoi dire "sì" a Dio anche quando il suo "sì" costa qualcosa al tuo "io"?

Perché questo - questo atto di sottomissione matura - è l'inizio di ogni vera libertà spirituale, di ogni autentica pace dell'anima, di ogni genuina trasformazione del cuore.

Riguardo questo Piano

Il Testo Indomabile: Quando La Parola Sfida Il Nostro Mondo

Il Testo Indomabile è un viaggio di 10 giorni attraverso la tensione più profonda della vita spirituale: l'incontro tra la tua volontà e parole divine che sfidano tutto quello in cui credi. Scoprirai cosa accade quando smetti di cercare di addomesticare la Scrittura e permetti alla Scrittura di trasformare te. Dal disagio con i testi "scomodi" alla scoperta che il disagio può essere sacro. Dalla necessità di controllare ogni interpretazione alla libertà di fidarsi anche senza capire tutto. Dal giudicare la Parola di Dio al permettere alla Parola di Dio di giudicare te.

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Vorremmo ringraziare Giovanni Vitale per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.assembleedidio.org