Secondo libro di Samuele 12
12
Pentimento e punizione di Davide
Sl 51; 32; Gb 34:18, 19
1Il Signore mandò *Natan da *Davide e Natan andò da lui e gli disse: «C'erano due uomini nella stessa città; uno ricco e l'altro povero. 2Il ricco aveva pecore e buoi in grandissimo numero; 3ma il povero non aveva nulla, se non una piccola agnellina che egli aveva comprata e allevata; gli era cresciuta in casa insieme ai figli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno. Essa era per lui come una figlia. 4Un giorno arrivò un viaggiatore a casa dell'uomo ricco. Questi, risparmiando le sue pecore e i suoi buoi, non ne prese per preparare un pasto al viaggiatore che era capitato da lui; prese invece l'agnellina dell'uomo povero e la cucinò per colui che gli era venuto in casa».
5Davide si adirò moltissimo contro quell'uomo e disse a Natan: «Com'è vero che il Signore vive, colui che ha fatto questo merita la morte; 6e pagherà quattro volte il valore dell'agnellina, per aver fatto una cosa simile e non aver avuto pietà».
7Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo! Cosí dice il Signore, il Dio d'*Israele: “Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di *Saul, 8ti ho dato la casa del tuo signore e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore; ti ho dato la casa d'Israele e di Giuda e, se questo era troppo poco, vi avrei aggiunto anche dell'altro. 9Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai fatto uccidere *Uria, l'Ittita, hai preso per te sua moglie e hai ucciso lui con la spada dei figli di *Ammon. 10Ora dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, perché tu mi hai disprezzato e hai preso per te la moglie di Uria, l'Ittita”. 11Cosí dice il Signore: “Ecco, io farò venire addosso a te delle sciagure dall'interno della tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un altro, che si unirà a loro alla luce di questo sole; 12poiché tu lo hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole”».
13 Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore». Natan rispose a Davide: «Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai. 14Tuttavia, siccome facendo cosí tu hai dato ai nemici del Signore#+Ro 2:24. ampia occasione di bestemmiare, il figlio che ti è nato dovrà morire». Natan tornò a casa sua.
De 3:23-27 (Mt 1:6; 1 Cr 22:6-10)
15 Il Signore colpí il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato. 16Davide quindi rivolse suppliche a Dio per il bambino e digiunò; poi venne e passò la notte disteso per terra. 17Gli *anziani della sua casa insistettero presso di lui perché egli si alzasse da terra; ma egli non volle e rifiutò di prendere cibo con loro. 18Il settimo giorno il bambino morí; i servitori di Davide non osavano fargli sapere che il bambino era morto; perché dicevano: «Quando il bambino era ancora vivo, gli abbiamo parlato ed egli non ha dato ascolto alle nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino è morto? Potrebbe commettere un gesto disperato». 19Ma Davide, vedendo che i suoi servitori bisbigliavano tra di loro, comprese che il bambino era morto e disse ai suoi servitori: «È morto il bambino?» Quelli risposero: «È morto». 20Allora Davide si alzò da terra, si lavò, si unse e si cambiò le vesti; poi andò nella casa del Signore e vi si prostrò; tornato a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare e mangiò. 21I suoi servitori gli dissero: «Che cosa fai? Quando il bambino era ancora vivo digiunavi e piangevi; ora che è morto, ti alzi e mangi!» 22Egli rispose: «Quando il bambino era ancora vivo, digiunavo e piangevo, perché dicevo: Chissà che il Signore non abbia pietà di me e il bambino non resti in vita? Ma ora che è morto, perché dovrei digiunare? 23Posso forse farlo ritornare? Io andrò da lui, ma egli non ritornerà da me!»
24 Poi Davide consolò *Bat-Sceba sua moglie, entrò da lei e si uní a lei; lei partorí un figlio che chiamò *Salomone#Salomone, lett. Pacifico.. 25Il Signore amò Salomone e mandò il *profeta Natan che lo chiamò Iedidia#Iedidia, lett. diletto del Signore., a motivo dell'amore che il Signore gli portava.
Rabba è conquistata da Davide e da Ioab
1 Cr 20:1-3; Sl 2:9
26 *Ioab assediò Rabba dei figli di Ammon, s'impadroní della città reale 27e inviò dei messaggeri a Davide per dirgli: «Ho assalito Rabba e mi sono già impossessato della città delle acque. 28Raduna il rimanente del popolo, accampati contro la città, e prendila, perché altrimenti, se la conquisto io, porterà il mio nome». 29Davide radunò tutto il popolo, si mosse verso Rabba, l'assalí, la prese; 30tolse dalla testa del loro re la corona, che pesava un *talento#Un talento, circa trentacinque chili. d'oro e conteneva pietre preziose, ed essa fu posta sulla testa di Davide. Egli riportò anche dalla città un bottino grandissimo. 31Fece uscire gli abitanti che erano nella città, li fece lavorare con seghe di ferro e scuri di ferro, e li mise a fabbricare mattoni. Cosí fece a tutte le città dei figli di Ammon. Poi Davide se ne tornò a *Gerusalemme con tutto il popolo.
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Secondo libro di Samuele 12: NR94
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1994 Società Biblica di Ginevra