Lettera ai Galati 3
3
La legge e la fede
(Ga 4:9-20; 1 Te 1:5, 6) Ro 4; 3:19, ecc.
1O Galati insensati, chi vi ha ammaliati, voi, davanti ai cui occhi Gesú Cristo è stato rappresentato crocifisso? 2Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede? 3Siete cosí insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne? 4Avete sofferto tante cose invano? Se pure è proprio invano. 5Colui dunque che vi somministra lo Spirito e opera miracoli tra di voi, lo fa per mezzo delle opere della legge o con la predicazione della fede?
6Cosí anche *Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia#+Ge 15:6.. 7Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo. 8La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunziò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni»#+Ge 12:3.. 9In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo. 10Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica#+De 27:26.». 11E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede#+Ac 2:4.. 12Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: «Chi avrà messo in pratica queste cose, vivrà per mezzo di esse#+Le 18:5.». 13Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»#+De 21:23.), 14affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesú, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.
La legge e la promessa
(Mi 7:20; At 3:25, 26) (Ro 4:13-17; 10:4-13; Ef 3:6)
15 Fratelli, io parlo secondo le usanze degli uomini: quando un testamento è stato validamente concluso, pur essendo soltanto un atto umano, nessuno lo annulla o vi aggiunge qualcosa. 16Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo. 17Ecco quello che voglio dire: un testamento che Dio ha stabilito anteriormente, non può essere annullato, in modo da render vana la promessa, dalla legge sopraggiunta quattrocentotrent'anni piú tardi. 18Perché se l'eredità viene dalla legge, essa non viene piú dalla promessa; Dio, invece, concesse questa grazia ad Abraamo, mediante la promessa.
19 Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle *trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo di angeli, per mano di un mediatore. 20Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo.
21 La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sí, la giustizia sarebbe venuta dalla legge; 22ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Gesú Cristo fossero dati ai credenti. 23Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24Cosí la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. 25Ma ora che la fede è venuta, non siamo piú sotto precettore; 26perché siete tutti *figli di Dio per la fede in Cristo Gesú. 27Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 28Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesú. 29Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d'Abraamo, eredi secondo la promessa.
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Lettera ai Galati 3: NR94
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1994 Società Biblica di Ginevra