EVANGELO DI S. LUCA 18
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Parabola del giudice iniquo
1OR propose loro ancora una parabola, per mostrare che convien del continuo orare, e non istancarsi#Luc. 11.5-13; 21.36. Rom. 12.12. Efes. 6.18. Col. 4.2. 1 Tess. 5.17., 2dicendo:
Vi era un giudice in una città , il quale non temeva Iddio, e non avea rispetto ad alcun uomo. 3Or in quella stessa città vi era una vedova, la qual venne a lui, dicendo: Fammi ragione del mio avversario. 4Ed egli, per un tempo, non volle farlo; ma pur poi appresso disse fra sè medesimo: Quantunque io non tema Iddio, e non abbia rispetto ad alcun uomo, 5nondimeno, perciocchè questa vedova mi dà molestia#Luc. 11.8., io le farò ragione; che talora non venga tante volte che alla fine mi stanchi.
6E il Signore disse: Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo#Luc. 16.8.. 7E Iddio non vendicherà egli i suoi eletti#Apoc. 6.10., i quali giorno e notte gridano a lui; benchè sia lento ad adirarsi per loro? 8Certo, io vi dico, che tosto li vendicherà #Ebr. 10.37. 2 Piet. 3.8,9.. Ma, quando il Figliuol dell'uomo verrà , troverà egli pur la fede in terra?
Parabola del Fariseo e del pubblicano
9DISSE ancora questa parabola a certi, che si confidavano in loro stessi d'esser giusti#Luc. 10.29; 16.15., e sprezzavano gli altri.
10Due uomini salirono al tempio, per orare; l'uno era Fariseo, e l'altro pubblicano. 11Il Fariseo, stando in piè, orava in disparte, in questa maniera#Is. 1.15; 58.2. Apoc. 3.17.: O Dio, io ti ringrazio che io non son come gli altri uomini: rapaci, ingiusti, adulteri; nè anche come quel pubblicano. 12Io digiuno due volte la settimana#Mat. 9.14. Luc. 5.33., io pago la decima di tutto ciò che posseggo#Num. 18.21. Luc. 11.42..
13Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure d'alzar gli occhi al cielo#Esd. 9.6.; anzi si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato inverso me peccatore. 14Io vi dico, che costui ritornò in casa sua giustificato, più tosto che quell'altro; perciocchè chiunque s'innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato#Mat. 23.12 e rif..
GesĂą benedice i fanciulli
(Mat. 19.13-15 e rif.)
15OR gli furono presentati ancora dei piccoli fanciulli, acciocchè li toccasse; e i discepoli, veduto ciò, sgridavano coloro che li presentavano. 16Ma Gesù, chiamati a sè i fanciulli, disse: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non li divietate; perciocchè di tali è il regno di Dio. 17Io vi dico in verità , che chi non avrà ricevuto il regno di Dio come piccol fanciullo, non entrerà in esso.
Il giovane ricco
(Mat. 19.16-30 e rif.)
18ED un certo de' principali lo domandò, dicendo: Maestro buono, facendo che, erederò la vita eterna?
19E Gesù gli disse: Perchè mi chiami buono? niuno è buono, se non un solo, cioè Iddio. 20Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio. Non uccidere. Non furare. Non dir falsa testimonianza. Onora tuo padre e tua madre.
21E colui disse: Tutte queste cose ho osservate fin dalla mia giovanezza.
22E Gesù, udito questo, gli disse: Una cosa ti manca ancora: vendi tutto ciò che tu hai, e distribuiscilo a' poveri, ed avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, e seguitami.
23Ma egli, udite queste cose, ne fu grandemente attristato, perciocchè era molto ricco.
24E Gesù, veduto ch'egli si era attristato, disse: O quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio! 25Perciocchè, egli è più agevole che un cammello entri per la cruna d'un ago, che non che un ricco entri nel regno di Dio.
26E coloro che l'udirono dissero: Chi adunque può esser salvato? 27Ed egli disse: Le cose impossibili agli uomini son possibili a Dio.
28E Pietro disse: Ecco, noi abbiam lasciato ogni cosa, e ti abbiam seguitato. 29Ed egli disse loro: Io vi dico in verità , che non vi è alcuno, che abbia lasciato casa, o padre e madre, o fratelli, o moglie, o figliuoli, per lo regno di Dio; 30il qual non ne riceva molti cotanti in questo tempo, e nel secolo a venire la vita eterna.
GesĂą annunzia la sua passione
(Mat. 20.17-19 e rif.)
31POI, presi seco i dodici, disse loro: Ecco, noi saliamo in Gerusalemme, e tutte le cose scritte da' profeti intorno al Figliuol dell'uomo#Sal. 22. Is. cap. 53. saranno adempiute#Mat. 16.21 e rif.. 32Perciocchè egli sarà dato in man de' Gentili#Mat. 27.2. Luc. 23.1., e sarà schernito, ed oltraggiato; e gli sarà sputato nel volto. 33Ed essi, dopo averlo flagellato, l'uccideranno; ma egli risusciterà al terzo giorno.
34Ed essi non compresero nulla di queste cose; anzi questo ragionamento era loro occulto, e non intendevano le cose ch'eran loro dette#Mar. 9.32. Luc. 2.50; 9.45. Giov. 10.6; 12.16..
Il cieco di Gerico
(Mat. 20.29-34 e rif.)
35ORA, come egli s'avvicinava a Gerico, un certo cieco sedeva presso della via, mendicando. 36E udita la moltitudine che passava, domandò che cosa ciò fosse. 37E gli fu fatto assapere che Gesù il Nazareo passava. 38Ed egli gridò, dicendo: Gesù, Figliuol di Davide, abbi pietà di me. 39E coloro che andavano avanti lo sgridavano, acciocchè tacesse; ma egli vie più gridava: Figliuol di Davide, abbi pietà di me.
40E Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato. E come fu presso di lui, lo domandò, dicendo: 41Che vuoi che io ti faccia? Ed egli disse: Signore, che io ricoveri la vista. 42E Gesù gli disse: Ricovera la vista; la tua fede ti ha salvato#Mat. 9.2 e rif.. 43Ed egli in quello stante ricoverò la vista, e lo seguitava, glorificando Iddio. E tutto il popolo, veduto ciò, diede lode a Dio.
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EVANGELO DI S. LUCA 18: DB1885
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