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1 Re 10:1-24

1 Re 10:1-24 ICL00D

La regina di Saba, udita la fama di Salomone, venne da lui per mettere alla prova la sua sapienza con alcuni enigmi. Si recò a Gerusalemme accompagnata da un grande corteo, con molti cammelli carichi di profumi, oro in abbondanza e pietre preziose. Andò da Salomone e lo interrogò su tutti i problemi che la interessavano. Il re Salomone rispose a tutte le sue domande; non c’era niente che non sapesse, poteva risolvere qualunque problema. La regina di Saba si rese conto della saggezza di Salomone, vide il suo palazzo, i cibi della sua tavola, le abitudini dei suoi ministri, l’organizzazione dei suoi funzionari e le loro divise, i maggiordomi e i sacrifici che Salomone offriva nel tempio. Di fronte a tutto questo, per l’ammirazione restò senza parole. Allora disse al re Salomone: «Era proprio vero quel che avevo sentito dire nella mia terra su di te e sulla tua saggezza! Io non potevo crederci, ma ora sono venuta e l’ho visto con i miei occhi. Non mi avevano raccontato neppure metà di quel che vedo. La tua saggezza e la tua prosperità sono molto più grandi di quel che mi era stato riferito. Beate le tue mogli e i tuoi funzionari, che stanno sempre qui con te e possono ascoltare i tuoi discorsi pieni di saggezza! Sia benedetto il Signore, il tuo Dio, che ti ha voluto a capo d'Israele. Il Signore ha manifestato per Israele il suo amore senza fine quando ti ha fatto re perché tu mantenga la legge e la giustizia». Poi la regina di Saba regalò a Salomone più di quattro tonnellate d'oro, una gran quantità di profumi e pietre preziose. Nessuno ha mai regalato tanti profumi, quanti ne diede la regina a Salomone. Inoltre, la flotta di Chiram, che trasportava l’oro da Ofir, portò legname pregiato e grandi quantità di pietre preziose. Con questo legname il re fece fabbricare delle ringhiere per il tempio e per la reggia, cetre e arpe per i suoi musicisti. Non fu mai più portato legno come quello. Da allora non se n’è più visto. Il re Salomone diede alla regina di Saba tutto quel che lei desiderava; aggiunse anche altri regali, con la generosità che gli era propria. Poi la regina di Saba fece ritorno alla sua terra con tutto il suo seguito. Ogni anno entravano nelle casse di Salomone quasi ventitré tonnellate d'oro, senza contare le tasse pagate dai mercanti, il ricavato dei traffici commerciali e i tributi dei re dell'occidente e dei governatori dei distretti d'Israele. Salomone fece fabbricare duecento grandi scudi, ricoperti d'oro battuto. Furono necessari circa sei chili e mezzo d'oro per ogni scudo. Ne fece fare anche altri trecento più piccoli, sempre ricoperti d'oro battuto. Per ognuno ci vollero quasi tre chili d'oro. Gli scudi vennero collocati nella ‘Casa della Foresta del Libano’. Salomone fece costruire anche un grande trono decorato d'avorio e ricoperto d'oro purissimo. Sei gradini portavano al trono, che aveva uno schienale rotondo. Accanto ai due braccioli c’erano due figure di leoni. C’erano anche sei leoni per parte, ai lati degli scalini. In nessun regno è mai esistito un trono simile. Tutte le coppe del re Salomone erano d'oro. Anche tutte le stoviglie della ‘Casa della Foresta del Libano’ erano d'oro puro. Non c’erano oggetti d'argento, perché al tempo di Salomone non era considerato prezioso. Oltre alla flotta di Chiram, Salomone poteva disporre anche di navi d'alto mare. Ogni tre anni queste navi tornavano cariche d'oro, argento, avorio, scimmie, pavoni. Per le sue ricchezze e per la sua saggezza, Salomone fu il più grande di tutti i re della terra. Gente d'ogni paese desiderava venire a conoscere la saggezza che Dio gli aveva dato.