Ascolta la parola del Signore, popolo d'Israele: «Io, il Signore, voglio fare un processo agli abitanti di questa regione perché non c’è né amore né fedeltà, e la gente non mi riconosce come Dio. Fanno giuramenti e non li mantengono. Dicono falsità, uccidono, rubano e commettono adulterio. Compiono un assassinio dopo l’altro, le violenze si moltiplicano. Così la terra si inaridisce, e tutto quel che c’è su di essa muore. Anche gli animali che sono sulla terra, gli uccelli e i pesci, moriranno tutti».
Il Signore dice: «Silenzio! Nessuno contesti! Io accuso voi, sacerdoti. Voi inciampate di giorno e di notte, e i profeti con voi. Per questo io distruggerò Israele, vostra madre. Il mio popolo muore perché non mi conosce, e voi sacerdoti rifiutate di farmi conoscere, e avete respinto il mio insegnamento. Per questo io rifiuterò voi e non riconoscerò i vostri figli come miei sacerdoti. Tutti, senza eccezione, avete peccato contro di me. Io trasformerò la vostra reputazione in infamia. Vi nutrite con i sacrifici offerti dal mio popolo colpevole, per questo lo spingete a peccare sempre di più. Popolo e sacerdoti, avrete la stessa sorte: vi punirò e vi farò pagare il male che fate. Mangerete ma non vi sazierete. Vi prostituirete agli dèi della fertilità ma non avrete figli perché vi siete allontanati da me, il Signore, per seguire altre divinità.
«Il vino nuovo e quello vecchio fanno girare la testa al mio popolo. Questo chiede rivelazioni a un pezzo di legno! Un idolo di legno dice loro quel che vogliono sapere! Hanno un forte desiderio di prostituirsi ad altri dèi e così abbandonano me, il loro Dio. Offrono sacrifici in cima ai monti, bruciano incenso sulle colline, all’ombra piacevole delle querce, dei pioppi e dei terebinti.
«Così le vostre figlie fanno le prostitute sacre e le vostre nuore commettono adulterio. Tuttavia io non punirò le vostre figlie se si prostituiscono; non punirò le vostre nuore se commettono adulterio. Voi stessi, infatti, andate con le prostitute sacre e offrite sacrifici con loro. Un popolo senza intelligenza va alla rovina!
«Anche se tu, popolo d'Israele, mi sei infedele, almeno il popolo di Giuda non si renda colpevole della stessa cosa.
Non andate al santuario di Gàlgala,
non salite al santuario di Bet-Aven,
e non fate giuramenti
in nome del Dio vivente.
«Il popolo d'Israele è ribelle come una giovenca selvaggia. Posso forse io, il Signore, pascerli come agnelli mansueti in un prato?
«Èfraim è troppo attaccato agli idoli. Lascialo stare! Dopo aver bevuto molto vino, si abbandona alla prostituzione e preferisce l’infamia all’onore.