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Luca 7:1-39

Luca 7:1-39 ICL00D

Quando ebbe terminato di parlare al popolo che lo ascoltava, Gesù entrò nella città di Cafàrnao. Là, si trovava un ufficiale dell'esercito romano il quale aveva un servo. Egli era molto affezionato a quel servo, che ora era malato ed era in punto di morte. Quando l’ufficiale sentì parlare di Gesù, mandò alcuni Ebrei autorevoli a pregarlo di venire e di guarire il suo servo. Questi Ebrei andarono da Gesù e lo pregavano con insistenza così: «L’ufficiale che ci manda merita il tuo aiuto. È amico del nostro popolo. È stato lui a far costruire la nostra *sinagoga». Allora Gesù andò con loro. Non era molto distante dalla casa, quando l’ufficiale gli mandò incontro alcuni amici per dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri in casa mia, per questo non ho osato venire personalmente da te, ma di’ anche una sola parola e il mio servo certamente guarirà. Perché anch’io ho i miei superiori e ai miei ordini ho dei soldati sotto di me. Se dico a uno: Va’, egli va; se dico a un altro: Vieni, costui viene; e se dico al mio servo: Fa’ questo, egli lo fa». Quando Gesù sentì queste parole, lo ammirò. Si rivolse alla folla che lo seguiva e disse: «Vi assicuro che non ho mai trovato una fede così grande tra quelli che appartengono al popolo d'Israele». E quando gli amici dell'ufficiale tornarono a casa trovarono il servo guarito. In seguito Gesù andò in un villaggio chiamato Nain: lo accompagnavano i suoi discepoli insieme a una gran folla. Quando fu vicino all’entrata di quel villaggio, Gesù incontrò un funerale: veniva portato alla sepoltura l’unico figlio di una vedova, e molti abitanti di quel villaggio erano con lei. Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». Poi si avvicinò alla bara e la toccò: quelli che la portavano si fermarono. Allora Gesù disse: «Ragazzo, te lo dico io: alzati!». Il morto si alzò e cominciò a parlare. Gesù allora lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da stupore e ringraziavano Dio con queste parole: «Tra noi è apparso un grande *profeta!». Altri dicevano: «Dio è venuto a salvare il suo popolo». E la notizia di questi fatti si diffuse in quella regione e in tutta la Giudea. Anche Giovanni venne a sapere queste cose dai suoi *discepoli. Chiamò allora due di loro e li mandò dal Signore a chiedergli: «Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro?». Quando arrivarono da Gesù quegli uomini dissero: «Giovanni il Battezzatore ci ha mandati da te per domandarti se sei tu quello che deve venire o se dobbiamo aspettare un altro». In quello stesso momento Gesù guarì molta gente dalle loro malattie e dalle loro sofferenze; alcuni li liberò dagli *spiriti maligni e a molti ciechi restituì la vista. Poi rispose così ai discepoli di Giovanni: «Andate a raccontargli quello che avete visto e udito: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i *lebbrosi sono risanati, i sordi odono, i morti risorgono, la salvezza viene annunziata ai poveri. Beato chi non perderà la fede in me». I messaggeri di Giovanni partirono e Gesù cominciò a parlare alla folla. Diceva: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? No! Che cosa allora? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ma quelli che portano abiti preziosi e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Che cosa siete andati a vedere? Un *profeta? Sì, ve lo dico io, qualcosa di più che un profeta! Nella Bibbia Dio dice di lui: Io mando il mio messaggero davanti a te: egli ti preparerà la strada. «E vi assicuro che tra gli uomini nessuno è più grande di Giovanni. Eppure, il più piccolo nel *regno di Dio è più grande di lui. «Tutto il popolo ha ascoltato Giovanni; perfino gli agenti delle tasse hanno ricevuto il suo battesimo e così hanno mostrato di ubbidire alla volontà di Dio. I *farisei e i *maestri della Legge invece hanno respinto la volontà di Dio e non hanno voluto farsi battezzare da Giovanni». Gesù disse ancora: «A chi posso paragonare gli uomini di questo tempo? A chi sono simili? Essi sono come quei bambini seduti in piazza che gridano gli uni contro gli altri: “Vi abbiamo suonato con il flauto una musica allegra, e non avete ballato, vi abbiamo cantato un canto di dolore, e non avete pianto!”. «Così fate anche voi: è venuto Giovanni il Battezzatore, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È un indemoniato!”. Poi è venuto il *Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, amico degli agenti delle tasse e di altre persone di cattiva reputazione”. «Eppure la sapienza di Dio è riconosciuta da tutti i suoi figli». Un giorno un *fariseo invitò Gesù a pranzo a casa sua. Gesù entrò e si mise a tavola. In quel villaggio vi era una prostituta. Quando ella seppe che Gesù si trovava a casa di quel fariseo, venne con un vasetto di olio profumato, si fermò dietro a Gesù, si rannicchiò ai suoi piedi piangendo e cominciò a bagnarli con le sue lacrime; poi li asciugava con i suoi capelli e li baciava e li cospargeva di profumo. Il fariseo che aveva invitato Gesù, vedendo quella scena, pensò tra sé: «Se costui fosse proprio un *profeta saprebbe che donna è questa che lo tocca: è una prostituta!».