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Vangelo secondo Luca 7:1-39

Vangelo secondo Luca 7:1-39 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

Dopo che egli ebbe terminato tutti questi discorsi davanti al popolo che lo ascoltava, entrò in Capernaum. Un centurione aveva un servo, a lui molto caro, che era infermo e stava per morire; avendo udito parlare di Gesù, gli mandò degli anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a guarire il suo servo. Essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano con insistenza, dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo; perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la sinagoga». Gesù s’incamminò con loro; ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: «Signore, non darti quest’incomodo, perché io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io sono un uomo sottoposto all’autorità altrui e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: “Va’”, ed egli va; a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo”, ed egli lo fa». Udito questo, Gesù restò meravigliato di lui; e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una fede così grande!» E quando gli inviati furono tornati a casa, trovarono il servo guarito. Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» Il morto si mise a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi» e: «Dio ha visitato il suo popolo». E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutta la regione circostante. I discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò dal Signore a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?» Quelli si presentarono a Gesù e gli dissero: «Giovanni il battista ci ha mandati da te a chiederti: “Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?”». In quella stessa ora, Gesù guarì molti da malattie, da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi restituì la vista. Poi rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, il vangelo è annunciato ai poveri. Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!» Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più di un profeta. Egli è colui del quale è scritto: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero, che preparerà la tua via davanti a te”. Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. Tutto il popolo che lo ha udito, anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro. A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? Sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”. Difatti è venuto Giovanni il battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “Ha un demonio”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori! Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”». Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a bagnargli di lacrime i piedi, e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava i piedi e li ungeva con l’olio. Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe chi e che tipo di donna è colei che lo tocca; perché è una peccatrice».

Vangelo secondo Luca 7:1-39 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

Dopo che egli ebbe terminato tutti questi discorsi davanti al popolo che l'ascoltava, entrò in *Capernaum. Un *centurione aveva un servo, molto stimato, che era infermo e stava per morire; avendo udito parlare di Gesú, gli mandò degli *anziani dei Giudei per pregarlo che venisse a guarire il suo servo. Essi, presentatisi a Gesú, lo pregavano con insistenza, dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo; perché ama la nostra nazione ed è lui che ci ha costruito la *sinagoga». Gesú s'incamminò con loro; ormai non si trovava piú molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: «Signore, non darti quest'incomodo, perché io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; perciò non mi sono neppure ritenuto degno di venire da te; ma di' una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch'io sono uomo sottoposto all'autorità altrui, e ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: “Vai”, ed egli va; a un altro: “Vieni”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa' questo”, ed egli lo fa». Udito questo, Gesú restò meravigliato di lui; e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico che neppure in *Israele ho trovato una cosí gran fede!» E quando gli inviati furono tornati a casa, trovarono il servo guarito. Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesú lo restituí a sua madre. Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande *profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo». E questo dire intorno a Gesú si divulgò per tutta la *Giudea e per tutto il paese intorno. I discepoli di *Giovanni gli riferirono tutte queste cose. Ed egli, chiamati a sé due dei suoi discepoli, li mandò dal Signore a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?» Quelli si presentarono a Gesú e gli dissero: «Giovanni il battista ci ha mandati da te a chiederti: “Sei tu colui che deve venire o ne aspetteremo un altro?”» In quella stessa ora, Gesú guarí molti da malattie, da infermità e da spiriti maligni, e a molti ciechi restituí la vista. Poi rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i *lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, il vangelo è annunziato ai poveri. Beato colui che non si sarà scandalizzato di me!» Quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesú cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «Che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sí, vi dico, e uno piú di un profeta. Egli è colui del quale è scritto: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero, che preparerà la tua via davanti a te”. Io vi dico: fra i nati di donna nessuno è piú grande di Giovanni; però, il piú piccolo nel regno di Dio è piú grande di lui. Tutto il popolo che lo ha udito, anche i *pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; ma i *farisei e i *dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro. A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? Sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: “Vi abbiamo sonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”. Difatti è venuto Giovanni il battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “Ha un demonio”. È venuto il *Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori! Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”». Uno dei farisei lo invitò a pranzo; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice».

Vangelo secondo Luca 7:1-39 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)

Quando ebbe terminato di parlare al popolo che lo ascoltava, Gesù entrò nella città di Cafàrnao. Là, si trovava un ufficiale dell'esercito romano il quale aveva un servo. Egli era molto affezionato a quel servo, che ora era malato ed era in punto di morte. Quando l’ufficiale sentì parlare di Gesù, mandò alcuni Ebrei autorevoli a pregarlo di venire e di guarire il suo servo. Questi Ebrei andarono da Gesù e lo pregavano con insistenza così: «L’ufficiale che ci manda merita il tuo aiuto. È amico del nostro popolo. È stato lui a far costruire la nostra *sinagoga». Allora Gesù andò con loro. Non era molto distante dalla casa, quando l’ufficiale gli mandò incontro alcuni amici per dirgli: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri in casa mia, per questo non ho osato venire personalmente da te, ma di’ anche una sola parola e il mio servo certamente guarirà. Perché anch’io ho i miei superiori e ai miei ordini ho dei soldati sotto di me. Se dico a uno: Va’, egli va; se dico a un altro: Vieni, costui viene; e se dico al mio servo: Fa’ questo, egli lo fa». Quando Gesù sentì queste parole, lo ammirò. Si rivolse alla folla che lo seguiva e disse: «Vi assicuro che non ho mai trovato una fede così grande tra quelli che appartengono al popolo d'Israele». E quando gli amici dell'ufficiale tornarono a casa trovarono il servo guarito. In seguito Gesù andò in un villaggio chiamato Nain: lo accompagnavano i suoi discepoli insieme a una gran folla. Quando fu vicino all’entrata di quel villaggio, Gesù incontrò un funerale: veniva portato alla sepoltura l’unico figlio di una vedova, e molti abitanti di quel villaggio erano con lei. Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». Poi si avvicinò alla bara e la toccò: quelli che la portavano si fermarono. Allora Gesù disse: «Ragazzo, te lo dico io: alzati!». Il morto si alzò e cominciò a parlare. Gesù allora lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da stupore e ringraziavano Dio con queste parole: «Tra noi è apparso un grande *profeta!». Altri dicevano: «Dio è venuto a salvare il suo popolo». E la notizia di questi fatti si diffuse in quella regione e in tutta la Giudea. Anche Giovanni venne a sapere queste cose dai suoi *discepoli. Chiamò allora due di loro e li mandò dal Signore a chiedergli: «Sei tu quello che deve venire oppure dobbiamo aspettare un altro?». Quando arrivarono da Gesù quegli uomini dissero: «Giovanni il Battezzatore ci ha mandati da te per domandarti se sei tu quello che deve venire o se dobbiamo aspettare un altro». In quello stesso momento Gesù guarì molta gente dalle loro malattie e dalle loro sofferenze; alcuni li liberò dagli *spiriti maligni e a molti ciechi restituì la vista. Poi rispose così ai discepoli di Giovanni: «Andate a raccontargli quello che avete visto e udito: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i *lebbrosi sono risanati, i sordi odono, i morti risorgono, la salvezza viene annunziata ai poveri. Beato chi non perderà la fede in me». I messaggeri di Giovanni partirono e Gesù cominciò a parlare alla folla. Diceva: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? No! Che cosa allora? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ma quelli che portano abiti preziosi e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Che cosa siete andati a vedere? Un *profeta? Sì, ve lo dico io, qualcosa di più che un profeta! Nella Bibbia Dio dice di lui: Io mando il mio messaggero davanti a te: egli ti preparerà la strada. «E vi assicuro che tra gli uomini nessuno è più grande di Giovanni. Eppure, il più piccolo nel *regno di Dio è più grande di lui. «Tutto il popolo ha ascoltato Giovanni; perfino gli agenti delle tasse hanno ricevuto il suo battesimo e così hanno mostrato di ubbidire alla volontà di Dio. I *farisei e i *maestri della Legge invece hanno respinto la volontà di Dio e non hanno voluto farsi battezzare da Giovanni». Gesù disse ancora: «A chi posso paragonare gli uomini di questo tempo? A chi sono simili? Essi sono come quei bambini seduti in piazza che gridano gli uni contro gli altri: “Vi abbiamo suonato con il flauto una musica allegra, e non avete ballato, vi abbiamo cantato un canto di dolore, e non avete pianto!”. «Così fate anche voi: è venuto Giovanni il Battezzatore, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È un indemoniato!”. Poi è venuto il *Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, amico degli agenti delle tasse e di altre persone di cattiva reputazione”. «Eppure la sapienza di Dio è riconosciuta da tutti i suoi figli». Un giorno un *fariseo invitò Gesù a pranzo a casa sua. Gesù entrò e si mise a tavola. In quel villaggio vi era una prostituta. Quando ella seppe che Gesù si trovava a casa di quel fariseo, venne con un vasetto di olio profumato, si fermò dietro a Gesù, si rannicchiò ai suoi piedi piangendo e cominciò a bagnarli con le sue lacrime; poi li asciugava con i suoi capelli e li baciava e li cospargeva di profumo. Il fariseo che aveva invitato Gesù, vedendo quella scena, pensò tra sé: «Se costui fosse proprio un *profeta saprebbe che donna è questa che lo tocca: è una prostituta!».

Vangelo secondo Luca 7:1-39 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)

ORA, dopo ch'egli ebbe finiti tutti questi suoi ragionamenti, udente il popolo, entrò in Capernaum. E il servitore di un certo centurione, il quale gli era molto caro, era malato, e stava per morire. Or il centurione, avendo udito parlar di Gesù, gli mandò degli anziani de' Giudei, pregandolo che venisse, e salvasse il suo servitore. Ed essi, venuti a Gesù, lo pregarono instantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo; perciocchè egli ama la nostra nazione, ed egli è quel che ci ha edificata la sinagoga. E Gesù andava con loro. E come egli già era non molto lungi dalla casa, il centurione gli mandò degli amici, per dirgli: Signore, non faticarti, perciocchè io non son degno che tu entri sotto al mio tetto. Perciò ancora, non mi son reputato degno di venire a te ma comanda solo con una parola, e il mio servitore sarà guarito. Perciocchè io sono uomo sottoposto alla podestà altrui, ed ho sotto di me de' soldati; e pure, se dico all'uno: Va', egli va; se all'altro: Vieni, egli viene; e se dico al mio servitore: Fa' questo, egli lo fa. E Gesù, udite queste cose, si maravigliò di lui, e rivoltosi, disse alla moltitudine che lo seguitava: Io vi dico, che non pure in Israele ho trovata una cotanta fede. E quando coloro ch'erano stati mandati furon tornati a casa, trovarono il servitore ch'era stato infermo esser sano. ED avvenne nel giorno seguente, che egli andava in una città, detta Nain; e i suoi discepoli, in gran numero, e una gran moltitudine andavano con lui. E come egli fu presso della porta della città, ecco, si portava a seppellire un morto, figliuolo unico di sua madre, la quale ancora era vedova, e gran moltitudine della città era con lei. E il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei, e le disse: Non piangere. Ed accostatosi, toccò la bara (or i portatori si fermarono), e disse: Giovanetto, io tel dico, levati. E il morto si levò a sedere, e cominciò a parlare. E Gesù lo diede a sua madre. E spavento li occupò tutti, e glorificavano Iddio, dicendo: Un gran profeta è sorto fra noi; Iddio ha visitato il suo popolo. E questo ragionamento intorno a lui si sparse per tutta la Giudea, e per tutto il paese circonvicino. OR i discepoli di Giovanni gli rapportarono tutte queste cose. Ed egli, chiamati a sè due de' suoi discepoli, li mandò a Gesù, a dirgli: Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? Quegli uomini adunque, essendo venuti a Gesù, gli dissero: Giovanni Battista ci ha mandati a te, a dirti: Sei tu colui che ha da venire, o pur ne aspetteremo noi un altro? (Or in quella stessa ora egli ne guarì molti d'infermità, e di flagelli, e di spiriti maligni; ed a molti ciechi donò il vedere) E Gesù, rispondendo, disse loro: Andate, e rapportate a Giovanni le cose che avete vedute ed udite: che i ciechi ricoverano la vista, che gli zoppi camminano, che i lebbrosi son nettati, che i sordi odono, che i morti sono risuscitati, che l'evangelo è annunziato a' poveri. E beato è chi non sarà stato scandalezzato in me. E quando i messi di Giovanni se ne furono andati, egli prese a dire alle turbe, intorno a Giovanni: Che andaste voi a veder nel deserto? una canna dimenata dal vento? Ma pure che andaste voi a vedere? un uomo vestito di vestimenti morbidi? ecco, coloro che usano vestimenti magnifici, e vivono in delizie, stanno ne' palazzi dei re. Ma pure, che andaste voi a vedere? un profeta? certo, io vi dico, uno eziandio più che profeta. Egli è quello del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messo davanti alla tua faccia, il quale preparerà il tuo cammino dinanzi a te. Perciocchè io vi dico che fra coloro che son nati di donna, non vi è profeta alcuno maggior di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno di Dio è maggior di lui. E tutto il popolo, e i pubblicani ch'erano stati battezzati del battesimo di Giovanni, udite queste cose, giustificarono Iddio. Ma i Farisei, e i dottori della legge, che non erano stati battezzati da lui, rigettarono a lor danno il consiglio di Dio. E il Signore disse: A chi dunque assomiglierò gli uomini di questa generazione? ed a chi sono essi simili? Son simili a' fanciulli che seggono in su la piazza, e gridano gli uni agli altri, e dicono: Noi vi abbiamo sonato, e voi non avete ballato; vi abbiamo cantate canzoni lamentevoli, e voi non avete pianto. Perciocchè Giovanni Battista è venuto, non mangiando pane, nè bevendo vino, e voi avete detto: Egli ha il demonio. Il Figliuol dell'uomo è venuto, mangiando, e bevendo, e voi dite: Ecco un uomo mangiatore, e bevitor di vino, amico di pubblicani, e di peccatori. Ma la Sapienza è stata giustificata da tutti i suoi figliuoli. OR uno de' Farisei lo pregò a mangiare in casa sua; ed egli, entrato in casa del Fariseo, si mise a tavola. Ed ecco, vi era in quella città una donna ch'era stata peccatrice, la quale, avendo saputo ch'egli era a tavola in casa del Fariseo, portò un alberello d'olio odorifero. E stando a' piedi di esso, di dietro, piangendo, prese a rigargli di lagrime i piedi, e li asciugava co' capelli del suo capo; e gli baciava i piedi, e li ungeva con l'olio. E il Fariseo che l'avea convitato, avendo veduto ciò, disse fra sè medesimo: Costui, se fosse profeta, conoscerebbe pur chi, e quale sia questa donna che lo tocca; perciocchè ella è una peccatrice.