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Ezechiele 23:1-11

Ezechiele 23:1-11 NR06

La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, c’erano due donne, figlie di una medesima madre, le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; là furono premute le loro mammelle e là fu schiacciato il loro vergine seno. I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola; quello della sorella, Ooliba. Esse divennero mie e mi partorirono figli e figlie; questi sono i loro veri nomi: Oola è Samaria, Ooliba è Gerusalemme. E, mentre era mia, Oola si prostituì, si appassionò per i suoi amanti, gli Assiri, che erano suoi vicini, vestiti di porpora, governatori e magistrati, tutti bei giovani, cavalieri in groppa ai loro cavalli. Essa si prostituì con loro, che erano tutti il fiore dei figli d’Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si appassionava, con tutti i loro idoli. Essa non rinunciò alle prostituzioni commesse con gli Egiziani, quando quelli si erano uniti a lei nella sua giovinezza, schiacciavano il suo vergine seno e sfogavano su di lei la loro lussuria. Perciò io l’abbandonai in balìa dei suoi amanti, in balìa dei figli d’Assiria, per i quali si era appassionata. Essi ebbero rapporti sessuali con lei, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero con la spada. Essa diventò famosa fra le donne, e su di lei furono eseguiti dei giudizi. Sua sorella vide questo, e tuttavia si corruppe più di lei nei suoi amori; le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella.