Ezechiele 23:1-11
Ezechiele 23:1-11 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d’uomo, c’erano due donne, figlie di una medesima madre, le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; là furono premute le loro mammelle e là fu schiacciato il loro vergine seno. I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola; quello della sorella, Ooliba. Esse divennero mie e mi partorirono figli e figlie; questi sono i loro veri nomi: Oola è Samaria, Ooliba è Gerusalemme. E, mentre era mia, Oola si prostituì, si appassionò per i suoi amanti, gli Assiri, che erano suoi vicini, vestiti di porpora, governatori e magistrati, tutti bei giovani, cavalieri in groppa ai loro cavalli. Essa si prostituì con loro, che erano tutti il fiore dei figli d’Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali si appassionava, con tutti i loro idoli. Essa non rinunciò alle prostituzioni commesse con gli Egiziani, quando quelli si erano uniti a lei nella sua giovinezza, schiacciavano il suo vergine seno e sfogavano su di lei la loro lussuria. Perciò io l’abbandonai in balìa dei suoi amanti, in balìa dei figli d’Assiria, per i quali si era appassionata. Essi ebbero rapporti sessuali con lei, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero con la spada. Essa diventò famosa fra le donne, e su di lei furono eseguiti dei giudizi. Sua sorella vide questo, e tuttavia si corruppe più di lei nei suoi amori; le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella.
Ezechiele 23:1-11 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: «*Figlio d'uomo, c'erano due donne, figlie di una medesima madre, le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; là furono premute le loro mammelle, e là fu schiacciato il loro vergine seno. I loro nomi sono: quello della maggiore, Oola; quello della sorella, Ooliba. Esse divennero mie e mi partorirono figli e figlie; questi sono i loro veri nomi: Oola è *Samaria, Ooliba è *Gerusalemme. E, mentre era mia, Oola si prostituí, si appassionò per i suoi amanti, gli Assiri, che erano suoi vicini, vestiti di porpora, governatori e magistrati, tutti bei giovani, cavalieri in groppa ai loro cavalli. Essa si prostituí con loro, che erano tutti il fiore dei figli d'Assiria, e si contaminò con tutti quelli per i quali s'appassionava, con tutti i loro idoli. Essa non rinunciò alle prostituzioni commesse con gli Egiziani, quando quelli si erano uniti a lei nella sua giovinezza, schiacciavano il suo vergine seno e sfogavano su di lei la loro lussuria. Perciò io l'abbandonai in balía dei suoi amanti, in balía dei figli d'Assiria, per i quali si era appassionata. Essi ebbero rapporti sessuali con lei, presero i suoi figli e le sue figlie, e la uccisero con la spada. Essa diventò famosa fra le donne, e su di lei furono eseguiti dei giudizi. Sua sorella vide questo, e tuttavia si corruppe piú di lei nei suoi amori; le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni di sua sorella.
Ezechiele 23:1-11 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Il Signore mi parlò: «Ezechiele, c’erano una volta due sorelle, figlie della stessa madre. Quando erano ancora ragazze incominciarono a prostituirsi in Egitto, dove furono accarezzati i loro seni, palpati i loro giovani petti. La più grande si chiamava Oolà, la più piccola Oolibà. La prima rappresenta Samaria, la seconda Gerusalemme. Le presi in moglie entrambe, e mi dettero figli e figlie. Benché fosse mia, Oolà continuò a prostituirsi. Desiderava i suoi vicini, gli Assiri, e li volle come amanti. Essi portavano vesti colorate con la porpora, perché erano alti funzionari e ufficiali di cavalleria. Erano tutti giovani e attraenti. Oolà si concedeva a loro che erano il fior fiore degli Assiri. Il suo desiderio ardente la portava a contaminarsi, adorando i loro idoli. Continuava a prostituirsi, come in Egitto, quando gli uomini andavano a letto con lei, ancora ragazza, e abusavano della sua verginità, sfogando la loro lussuria. Perciò io l’abbandonai nelle mani degli Assiri, suoi amanti, che lei desiderava tanto. Essi la spogliarono completamente, catturarono i suoi figli e le sue figlie, la passarono a fil di spada. La sua condanna fu esemplare: il suo stesso nome divenne un monito per le altre donne». «Oolibà, sua sorella, vide tutto questo. Ma il suo desiderio era più sfrenato di quello di Oolà, e la superò con le sue prostituzioni.
Ezechiele 23:1-11 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
LA parola del Signore mi fu ancora indirizzata, dicendo: Figliuol d'uomo, vi erano due donne, figliuole d'una medesima madre, le quali fornicarono in Egitto nella lor giovanezza; quivi furono premute le lor mammelle, e quivi fu compresso il seno della lor verginità. Or i nomi loro sono: Ohola, la maggiore; ed Oholiba, sua sorella; ma esse divennero mie, e mi partorirono figliuoli, e figliuole; ed i lor nomi sono: d'Ohola, Samaria; e d'Oholiba, Gerusalemme. Ed Ohola ha fornicato, ricevendo altri in luogo mio, e si è innamorata de' suoi amanti, degli Assiri, suoi vicini; vestiti di giacinto, principi, e satrapi, giovani vaghi tutti quanti, cavalieri montati sopra cavalli. E si è abbondonata a fornicar con loro, che erano tutti la scelta de' figliuoli di Assur; e si è contaminata con tutti gl'idoli di coloro, de' quali ella si era innamorata. E con tutto ciò, ella non ha lasciate le sue fornicazioni di Egitto; perciocchè gli Egizi erano giaciuti con lei nella sua giovanezza, ed aveano compresso il seno della sua verginità, ed aveano sparse le lor fornicazioni sopra lei. Perciò, io l'ho data in man de' suoi amanti, in man de' figliuoli di Assur, de' quali ella si era innamorata. Essi hanno scoperte le sue vergogne, hanno presi i suoi figliuoli, e le sue figliuole, ed hanno uccisa lei con la spada; ed ella è stata famosa fra le donne, ed essi hanno eseguiti giudicii sopra lei. E la sua sorella Oholiba ha veduto ciò, e si è corrotta ne' suoi innamoramenti più di lei; e nelle sue fornicazioni, più che la sua sorella nelle sue.