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Salmi 89:1-52

Salmi 89:1-52 NR06

Cantico di Etan l’Ezraita. Io canterò per sempre la bontà del SIGNORE; la mia bocca annuncerà la tua fedeltà di generazione in generazione. Poiché ho detto: «La tua bontà sussiste in eterno; nei cieli è fondata la tua fedeltà. Io ho fatto un patto con il mio eletto; ho fatto questo giuramento a Davide, mio servo: “Stabilirò la tua discendenza in eterno ed edificherò il tuo trono per ogni età”». [Pausa] Anche i cieli cantano le tue meraviglie, o SIGNORE, e la tua fedeltà nell’assemblea dei santi. Poiché chi, nei cieli, è paragonabile al SIGNORE? Chi è simile al SIGNORE tra i figli di Dio? Dio è terribile nell’assemblea dei santi e tremendo fra quanti lo circondano. SIGNORE, Dio degli eserciti, chi è potente come te, o SIGNORE? La tua fedeltà si manifesta attorno a te. Tu domi l’orgoglio del mare; quando le sue onde s’innalzano, tu le plachi. Hai stroncato l’Egitto, ferendolo a morte; con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. I cieli sono tuoi, tua pure è la terra; tu hai fondato il mondo e tutto ciò che è in esso. Hai stabilito il settentrione e il mezzogiorno; il Tabor e l’Ermon mandano grida di gioia al tuo nome. Tu hai un braccio potente; la tua mano è forte, alta è la tua destra. Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, bontà e verità vanno davanti a te. Beato il popolo che conosce il grido di gioia; esso cammina, o SIGNORE, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome e gioisce della tua giustizia. Perché tu sei il vanto della loro forza e con il tuo favore accresci la nostra potenza. Poiché il nostro scudo appartiene al SIGNORE, e il nostro re al Santo d’Israele. Tu parlasti allora in visione al tuo diletto, e dicesti: «Ho portato aiuto a un prode, ho innalzato un eletto fra il popolo. Ho trovato Davide, mio servo, l’ho unto con il mio santo olio; la mia mano lo sosterrà saldamente e il mio braccio lo rafforzerà. Il nemico non lo sorprenderà e il perverso non l’opprimerà. Io disperderò davanti a lui i suoi nemici e sconfiggerò quelli che l’odiano. La mia fedeltà e la mia bontà saranno con lui e nel mio nome crescerà la sua potenza. Stenderò la sua mano sul mare e la sua destra sui fiumi. Egli m’invocherà, dicendo: “Tu sei mio Padre, il mio Dio e la rocca della mia salvezza”. Io inoltre lo costituirò mio primogenito, il più eccelso dei re della terra. Gli conserverò la mia grazia per sempre, il mio patto con lui rimarrà stabile. Renderò eterna la sua discendenza e il suo trono come i giorni dei cieli. Se i suoi figli abbandonano la mia legge e non camminano secondo i miei ordini, se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, io punirò il loro peccato con la verga e la loro colpa con percosse; ma non gli ritirerò la mia grazia e non verrò meno alla mia fedeltà. Non violerò il mio patto e non muterò quanto ho promesso. Una cosa ho giurato per la mia santità e non mentirò a Davide: la sua discendenza durerà in eterno e il suo trono sarà davanti a me come il sole, sarà stabile per sempre come la luna; e il testimone che è nei cieli è fedele». [Pausa] Eppure, tu ti sei adirato contro il tuo unto, l’hai respinto e disprezzato. Tu hai rinnegato il patto con il tuo servo, hai fatto cadere e profanato la sua corona. Hai abbattuto tutti i suoi baluardi, hai ridotto in rovine le sue fortezze. Tutti i passanti l’hanno saccheggiato, è diventato lo scherno dei vicini. Tu hai reso vittoriosa la destra dei suoi avversari, hai rallegrato tutti i suoi nemici. Hai smussato il taglio della sua spada e non l’hai sostenuto nella battaglia. Hai fatto cessare il suo splendore e hai gettato a terra il suo trono. Hai abbreviato i giorni della sua giovinezza, l’hai coperto di vergogna. [Pausa] Fino a quando, SIGNORE, ti terrai nascosto e l’ira tua arderà come fuoco? Ricòrdati quant’è breve la mia vita, e per quale vanità hai creato tutti i figli degli uomini! Qual è l’uomo che viva senza vedere la morte? Che scampi l’anima sua al potere del soggiorno dei morti? [Pausa] Signore, dov’è la tua antica bontà che giurasti a Davide nella tua fedeltà? Ricorda, Signore, l’oltraggio fatto ai tuoi servi; ricòrdati che io porto in cuore quello di tutti i grandi popoli; l’oltraggio di cui ti hanno ricoperto i tuoi nemici, o SIGNORE, l’oltraggio che hanno gettato sui passi del tuo unto. Benedetto sia il SIGNORE per sempre. Amen! Amen!