Geremia 33
33
Promessa della restaurazione d'Israele
(Gr 32:36, ecc.; 30:15-22) (Is 61:4-9; Am 9:11-15)
1La parola del Signore fu rivolta per la seconda volta a *Geremia in questi termini, mentre egli era ancora rinchiuso nel *cortile della prigione: 2«Cosí parla il Signore, che sta per far questo; il Signore che lo concepisce per mandarlo ad effetto, colui che ha nome il Signore:
3“Invocami, e io ti risponderò, ti annunzierò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci”.
4Infatti cosí parla il Signore, Dio d'*Israele, riguardo alle case di questa città e riguardo alle case del re di *Giuda che saranno diroccate per far fronte ai terrapieni e alla spada del nemico,
5quando si verrà a combattere contro i *Caldei e a riempire quelle case di cadaveri di uomini, che io colpirò nella mia ira e nel mio furore, e per le cui malvagità io nasconderò la mia faccia a questa città:
6“Ecco, io recherò ad essa medicazione e rimedi, guarirò i suoi abitanti e aprirò loro un tesoro di pace e di verità.
7Farò tornare dalla deportazione Giuda e Israele, li ristabilirò com'erano prima;
8li purificherò di tutta l'*iniquità, con cui hanno peccato contro di me; perdonerò tutte le loro iniquità con cui hanno peccato contro di me e si sono ribellati a me.
9Questa città sarà per me un motivo di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra che udranno tutto il bene che io sto per fare loro; esse temeranno e tremeranno a causa di tutto il bene e di tutta la pace che io procurerò a *Gerusalemme”.
10 Cosí parla il Signore: “In questo luogo, del quale voi dite: `È un deserto, non c'è piú uomo né bestia´, nelle città di Giuda, e per le strade di Gerusalemme che sono desolate e dove non è piú né uomo, né abitante, né bestia,
11 si udrà ancora il grido di gioia e il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di quelli che dicono: `Celebrate il Signore degli eserciti, poiché il Signore è buono, poiché la sua bontà dura per sempre´, e che portano offerte di ringraziamento nella casa del Signore. Poiché io farò tornare i deportati nel paese, e lo ristabilirò com'era prima”, dice il Signore.
12 Cosí parla il Signore degli eserciti: “In questo luogo desolato, dove non c'è piú né uomo né bestia, e in tutte le sue città ci saranno ancora delle abitazioni di pastori, che faranno riposare le loro greggi.
13 Nelle città della regione montuosa, nelle città della pianura, nelle città del *mezzogiorno, nel paese di *Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda le pecore passeranno ancora sotto la mano di chi le conta”, dice il Signore.
(Gr 23:5-8; Lu 1:31-33) (Sl 89:20-37; Is 55:3, 4)
14 «“Ecco, i giorni vengono”, dice il Signore, “in cui io manderò ad effetto la buona parola che ho pronunziata riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda.
15 In quei giorni e in quel tempo, io farò germogliare per *Davide un *germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
16 In quei giorni, Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro; questo è il nome con cui sarà chiamata: Signore nostra giustizia”.
17 Poiché cosí parla il Signore: “Non verrà mai meno a Davide chi sieda sul trono della casa d'Israele,
18 ai *sacerdoti *levitici non verrà mai meno, in mia presenza, chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte, e chi faccia tutti i giorni i sacrifici!».
19 La parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini:
20 «Cosí parla il Signore: “Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il mio patto con la notte, in maniera che il giorno e la notte non vengano al tempo loro,
21 allora si potrà anche annullare il mio patto con Davide mio servitore, in modo che egli non abbia piú figlio che regni sul suo trono, e con i sacerdoti levitici miei ministri.
22 Come non si può contare l'esercito del cielo né misurare la sabbia del mare, cosí io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servitore, e i Leviti che fanno il servizio in mio onore”».
Gr 31:35-40; Sl 94:14; Ro 11:29
23 La parola del Signore fu rivolta a Geremia in questi termini:
24 «Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: “Le due famiglie che il Signore aveva scelte, le ha rigettate”? Cosí disprezzano il mio popolo, che agli occhi loro non è piú una nazione.
25 Cosí parla il Signore: “Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte, e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra,
26 allora rigetterò anche la progenie di *Giacobbe e di Davide mio servitore, e non prenderò piú dai suoi discendenti coloro che governeranno la discendenza d'*Abraamo, d'*Isacco e di Giacobbe! poiché io farò tornare i loro esuli, e avrò pietà di loro”».
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1994 Società Biblica di Ginevra