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Zaccaria 13:1-9

Zaccaria 13:1-9 NR94

«In quel giorno vi sarà una fonte aperta per la casa di*Davide e per gli abitanti di *Gerusalemme, per il peccato e per l'impurità. In quel giorno avverrà», dice il Signore degli eserciti, «che io sterminerò dal paese i nomi degli idoli e non se ne farà piú menzione; anche i *profeti e gli spiriti immondi farò sparire dal paese. Se qualcuno farà ancora il profeta, suo padre e sua madre che l'hanno generato gli diranno: “Tu non vivrai, perché dici menzogne nel nome del Signore”; e suo padre e sua madre, che l'hanno generato, lo trafiggeranno perché fa il profeta. In quel giorno, i profeti avranno vergogna, ognuno della visione che annunciava quando profetava; non si metteranno piú il mantello di pelo per mentire. Ciascuno di loro dirà: “Io non sono profeta; sono un lavoratore della terra; qualcuno mi comprò fin dalla mia giovinezza”. Gli si domanderà: “Che sono quelle ferite che hai nelle mani?” Egli risponderà: “Sono ferite che ho ricevuto nella casa dei miei amici”. «Insorgi, o spada, contro il mio pastore, contro l'uomo che mi è compagno!» dice il Signore degli eserciti. «Colpisci il pastore e siano disperse le pecore! Io volgerò la mia mano sui piccoli. In tutto il paese avverrà», dice il Signore, «che i due terzi saranno sterminati, periranno, ma l'altro terzo sarà lasciato. Metterò quel terzo nel fuoco, lo raffinerò come si raffina l'argento, lo proverò come si prova l'oro; essi invocheranno il mio nome e io li esaudirò; io dirò: “È il mio popolo!” ed esso dirà: “Il Signore è il mio Dio!”»