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EPISTOLA DI S. PAOLO II A'~CORINTI 8:1-15

EPISTOLA DI S. PAOLO II A'~CORINTI 8:1-15 DB1885

ORA, fratelli, noi vi facciamo assapere la grazia di Dio, ch'è stata data nelle chiese della Macedonia; cioè: che in molta prova d'afflizione, l'abbondanza della loro allegrezza, e la lor profonda provertà è abbondata nelle ricchezze della loro liberalità. Poichè, secondo il poter loro, io ne rendo testimonianza, anzi, sopra il poter loro, sono stati volonterosi. Pregandoci, con molti conforti, d'accettar la grazia, e la comunione di questa sovvenzione che è per li santi. Ed hanno fatto, non solo come speravamo; ma imprima si son donati loro stessi al Signore; ed a noi, per la volontà di Dio. Talchè noi abbiamo esortato Tito che, come innanzi ha cominciato, così ancora compia eziandio presso voi questa grazia. Ma, come voi abbondate in ogni cosa, in fede, e in parola, ed in conoscenza, e in ogni studio, e nella carità vostra inverso noi; fate che abbondiate ancora in questa grazia. Io non lo dico per comandamento; ma per lo studio degli altri, facendo prova ancora della schiettezza della vostra carità. Perciocchè voi sapete la grazia del Signor nostro Gesù Cristo, come, essendo ricco, si è fatto povero per voi; acciocchè voi arricchiste per la sua povertà. E do consiglio in questo; perciocchè questo è utile a voi, i quali non soltanto avete cominciato a fare, ma già ne avevate l'intenzione, fin dall'anno passato. Ora, compiete dunque eziandio il fare; acciocchè, come vi è stata la prontezza del volere, così ancora vi sia il compiere secondo il vostro avere. Perciocchè, se vi è la prontezza dell'animo, uno è accettevole secondo ciò ch'egli ha, e non secondo ciò ch'egli non ha. Poichè questo non si fa acciocchè vi sia alleggiamento per altri, ed aggravio per voi; ma, per far par pari, al tempo presente le vostra abbondanza sarà impiegata a sovvenire alla loro inopia. Acciocchè altresì la loro abbondanza sia impiegata a sovvenire alla vostra inopia; affinchè vi sia ugualità; secondo che è scritto: Chi ne avea raccolto assai, non n'ebbe di soverchio; e chi poco, non n'ebbe mancamento.