Logo YouVersion
Icona Cerca

GEREMIA 1:1-19

GEREMIA 1:1-19 DB1885

Le parole di Geremia, figliuolo di Hilchia, d'infra i sacerdoti che dimoravano in Anatot, nella contrada di Beniamino; al quale fu indirizzata la parola del Signore, a' dì di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno. E fu ancora appresso a' dì di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: infino al fine dell'anno undecimo di Sedechia, figliuolo di Giosia, re di Giuda; finchè Gerusalemme fu menata in cattività, che fu nel quinto mese. LA parola del Signore adunque mi fu indirizzata, dicendo: Io ti ho conosciuto, avanti che ti formassi nel ventre; e avanti che tu uscissi della matrice, io ti ho consecrato, io ti ho costituito profeta alle genti. Ed io risposi: Ahi! Signore Iddio! ecco, io non so parlare; perciocchè io son fanciullo. E il Signore mi disse: Non dire: Io son fanciullo; perciocchè tu andrai dovunque io ti manderò, e dirai tutte le cose che io ti comanderò. Non temer di loro; conciossiachè io sia teco per liberati, dice il Signore. E il Signore distese la sua mano, e mi toccò la bocca. Poi il Signore mi disse: Ecco, io ho messe le mie parole nella tua bocca. Vedi, io ti ho oggi costituito sopra le genti, e sopra i regni; per divellere, per diroccare, per disperdere, e per distruggere; ed altresì per edificare, e per piantare. Poi la parola del Signore mi fu indirizzata, dicendo: Che vedi, Geremia? Ed io dissi: Io veggo una verga di mandorlo. Ed il Signore mi disse: Bene hai veduto; conciossiachè io sia vigilante, ed intento a mandare ad esecuzione la mia parola. Poi la parola del Signore mi fu indirizzata la seconda volta, dicendo: Che vedi? Ed io dissi: Io veggo una pignatta che bolle, la cui bocca è volta verso il Settentrione. E il Signore mi disse: Dal Settentrione traboccherà il male sopra tutti gli abitanti del paese. Perciocchè, ecco, io chiamo tutte le nazioni de' regni del Settentrione, dice il Signore; e verranno, e porranno ciascuna il suo seggio reale all'entrata delle porte di Gerusalemme, ed appresso tutte le sue mura d'ogni intorno, ed appresso tutte le città di Giuda. Ed io pronunzierò i miei giudicii contro a loro, per tutta la lor malvagità per la quale mi hanno abbandonato, ed han fatti profumi ad altri dii, ed hanno adorate le opere delle lor mani. Tu adunque, cingiti i lombi, e levati, e di' loro tutto ciò che io ti comanderò; non aver spavento di loro, che talora io non ti fiacchi nel lor cospetto. E quant'è a me, ecco, io ti ho oggi posto come una città di fortezza, e come una colonna di ferro, e come mura di rame, contro a tutto il paese; contro ai re di Giuda, a' suoi principi, a' suoi sacerdoti, ed al popolo del paese. Ed essi combatteranno contro a te, ma non vi vinceranno; perciocchè io son teco, per liberarti, dice il Signore.