Logo YouVersion
Icona Cerca

GIOELE 1:1-20

GIOELE 1:1-20 DB1885

La parola del Signore, la quale fu indirizzata a Gioele, figliuolo di Petuel. UDITE questo, o vecchi; e voi, tutti gli abitanti del paese, porgete l'orecchio. Avvenne egli mai a' dì vostri, o mai a' dì de' padri vostri, una cotal cosa? Raccontatela a' vostri figliuoli; e raccontinla i vostri figliuoli a' lor figliuoli, e i lor figliuoli alla generazione seguente. La locusta ha mangiato il rimanente della ruca, e il bruco ha mangiato il rimanente della locusta, e il grillo ha mangiato il rimanente del bruco. Destatevi, ubbriachi, e piangete; e voi bevitori di vino tutti, urlate per lo mosto; perciocchè egli vi è del tutto tolto di bocca. Perciocchè è salita contro al mio paese, una nazione possente e innumerabile; i suoi denti son denti di leone, ed ha de' mascellari di fiero leone. Ha deserte le mie viti, e scorzati i miei fichi: li ha del tutto spogliati, e lasciati in abbandono; i lor rami son divenuti tutti bianchi. Lamentati, come una vergine cinta di un sacco per lo marito della sua fanciullezza. L'offerta di panatica, e da spandere, è del tutto mancata nella Casa del Signore; i sacerdoti, ministri del Signore, fanno cordoglio. I campi son guasti, la terra fa cordoglio; perciocchè il frumento è stato guasto, il mosto è seccato, l'olio è venuto meno. Lavoratori, siate confusi; urlate, vignaiuoli, per lo frumento, e per l'orzo; perciocchè la ricolta de' campi è perita. La vite è seccata, e il fico langue; il melagrano, ed anche la palma, e il melo, e tutti gli altri alberi della campagna son secchi; certo la letizia è seccata d'infra i figliuoli degli uomini. Cingetevi di sacchi, e piangete, o sacerdoti; urlate, ministri dell'altare; venite, passate la notte in sacchi, ministri dell'Iddio mio; perciocchè l'offerta di panatica, e da spandere, è divietata dalla Casa dell'Iddio vostro. Santificate il digiuno, bandite la solenne raunanza, radunate gli anziani, e tutti gli abitanti del paese, nella Casa del Signore Iddio vostro, e gridate al Signore: Ahi lasso! l'orribil giorno! perciocchè il giorno del Signore è vicino, e verrà come un guasto fatto dall'Onnipotente. Non è il cibo del tutto riciso d'innanzi agli occhi nostri? la letizia, e la gioia non è ella recisa dalla Casa dell'Iddio nostro? Le granella son marcite sotto alle loro zolle; le conserve son deserte, i granai son distrutti; perciocchè il frumento è perito per la siccità. Quanto hanno sospirato le bestie! e quanto sono state perplesse le mandre de' buoi, perciocchè non vi è alcun pasco per loro! anche le gregge delle pecore sono state desolate. O Signore, io grido a te; perciocchè il fuoco ha consumati i paschi del deserto, e la fiamma ha divampati tutti gli alberi della campagna. Anche le bestie della campagna hanno agognato dietro a te; perciocchè i rivi delle acque son seccati, e il fuoco ha consumati i paschi del deserto.