Gioele 1:1-20
Gioele 1:1-20 Nuova Riveduta 2006 (NR06)
Parola del SIGNORE rivolta a Gioele, figlio di Petuel. Udite questo, o vecchi! Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese! È mai avvenuta una cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri? Raccontatelo ai vostri figli, e i vostri figli ai loro figli, e i loro figli alla generazione successiva! L’avanzo lasciato dal bruco l’ha mangiato il grillo; l’avanzo lasciato dal grillo l’ha mangiato la cavalletta; l’avanzo lasciato dalla cavalletta l’ha mangiato la locusta. Svegliatevi, ubriachi, e piangete! Lamentatevi tutti, bevitori di vino, per il vino nuovo che vi è tolto di bocca! Un popolo forte e innumerevole è salito contro il mio paese. I suoi denti sono denti di leone e ha mascelle da leonessa. Ha devastato la mia vigna, ha fatto a pezzi i miei fichi, ha tolto loro la corteccia e li ha lasciati là, con i rami tutti bianchi. Lamèntati come una vergine vestita di sacco che piange lo sposo della sua giovinezza! Offerte e libazioni sono scomparse dalla casa del SIGNORE; i sacerdoti, ministri del SIGNORE, fanno cordoglio. La campagna è devastata, la terra piange, perché il grano è distrutto, il mosto è svanito e l’olio manca. Disperatevi, agricoltori, piangete, viticoltori, a causa del grano e dell’orzo, perché il raccolto dei campi è perduto. La vite è secca, il fico è appassito; il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna sono secchi. La gioia è scomparsa tra i figli degli uomini. Vestitevi di sacco e piangete, o sacerdoti! Urlate, ministri dell’altare! Venite, passate la notte vestiti di sacco, ministri del mio Dio! perché l’offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro Dio. Proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea! Riunite gli anziani e tutti gli abitanti del paese nella casa del SIGNORE, del vostro Dio, e gridate al SIGNORE! Ahi, che giorno! Poiché il giorno del SIGNORE è vicino e verrà come una devastazione mandata dall’Onnipotente. Non è forse scomparso il cibo davanti ai nostri occhi? La gioia e l’esultanza non sono forse scomparse dalla casa del nostro Dio? I semi marciscono sotto le zolle, i depositi sono vuoti, i granai cadono in rovina, perché il grano è venuto a mancare. Oh, come geme il bestiame! Gli armenti impazziscono, perché non c’è pastura per loro; soffrono anche le greggi di pecore. A te, SIGNORE, io grido, perché il fuoco ha divorato i pascoli del deserto, la fiamma ha consumato tutti gli alberi della campagna. Anche gli animali selvatici si rivolgono a te, perché i corsi d’acqua sono inariditi e il fuoco ha divorato i pascoli del deserto.
Gioele 1:1-20 Nuova Riveduta 1994 (NR94)
Parola del Signore rivolta a *Gioele, figlio di Petuel. Udite questo, o vecchi! Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese! È mai avvenuta una cosa simile ai giorni vostri o ai giorni dei vostri padri? Raccontatelo ai vostri figli, e i vostri figli ai loro figli, e i loro figli alla generazione successiva! L'avanzo lasciato dal bruco l'ha mangiato il grillo; l'avanzo lasciato dal grillo l'ha mangiato la *cavalletta; l'avanzo lasciato dalla cavalletta, l'ha mangiato la *locusta. Svegliatevi, ubriachi, e piangete! Lamentatevi tutti, bevitori di vino, per il vino nuovo che vi è tolto di bocca! Un popolo forte e innumerevole è salito contro il mio paese. I suoi denti sono denti di leone, e ha mascelle da leonessa. Ha devastato la mia vigna, ha fatto a pezzi i miei fichi, ha tolto loro la corteccia e li ha lasciati là, con i rami tutti bianchi. Laméntati come una vergine vestita di sacco che piange lo sposo della sua giovinezza! Offerte e *libazioni sono scomparse dalla casa del Signore; i *sacerdoti, ministri del Signore, fanno cordoglio. La campagna è devastata, la terra piange, perché il grano è distrutto, il mosto è svanito, e l'olio manca. Disperatevi, agricoltori, piangete, viticultori, a causa del grano e dell'orzo, perché il raccolto dei campi è perduto. La vite è secca, il fico è appassito; il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna sono secchi; la gioia è scomparsa tra i figli degli uomini. Vestitevi di sacco e piangete, o sacerdoti! Urlate, ministri dell'altare! Venite, passate la notte vestiti di sacco, ministri del mio Dio! perché l'offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro Dio. Proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea! Riunite gli *anziani e tutti gli abitanti del paese, nella casa del Signore, del vostro Dio, e gridate al Signore! Ahi, che giorno! Poiché il *giorno del Signore è vicino, e verrà come una devastazione mandata dall'Onnipotente. Non è forse scomparso il cibo davanti ai nostri occhi? La gioia e l'esultanza non sono forse scomparse dalla casa del nostro Dio? I semi marciscono sotto le zolle, i depositi sono vuoti, i granai cadono in rovina, perché il grano è venuto a mancare. Oh, come geme il bestiame! Gli armenti impazziscono, perché non c'è pastura per loro; soffrono anche le greggi di pecore. A te, Signore, io grido, perché il fuoco ha divorato i pascoli del deserto, la fiamma ha consumato tutti gli alberi della campagna. Anche gli animali selvatici si rivolgono a te, perché i corsi d'acqua sono inariditi, e il fuoco ha divorato i pascoli del deserto.
Gioele 1:1-20 Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente (ICL00D)
Questo è il messaggio che il Signore ha rivolto a Gioele, figlio di Petuel. Ascoltate, anziani, abitanti di Giuda, fate attenzione! È mai successa una cosa simile ai vostri giorni o quando vivevano i vostri padri? Raccontatela ai vostri figli. Essi la racconteranno ai loro figli e questi alla generazione seguente. Sciami di cavallette, uno dopo l’altro han distrutto tutto il raccolto. Quello che uno sciame ha lasciato, lo ha divorato il successivo. Ubriaconi, svegliatevi e piangete, voi, bevitori di vino, urlate, perché non assaggerete mai il vino nuovo! Sciami di cavallette hanno invaso la nostra terra: sono forti e non si possono contare. Hanno i denti come quelli di un leone, le mascelle come quelle di una leonessa. Hanno distrutto le nostre vigne, hanno ridotto le nostre piante di fico a tronchi spogli, senza corteccia; le hanno abbandonate solo quando i rami erano ormai diventati bianchi. Piangi, popolo mio, come una giovane che piange la morte del suo sposo. Non c’è grano né vino da offrire nel tempio: i sacerdoti che servono il Signore sono in lutto. La campagna è una rovina, la terra piange perché il grano è bruciato, il vino è esaurito, l’olio è finito. Affliggetevi, contadini, piangete, vignaiuoli, perché il grano, l’orzo e tutto il raccolto è perduto. La vite e il fico sono avvizziti, come il melograno, la palma e il melo: tutti gli alberi da frutto sono secchi. Così, anche la gioia degli uomini è svanita. Piangete, o sacerdoti, vestitevi a lutto, voi che servite Dio all’altare, passate la notte nel tempio e gridate perché non c’è grano né vino da offrire al vostro Dio! Proclamate un solenne digiuno, radunate un’assemblea, convocate i capi e tutti gli abitanti del paese nel tempio del Signore vostro Dio. Invocatelo a gran voce. Il giorno del Signore si avvicina! Dio onnipotente porterà la distruzione. Che giorno terribile! Guardate: il cibo è scomparso sotto i nostri occhi, dal tempio del nostro Dio si è allontanata la gioia. Sotto l’arida terra il seme marcisce. Non c’è grano per i nostri magazzini e i granai rimasti vuoti vanno in rovina. Sentite come muggisce il bestiame: vanno errando le mandrie perché non c’è pascolo per loro. Anche le greggi soffrono. Io grido a te, Signore, perché i pascoli e tutti gli alberi sono senza vita, come bruciati dal fuoco. Anche gli animali selvatici ti invocano perché i ruscelli sono asciutti e i pascoli inariditi.
Gioele 1:1-20 Diodati Bibbia 1885 (DB1885)
La parola del Signore, la quale fu indirizzata a Gioele, figliuolo di Petuel. UDITE questo, o vecchi; e voi, tutti gli abitanti del paese, porgete l'orecchio. Avvenne egli mai a' dì vostri, o mai a' dì de' padri vostri, una cotal cosa? Raccontatela a' vostri figliuoli; e raccontinla i vostri figliuoli a' lor figliuoli, e i lor figliuoli alla generazione seguente. La locusta ha mangiato il rimanente della ruca, e il bruco ha mangiato il rimanente della locusta, e il grillo ha mangiato il rimanente del bruco. Destatevi, ubbriachi, e piangete; e voi bevitori di vino tutti, urlate per lo mosto; perciocchè egli vi è del tutto tolto di bocca. Perciocchè è salita contro al mio paese, una nazione possente e innumerabile; i suoi denti son denti di leone, ed ha de' mascellari di fiero leone. Ha deserte le mie viti, e scorzati i miei fichi: li ha del tutto spogliati, e lasciati in abbandono; i lor rami son divenuti tutti bianchi. Lamentati, come una vergine cinta di un sacco per lo marito della sua fanciullezza. L'offerta di panatica, e da spandere, è del tutto mancata nella Casa del Signore; i sacerdoti, ministri del Signore, fanno cordoglio. I campi son guasti, la terra fa cordoglio; perciocchè il frumento è stato guasto, il mosto è seccato, l'olio è venuto meno. Lavoratori, siate confusi; urlate, vignaiuoli, per lo frumento, e per l'orzo; perciocchè la ricolta de' campi è perita. La vite è seccata, e il fico langue; il melagrano, ed anche la palma, e il melo, e tutti gli altri alberi della campagna son secchi; certo la letizia è seccata d'infra i figliuoli degli uomini. Cingetevi di sacchi, e piangete, o sacerdoti; urlate, ministri dell'altare; venite, passate la notte in sacchi, ministri dell'Iddio mio; perciocchè l'offerta di panatica, e da spandere, è divietata dalla Casa dell'Iddio vostro. Santificate il digiuno, bandite la solenne raunanza, radunate gli anziani, e tutti gli abitanti del paese, nella Casa del Signore Iddio vostro, e gridate al Signore: Ahi lasso! l'orribil giorno! perciocchè il giorno del Signore è vicino, e verrà come un guasto fatto dall'Onnipotente. Non è il cibo del tutto riciso d'innanzi agli occhi nostri? la letizia, e la gioia non è ella recisa dalla Casa dell'Iddio nostro? Le granella son marcite sotto alle loro zolle; le conserve son deserte, i granai son distrutti; perciocchè il frumento è perito per la siccità. Quanto hanno sospirato le bestie! e quanto sono state perplesse le mandre de' buoi, perciocchè non vi è alcun pasco per loro! anche le gregge delle pecore sono state desolate. O Signore, io grido a te; perciocchè il fuoco ha consumati i paschi del deserto, e la fiamma ha divampati tutti gli alberi della campagna. Anche le bestie della campagna hanno agognato dietro a te; perciocchè i rivi delle acque son seccati, e il fuoco ha consumati i paschi del deserto.