IL dissipatore è salito contro a te, o Ninive; guarda pur ben la fortezza, considera le vie, rinforzati i lombi, fortifica grandemente la tua forza. Perciocchè il Signore ha restituita a Giacobbe la sua gloria, quale è la gloria d'Israele; conciossiachè de' vendemmiatori li abbiano vendemmiati, ed abbiano guasti i lor tralci. Gli scudi degli uomini prodi di colui son tinti di rosso, i suoi uomini di guerra son vestiti di scarlatto; nel giorno ch'egli ordinerà la battaglia, i carri si muoveranno con fuoco di faci, e gli abeti saranno scossi. I carri smanieranno per le strade, e faranno un grande scalpiccio per le piazze; gli aspetti di coloro saran simili a torchi accesi, essi scorreranno come folgori.
Egli chiamerà per nome i suoi bravi guerrieri, essi s'intopperanno camminando, correranno in fretta al muro di essa, e la difesa sarà apparecchiata. Le cateratte de' fiumi saranno aperte, e i palazzi scoscenderanno.
E le dame del serraglio saran menate in cattività, e tratte fuori; e le lor serventi le accompagneranno con voci, simili a quelle delle colombe, picchiandosi i petti come tamburi. Or Ninive è stata, dal tempo che è in essere, come un vivaio di acque; ora fuggono essi. Fermatevi, fermatevi; ma niuno si rivolge.
Predate l'argento, predate l'oro; vi è apparecchio senza fine; predate la gloria degli arredi preziosi d'ogni sorta. Ella è vuotata, e spogliata, e desolata; ed ogni cuore è strutto, e tutte le ginocchia si battono, e vi è doglia in tutti i lombi, e le facce di tutti sono impallidite.
Dov'è il ricetto de' leoni, e quel ch'era il pasco de' leoncelli, dove andava il leone, il fiero leone, e il leoncello, senza che alcuno li spaventasse? Quivi rapiva il leone per li suoi leoncelli abbastanza, e strangolava per le sue leonesse; ed empieva le sue grotte di preda, e i suoi ricetti di rapina. Eccomi a te, dice il Signor degli eserciti; io arderò, e ridurrò in fumo i tuoi carri, e la spada divorerà i tuoi leoncelli; e sterminerò dalla terra la tua preda, e la voce de' tuoi messi non sarà più udita.