Bada a come parli!Campione
Nel capitolo 3 del libro di Giacomo si parla di PERFEZIONE.
Un concetto che è estraneo alla nostra natura ma è interessante cogliere il collegamento che la Bibbia sottolinea tra "il non sbagliare nel parlare" e la perfezione.
La capacità che dovremmo avere nel controllare la nostra lingua.
“…Se uno non sbaglia nel parlare, è un uomo perfetto”
Giacomo 3:2
Consapevoli che nessuno potrà mai essere perfetto:
“Il giusto cade sette volte e si rialza…”
Proverbi 24:16
É anche vero però che ognuno di noi può lavorare su se stesso ed iniziare a dare il giusto peso alle parole. Questa è infatti una lezione preziosissima da fare subito nostra!
Proseguendo nella lettura di Giacomo 3 al verso 8 leggiamo che nessun uomo può domare la lingua:
“ma la lingua, nessun uomo la può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale.”
Giacomo 3:8
Sembreremmo spacciati e, in effetti, se dipendesse esclusivamente da noi, lo saremmo.
Ma non dimentichiamoci che confidare in Dio significa poter ricorre a Lui che può ogni cosa.
«Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
Luca 18:27
Perciò non ci demoralizziamo affermando che, tanto, perfetti non si può essere… È vero! Ma Cristo non ci chiede di essere perfetti, ci chiede di affidarci con fede a Lui e credere che può fare quello che noi non possiamo ma che (badiamo bene) dobbiamo desiderare di fare!
D’altronde Romani 5:8 ci dice che:
“…mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”.
Perciò se Gesù si è sacrificato senza puntarci il dito, perché vogliamo farlo noi?
Andiamo così come siamo ai piedi di Dio, desiderando di lavorare profondamente su noi stessi.
Sarà poi Lui a sensibilizzarci e a farci capire, probabilmente attraverso accadimenti quotidiani, su come tenere a bada la lingua.
E tenendo a bada questa, controlleremo tutto il nostro corpo!
Ma c’è di più.
Al verso 3 del capitolo 3 di Giacomo si fa un paragone con i cavalli:
“Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perché ci ubbidiscano, noi possiamo guidare anche tutto il loro corpo”
Giacomo 3:3
Così, allo stesso modo, dobbiamo fare con la lingua.
Il freno di cui parla il verso è quella che gergalmente viene detta “canna”, questa è posizionata nella bocca del cavallo ed è, più precisamente, un’ imboccatura che serve a comunicare con l'equino durante il lavoro.
La canna non serve solo, quindi, a frenare il cavallo ma a comunicare con esso per direzionarlo...
Che grande esempio!
Frenare la lingua, infatti, non ci dà solo un’occasione per non sbagliare e non condannarci ma, soprattutto, ci dà l’opportunità di essere più sensibili alla voce di Dio.
Se parliamo di meno, automaticamente, ascolteremo di più.
Diamoci questa opportunità, non solo con gli altri ma, ancor più, con Dio stesso.
Riguardo questo Piano
Quando le nostre mamme ci insegnavo a riflettere prima di parlare ci stavano consegnando una preziosa lezione, fondamentale, capace di condizionare, in bene o in male, la nostra intera vita. Ti dirò più...Una lezione capace di preservarci dalla morte! Ti sembra esagerato? Leggi questo piano e poi mi dirai.
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Vorremmo ringraziare Ilaria Di Vaio per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://www.instagram.com/divaioilaria/