Dio comunica in modi diversi.

Ascoltare Dio è bene; sentire e riconoscere la Sua voce è ancora meglio. Per attivare la nostra fede, dobbiamo conoscere la voce di Dio. Gesù ha detto: “Le Mie pecore conoscono la Mia voce e mi seguono”.

Non esiste una tecnica di interrogatorio per costringere Dio a parlarci, anzi, non ce n'è bisogno perché Egli desidera comunicare con noi e abita dentro di noi. La voce di Dio non è sempre udibile. Stando in silenzio alla Sua presenza, possiamo sentire la Sua voce gentile, simile al sussurro che udì il profeta Elia. Ascoltare il sussurro dello Spirito Santo richiede la quiete interiore, ma questo non significa che dobbiamo essere vuoti. Non dobbiamo svuotarci, perché Lui è già dentro di noi.

La voce di Dio può manifestarsi nei pensieri spontanei, perché è lo Spirito Santo che ci parla dall'interno. Prestate attenzione a questi pensieri e prendete il tempo di scrivere ciò che ricevete.

Dio parla attraverso i nostri pensieri, ma anche attraverso visioni o immagini interiori, spesso ricche di rivelazioni ed emozioni. Avere visioni è parte integrante della vita cristiana. Nel giorno di Pentecoste, Pietro ricordò che Dio aveva promesso di riversare il Suo Spirito su ogni carne e che i giovani avrebbero avuto delle visioni, secondo la profezia di Gioele.

Le visioni non si limitano a un formato specifico: possono essere sottili o eclatanti, persistenti, in bianco e nero o a colori, e possono persino coinvolgerci come partecipanti.

La voce di Dio ha caratteristiche riconoscibili, piene di amore, grazia e misericordia, che esploreremo insieme nel resto di questo piano di lettura.

Vi invito a pregare con me:

"Signore, grazie perché mi parli in ogni momento. Voglio crescere nel discernimento della Tua voce. Insegnami, Spirito Santo, a diventare sempre più sensibile alle Tue parole, nel nome di Gesù Cristo. Amen”.

David Théry
Insegnamenti pratici per sperimentare Dio.