Non più abbandonata!Campione

Agar è una donna che viene definita SERVA ed EGIZIANA.

In quanto serva, schiava, non aveva padronanza del suo corpo. Dipendeva dagli altri, dalle loro decisioni; in questo caso Agar dipendeva da un’altra donna! Era quindi impossibilitata a decidere per se stessa!

In quanto Egiziana poi, era appunto considerata una straniera. Appartenente ad un popolo idolatra e autorevole.

Il suo nome non viene mai pronunciato dal patriarca Abramo e dalla moglie Sara. Lei è definita la serva, la schiava, mai viene chiamata per nome.

Dunque, notiamo proprio come era stata privata di una sua IDENTITÀ, non era una persona tenuta in considerazione o il cui parere fosse rilevante . Era una vera e propria mamma surrogata!

Inoltre proprio a causa della gravidanza veniva trattata “duramente” dalla sua padrona che invece era sterile.

Il termine utilizzato per descrivere la condizione di Agar in Genesi 16:6, nel suo significato originale si traduce anche con “opprimere, disprezzare, intimidire, indebolire, dominare, umiliare, sottomettere, forzare”. Tale termine è lo stesso utilizzato nell'Esodo per descrivere la condizione del popolo di Israele proprio quando era schiavo in Egitto.

Questa è la condizione nella quale vive questa donna. Questa è la sua storia fino a questo momento.

Ti è mai capitato di essere trattata in questo modo? Come hai reagito? Altrimenti, cosa avresti fatto di fronte a tutto questo!? Come avresti reagito? Agar fugge via, ma ricorda ancora una volta: “Nessuna delle Parole dette da parte di Dio cadranno a vuoto”. La sua storia non finisce lì... Dio aveva in serbo ancora qualcosa per lei...

Dio ha ancora qualcosa in serbo per te, la tua storia non è finita.