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Lettera ai Romani 6:23
Nuova Riveduta 1994
perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore.
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Lettera ai Romani 6:14
infatti il peccato non avrà piú potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.
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Lettera ai Romani 6:4
Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, cosí anche noi camminassimo in novità di vita.
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Lettera ai Romani 6:13
e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'*iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio
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Lettera ai Romani 6:6
Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo piú al peccato
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Lettera ai Romani 6:11
Cosí anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesú.
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Lettera ai Romani 6:1-2
Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?
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Lettera ai Romani 6:16
Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia?
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Lettera ai Romani 6:17-18
Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia.
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