Lettera ai Romani 6
6
Morire con Cristo per rinascere in Cristo
Cl 2:11-13; 3:1-10; Ga 2:19, 20; 1 P 4:1, 2
1Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? 2No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?
3O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesú, siamo stati battezzati nella sua morte? 4Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, cosí anche noi camminassimo in novità di vita. 5Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. 6Sappiamo infatti che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui affinché il corpo del peccato fosse annullato e noi non serviamo piú al peccato; 7infatti colui che è morto, è libero dal peccato. 8Ora, se siamo morti con Cristo, crediamo pure che vivremo con lui, 9sapendo che Cristo, risuscitato dai morti, non muore piú; la morte non ha piú potere su di lui. 10Poiché il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere è un vivere a Dio. 11Cosí anche voi fate conto di essere morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesú.
12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidire alle sue concupiscenze; 13e non prestate le vostre membra al peccato, come strumenti d'*iniquità; ma presentate voi stessi a Dio, come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio;
14 infatti il peccato non avrà piú potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia.
(Gv 8:31-36; Ro 7:4-6) Tt 2:11-14
15 Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo!
16 Non sapete voi che se vi offrite a qualcuno come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui a cui ubbidite: o del peccato che conduce alla morte o dell'ubbidienza che conduce alla giustizia? 17Ma sia ringraziato Dio perché eravate schiavi del peccato ma avete ubbidito di cuore a quella forma d'insegnamento che vi è stata trasmessa; 18e, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. 19Parlo alla maniera degli uomini, a causa della debolezza della vostra carne; poiché, come già prestaste le vostre membra a servizio dell'impurità e dell'iniquità per commettere l'iniquità, cosí prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la santificazione. 20Perché quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia. 21Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte. 22Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna; 23perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore.
Attualmente Selezionati:
Lettera ai Romani 6: NR94
Evidenziazioni
Condividi
Copia
Vuoi avere le tue evidenziazioni salvate su tutti i tuoi dispositivi?Iscriviti o accedi
1994 Società Biblica di Ginevra