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LA NOSTRA ATTENZIONE È COME UN MUSCOLO, HA BISOGNO DI TANTO ALLENAMENTO (SPECIALMENTE LONTANO DAI CELLULARI).

Per restare focalizzati su qualcosa, soprattutto per un lungo periodo di tempo, si devono ignorare sia le distrazioni esterne sia quelle interne.

Sono soprattutto gli stimoli esterni a renderci più disattenti e meno concentrati. Schivarli non è facile, se consideriamo la raffica di notifiche che ci invia il nostro smartphone, o le schermate pop-up che compaiono costantemente (e che ci portano a controllare il cellulare circa 100 volte al giorno), per non parlare degli spazi pubblicitari che lampeggiano ovunque.

Di norma, la concentrazione svanisce dopo qualche tempo ed è per questo che occorre fare una pausa per ricaricarla. Ma che genere di pausa? Prima di tutto, cerchiamo di ridurre al minimo le nostre attività sui social e le interazioni che gravano pesantemente sul nostro livello di attenzione.

Il multitasking, nonostante sia una risorsa, potrebbe diventare un problema se siamo concentrati su qualcosa di importante. Se ci pensiamo, passare indistintamente da una cosa all’altra comporta costi di tempo, errori più frequenti e livelli di stress più elevati.

Tutto questo si ripercuote anche sulla nostra vita spirituale, la nostra intimità in preghiera e la lettura della Parola di Dio.

La soluzione? Avere occhi come colombe!

Le colombe infatti hanno una vista binoculare. La loro attenzione è solo su una cosa per volta. Non sono distratte, sono concentrate sul punto focalizzato. Il nostro focus deve essere tutto su Gesù.

Meditazione ispirata dal devozionale DEEP di Antonio Morra.