Battaglie da combattere

Non molto tempo dopo il passaggio del Mar Rosso, il popolo d'Israele si ritrovò a Refidim. Qui Dio intervenne miracolosamente dando loro l'acqua dalla roccia di Oreb, e rispondendo alla rabbiosa reazione del popolo d'Israele che aveva addirittura tentato il Signore mettendo in dubbio la Sua presenza e la Sua potenza. A Refidim però, il popolo d'Israele imparerà ad affrontare le proprie battaglie con l'aiuto del Signore, pur essendo pienamente coinvolti nel combattimento.

A Refidim furono attaccati dagli Amalechiti; forse tutti si aspettavano un intervento miracoloso del Signore che avrebbe distrutto i loro nemici. Questa volta invece Dio usò una strategia completamente diversa: Giosuè, con un gruppo scelto di uomini armati, fu chiamato ad affrontare gli Amalechiti e a Mosè, al tempo stesso, accompagnato da Aaronne e Cur, fu indicato di salire sulla vetta del colle per pregare.

Mosè con le mani alzate intercedeva, sostenuto da Aaronne e Cur; quando aveva le mani alzate il popolo vinceva e quando le abbassava vinceva Amalec. La battaglia si protrasse fino al tramonto e Giosuè sconfisse gli Amalechiti grazie all'intercessione di Mosè. In questa occasione Dio comandò chiaramente che questo episodio venisse ricordato. Mosè costruì un altare chiamato:

«Il Signore è la mia bandiera.» Esodo 17:15

Probabilmente questo tipo di battaglie sono quelle che più spesso siamo chiamati ad affrontare. Dobbiamo fare la nostra parte come se tutto dipendesse da noi, sapendo però che tutto dipende da Dio.