CIÒ CHE HAI IN MANO DIVENTA UN MIRACOLO

Quando sei disposto a lasciare quello che hai in mano ai piedi di Gesù ecco che tutto prende un’altra forma ed un altro significato.

Dio usa quello che hai in mano, quello che stai facendo, per compiere i suoi miracoli.
Nella storia che leggeremo oggi, Dio sposta l'attenzione di Mosè, durante il loro incontro, su ciò che avesse in mano in quel momento (un semplice bastone) e sulla sua condizione (un pastore di pecore).

Quello che una volta era il principe d’Egitto, con in mano uno scettro regale, era diventato un pastore, con in mano un bastone per le pecore. Dio stava quindi affidando la missione di liberare un popolo intero... ad un pastore?

Anche oggi Gesù ti sta chiedendo: “Cosa hai in mano?”

Magari risponderai come Mosè, con vergogna, dicendo: “ho solo un bastone, ho un lavoro umile (o forse nemmeno quello) e nessuna influenza, una famiglia a pezzi, un senso di solitudine che mi divora...” Oppure, in maniera fiera potresti rispondere: “ho una pagella ottima, ho preso 30 in tutti gli esami...”. Magari hai "in mano" una casa in vendita, un progetto che sta nascendo, hai un squadra che lavora per te o un ruolo nella tua chiesa locale.

La nostra risposta può essere varia, così come le emozioni che la accompagnano, ma la risposta di Dio rimane sempre la stessa: BUTTALO A TERRA E SVUOTA LE MANI.

Non puoi ricevere il miracolo tenendo gelosamente stretto quello che hai già. Il posto giusto per le cose che hai è ai Suoi piedi perché è lì che avviene lo scambio, è lì che ciò che hai in mano diventa un miracolo e uno strumento efficace. La forza di Dio si manifesta nell'ubbidienza nel momento in cui sei disposto a lasciare anche le cose più belle ai Suoi piedi.

Non puoi afferrare il miracolo e la benedizione di Dio con le mani già piene.

Se ti va, prendi un foglio e una penna e fai una lista di quello che hai "in mano" oggi e di chi tu sia. Prega dichiarando che quello che un tempo era solo un bastone, da oggi diventerà un miracolo ai piedi di Gesù.
Concludi ringraziando Dio perché trasforma tutto quello che siamo e che facciamo per la Sua gloria.