Le perle delle genealogieCampione

Le genealogie, o in ebraico “toledot”, sono importantissime per gli ebrei. Per l’individuo sono prova di appartenenza al popolo e quindi erede delle promesse o del servizio. Nel libro di Esdra si parla di un gruppo di sacerdoti che furono esclusi dal servizio perché non trovarono i loro titoli genealogici.

Personalmente credo che le genealogie sono importanti perché ci ricordano che Dio ci conosce per nome ed è interessato a una relazione personale con l’uomo. Non siamo numeri, ma persone con i nostri nomi e famiglie nelle quali Dio vuole essere coinvolto.

All’inizio della mia conversione e studio della Bibbia ero solito saltarle. Troppi nomi difficili da pronunciare e a mio avviso inutili. Con la maturità ho scoperto le perle preziose nascoste nelle genealogie.

La prima di cui voglio parlare è scritta in Genesi 4:26. Parliamo di Enos, il nipote di Adamo ed Eva. Andiamo con ordine.

Tutti conosciamo la storia di Adamo ed Eva, di come abbiano disubbidito a Dio venendo esclusi dall’Eden, il giardino di Dio. Il peccato dei nostri progenitori non solo li escluse, ma interruppe anche la perfetta comunione che c’era tra Dio e loro.

È scritto infatti che il Signore camminava nel giardino sul far della sera per avere comunione con le Sue creature; comunione interrotta, come abbiamo detto prima, dal peccato.

Sappiamo anche la storia dei primi due figli di Adamo ed Eva, Caino e Abele. Sappiamo che Caino commise il primo omicidio della storia guidato dal disprezzo per suo fratello perché gradito a Dio.

Dopo tale terribile evento, Adamo ed Eva ebbero un altro figlio, Set il quale ebbe anch’egli poi un figlio al quale pose nome Enos.

Qui la Parola di Dio aggiunge un dettaglio interessante: “allora si cominciò a invocare il nome del Signore”. Come se fino a quel momento non si fosse ancora fatto; al nome di Enos è legato l’inizio del culto all’unico vero Dio: il Signore o, come scritto nei testi originali, "YHWH". Con la nascita di Enos c’è il tentativo di ripristinare quella comunione spezzata nel giardino.

Questo è un punto importante per la storia dell’uomo, non a caso “Enos” significa proprio “essere umano”. Da questo momento in poi ci sarà la discendenza di Caino che si allontanerà dalla presenza di Dio e la discendenza di Enos che offrirà il culto al vero Dio.

Oggi questa divisione esiste ancora; una generazione che è incredula e non vuole avere nulla a che fare con Gesù Cristo, l’altra invece che desidera onorarLo e lodarLo sempre di più.

Tu sarai “figlio di Caino” o “figlio di Enos”?