E' il momento di coltivare i talentiCampione

Nella parabola dei talenti, la prima cosa che viene detta è questa: "un uomo, chiamò i suoi servi". Ed ecco che un’altra domanda: stiamo ascoltando la voce di Dio e la Sua chiamata?

Per poter identificare i nostri talenti dobbiamo innanzitutto essere consapevoli che Dio ce li ha affidati. Per comprendere tutto questo è necessario che il nostro cristianesimo non sia costituito da religiosità o di liturgie; la nostra deve essere una relazione vera. Non abbiamo accettato una religione, ma una persona: Cristo Gesù!

Quindi, se vogliamo comprendere quale talento Dio ci ha affidato e se vogliamo sapere in quale campo Egli desidera che noi andiamo, abbiamo bisogno di ascoltare la Sua voce e la Sua chiamata. Per questo c’è bisogno di un forte desiderio al servizio, di una costante applicazione nel leggere e meditare la Bibbia e di un rapporto di preghiera fatto di adorazione, lode e ascolto. Con questa attitudine, Dio certamente parlerà al nostro cuore e aprirà le giuste porte per indirizzarci al campo che Egli vuole assegnarci.

Solo Lui decide in che modo le porte verranno aperte, tenendo conto della natura di ognuno di noi. Egli può parlare attraverso visioni, sogni, può farci sentire pace nel cuore davanti ad una decisione importante, o magari ci accompagna in quel campo senza che ce ne accorgiamo. Egli conosce ciascuno di noi, personalmente, e sa perfettamente come condurci.

È importante considerare un’altra cosa: dobbiamo compiere un percorso, per volontà di Dio, costituito da diversi lavori che mirano a farci ottenere l’esperienza necessaria. Pertanto, predisponiamo il nostro cuore ad ascoltare la voce di Dio e a servirlo. Spesso si comincia con qualcosa di formativo, proprio come è successo a Davide: il suo essere pastore di pecore gli ha insegnato a difendere il gregge, gli ha permesso di imparare a suonare l’arpa e a cantare, gli ha permesso di capire quanto fosse importante trascorrere del tempo con Dio. Tutto questo lo ha portato ad essere un grande guerriero, uno dei più grandi autori dei Salmi, un uomo che agiva secondo il cuore di Dio.

Dio ci sta chiamando al Suo servizio, quindi la prima cosa da domandare a noi stessi è: stiamo ascoltando la Sua voce?