E' il momento di coltivare i talentiCampione

Nella parabola dei talenti notiamo tre servi: due ebbero un buon atteggiamento ma il terzo decise di seppellire il talento per paura di perderlo.

A volte può capitare anche noi di avere paura nell'esercitare e migliorare quel talento; forse Dio ci ha chiamati a parlare davanti a tanta gente ed è normale provare un po’ di paura. Pensate a Mosè: Dio lo chiamò affinché parlasse con il Faraone per liberare il popolo ebreo; egli ebbe paura e ne parlò apertamente con Dio, il quale, non apprezzò questo atteggiamento e affidò il compito ad Aaronne.

Forse Dio ci ha chiamato a fare qualcosa di specifico e abbiamo paura di condividerlo con le persone a noi vicine per non apparire altezzosi. Giuseppe, il figlio di Giacobbe, disse apertamente quel che aveva sognato: che i suoi fratelli, suo padre e sua madre si sarebbero inchinati davanti a lui; questo generò invidia e rabbia nei cuori dei suoi familiari.

Non dobbiamo permettere a nessuna paura di spingerci a seppellire quel talento e non compiere quello che Dio ha pianificato per noi!

Lasciamo che questa parabola ci incoraggi ad esercitare e coltivare i nostri talenti; dobbiamo potenziarli, migliorarli, fino a farli raddoppiare. Se Dio ti ha affidato un talento musicale, non fermarti! Studia e migliora affinché quel talento possa essere messo a disposizione di Dio. Se Dio ti ha affidato un talento da insegnante, studia e preparati affinché tutto possa tornare a lode e gloria di Dio.

Non seppellire il tuo talento per nessun motivo, piuttosto fa che esso aumenti di valore, mettiti in gioco, lasciati coinvolgere e guidare dallo Spirito Santo; sarà Dio stesso ad accompagnarti nel campo.