Statue di saleCampione

GIORNO 4

«Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!» - Genesi 19:17 (ND)

Vai al monte

L’ultimo comando che viene rivolto a Lot riguarda un luogo: “il monte”.

Come abbiamo detto, non dobbiamo assolutamente rimanere fermi ma proseguire o come scrisse Paolo: “protendere in avanti”. Ma verso cosa?

Gli angeli indicarono un luogo preciso, non furono generici, perché Dio non è generico ma quando parla lo fa in modo inequivocabile. Il monte per Lot significava salvezza fisica dalla distruzione e dalla morte; per noi, rappresenta la presenza di Dio e la vicinanza a Lui.

Non possiamo ricevere guida, forza, salvezza o qualsiasi altra cosa senza avere un rapporto con Dio. Non un semplice rapporto formale o di gratitudine, il monte rappresenta la nostra intimità con Dio. Sul monte Abramo conobbe Dio come “Colui che provvede” e ricevette la promessa, Mosè lo incontrò personalmente e ricevette le tavole della legge; sempre sul monte, Giovanni, Pietro e Giacomo videro Gesù trasfigurato.

Non solo, il monte rappresenta Dio come nostro rifugio e riparo dalle circostanze che viviamo interiormente ed esteriormente, come luogo di ristoro dove Egli stesso si prende cura di noi e recuperiamo nuove forze per continuare il cammino che dobbiamo affrontare. Il monte è anche un luogo di adorazione, arresa, combattimento, cambiamento. Riassumendo, il monte è il luogo più vicino a Dio: quello dove lo incontriamo, lo consociamo, riceviamo rivelazione e veniamo trasformati a Sua immagine.

Salire al monte vuol dire salire alla presenza di Dio. Stare alla Sua presenza è salvezza per la nostra anima, cuore e mente. Saremo finalmente e completamente liberi da ciò che il Signore ci ha comandato di lasciare e dal luogo che ci ha chiesto di abbandonare. Lascia tutto alle spalle e corri verso il Padre!

Dio ti benedica.