Figli del TuonoCampione

📅 Giorno 3 – Getsemani: correggere l’eccesso di fiducia e l’orgoglio spirituale

📖Marco 14:32–42; Marco 9:38–40

Un giorno, Giovanni tentò di impedire ad un altro credente di compiere miracoli nel nome di Gesù; aveva sentito che quel uomo liberava gli indemoniati nel nome di Gesù, e tutto questo perché secondo loro “non ci seguiva”. Era una forma di esclusività spirituale: come se solo pochi fossero legittimati a servire Dio.

Ma poi arriva Getsemani. Gesù si ritira a pregare nel momento più buio della sua vita e chiede a Pietro, Giacomo e Giovanni di vegliare con Lui. Ma si addormentano, non una, ma tre volte. Il Maestro, in profonda agonia, li sveglia con parole che sono un invito e una diagnosi insieme:

“Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole.”

Quei discepoli che si sentivano “più vicini” a Gesù, più spirituali, cadono nella stanchezza e nella fragilità umana. È lì che imparano che la forza non viene dall'appartenenza o dalla posizione, ma dalla dipendenza da Dio.

📌Messaggio chiave:

Non siamo migliori degli altri. Anche noi possiamo cadere. Solo la vigilanza, la preghiera e l’umiltà ci tengono saldi. Getsemani ci ricorda che la vera grandezza è restare svegli accanto a Gesù, anche nella notte.

Conclusione:

Questi tre esempi che abbiamo esaminato in questi giorni sono la prova che Dio ci guida attraverso momenti e situazioni che ci rendono consapevoli della nostra condizione spirituale. Lo Spirito Santo ci esamina nel profondo e ci fa partecipare ad esperienze uniche e speciali, capaci di segnare la nostra vita e condurci a una trasformazione genuina e autentica.

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