La Bibbia in un anno 2024Campione

Come trascorrere del tempo con Gesù
Ho incontrato Gesù per la prima volta nel febbraio del 1974. Sono molto grato a coloro che mi hanno insegnato, fin dall'inizio, l'importanza di ciò che chiamavano "il momento di quiete". L'espressione "il momento di quiete", che significa tempo dedicato alla lettura della Bibbia e alla preghiera, ha probabilmente la sua origine nel brano di oggi del Nuovo Testamento, quando Gesù dice: "Venite in disparte, *voi soli, in un luogo deserto*, e riposatevi un po'" (Marco 6,31). Praticamente tutte le mattine, da quando avevo diciotto anni, ho iniziato la giornata in questo modo. Cerco di trascorrere del tempo con Gesù, da solo, in un luogo tranquillo. A volte è molto breve, a volte è più lungo. Amo iniziare la giornata con una buona colazione, ne ho bisogno. Ma ancor di più, amo iniziare la giornata con un buon tempo di cibo spirituale. Quasi sempre comincio leggendo la Bibbia, perché credo che sia più importante che Gesù parli a me e non che io parli a lui. I miei pensieri di ogni giorno sono ora in questi commenti che accompagnano *Bibbia in un anno*.Salmi 25,1-7
Tempo per guardare a Dio
Ti senti mai scoraggiato, o scoraggiata, dalle circostanze della vita? Hai mai paura di fallire, di rimanere deluso, o delusa, o addirittura di vivere nella vergogna?
Davide sta attraversando un momento così. Ma non si scoraggia e si pone alla ricerca di un momento di quiete con Dio. Ci offre un ottimo esempio di come iniziare un tempo di quiete con Dio, dice: "A te, Signore, innalzo l'anima mia" (v.1, AMP).
Nonostante tutte le sfide che lo attendono, Davide è determinato a fidarsi di Dio. Continua: "Mio Dio, in te confido: che io non resti deluso! Non trionfino su di me i miei nemici!" (v.2, AMP)
Ciò che dice, in effetti, è: "A te, Signore, innalzo l'anima mia" (v.1, MSG). È stato ovviamente sotto attacco, ma ha confidato che Dio non lo avrebbe deluso (v.3). La sua speranza è stata posta in Dio (v.5).
L’esempio di Davide ci invita ogni giorno a guardare a Dio per prepararci a ciò che ci attende. A chiedere a Dio perdono, misericordia, aiuto, guida e liberazione.
Signore, ti prego di donarmi la tua guida in tutto ciò che farò oggi: "Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza… ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore" (vv.5.7, MSG).
Marco 6,30-56
Tempo da soli con Gesù
Gesù insegna ai suoi discepoli l’importanza del tempo da trascorrere da soli con lui. Dice: "Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto" (v.31b), e così lì porta "verso un luogo deserto, in disparte" (v.32).
Non deve essere facile per Gesù scappare dalla folla per riposarsi (v.31). Attorno a lui vi è un grande movimento di persone. Dio lo sta usando in modi incredibili: dà da mangiare ai 5.000 e cammina sull'acqua, e questo solo per cominciare! Vede i grandi bisogni di tutto il popolo: "Ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore" (v.34).
Le persone lo cercano disperatamente, corrono letteralmente verso di lui (vv.33.55). Ma Gesù, ad un certo punto, ritiene necessario mandare via tutti. Ha bisogno di un po' di solitudine. Sale su una montagna a pregare (vv.45-46), dà priorità al suo tempo da solo con Dio.
Preghiera e azione vanno di pari passo. L'azione viene dalla relazione. Gesù "ebbe compassione di loro" (v.34). Una parola, "compassione", molto forte che nella lingua greca suona come "il suo cuore era come spezzato" (MSG).
Gesù non smette di aiutare e incoraggiare i discepoli nel loro ministero. Non solo sfama da solo i 5.000 miracolosamente, ma dice: "Date loro da mangiare" (v.37).
A volte nel ministero che Dio mi ha assegnato provo scoraggiamento, frustrazione. Alle persone che sono chiamato a servire, sento di avere poco da offrire. Per questo trovo questo brano molto confortante. Gesù può fare molto con poco. Se offri a Gesù il poco che hai, lui può moltiplicarlo e soddisfare i bisogni di tutte le persone.
Gesù agisce in modo molto efficiente, organizzato e concreto: "E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta" (vv.39-40).
Dopo che i discepoli ebbero sfamato i 5.000, Gesù li manda di nuovo da soli. Li fa salire su una barca per precederlo, e lui sale sul pendio di un monte per pregare.
Anche quando facciamo ciò che Gesù ci dice di fare, non è sempre facile. A volte è un lavoro molto difficile e faticoso. Come i discepoli sulla barca, ci sono momenti in cui mi sento turbato, agitato e pieno di paura e terrore (v.50, AMP). I discepoli si sentono "affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario" (v.48). Ma poi Gesù si unisce a loro e dice: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!" (v.50).
Quando Gesù sale sulla barca con loro, "il vento cessò" (v.51). Qui vediamo la differenza che Gesù può fare nelle nostre vite. Senza Gesù la vita è spesso difficile come una corsa in salita. Con la consapevolezza della presenza di Gesù con noi, tutto cambia.
Solo chi riconosce Gesù (v.54) può godere di questo rapporto. Coloro che lo riconoscono corrono verso di lui (v.55). Amo queste parole: "E quanti lo toccavano venivano salvati" (v.56).
Signore, grazie perché nelle tempeste della vita ci dici: "Coraggio! Sono io. Non abbiate paura!” (v.50)
Esodo 31,1-33,6
Tempo per ricevere aiuto da Dio
Un motivo per cui Gesù vuole che i suoi discepoli si allontanino un po’ è per dare loro là possibilità di riposarsi (Marco 6,31). In questo brano scopriamo l'importanza del riposo e del ristoro (Esodo 31,13-17). Riposo e ristoro sono aspetti importanti a cui tutti dovremmo dare priorità nelle nostre giornate.
Il tempo da soli con Gesù serve poi ad ascoltare la sua voce. Il modo principale attraverso cui Gesù ci parla è attraverso la Bibbia. Nella mia vita ho scoperto che quando non dedico del tempo a stare da solo con Gesù, tendo a cadere più facilmente nella tentazione e nella paura.
In Esodo 32, vediamo che nonostante ciò che Dio ha fatto per noi in passato spesso tendiamo a dimenticarlo o a metterlo in dubbio e, di conseguenza, cadiamo nel peccato: "Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato!" (32,8)
La causa iniziale della loro idolatria è la mancanza di pazienza. Non riescono ad attendere i tempi di Dio. Il fatto che Dio abbia bisogno di tempi che consideriamo lunghi, non significa che non sia al lavoro.
Il popolo non ha pazienza e si costruisce un vitello d'oro come idolo. Un gesto di conseguenze disastrose ma che viene riparato dalla preghiera di Mosè (vv.11-14). Con la forza della preghiera è possibile cambiare il corso della storia.
Aronne viene ritenuto responsabile dell'idolatria: "Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?" (v.21) In realtà, ha semplicemente seguito l'opinione popolare. Era un'idea del popolo, che lui aveva semplicemente messo in atto. Eppure agli occhi di Dio è ancora lui il capo. Invece di lasciarsi convincere, avrebbe dovuto opporsi, ma non l’ha fatto.
Aronne risponde: "Tu stesso sai che questo popolo è incline al male… Chi ha dell'oro? Toglietevelo! Essi me lo hanno dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello!" (vv.22-24) Una risposta sciocca questa di Aronne che egli fa per giustificare se stesso. A volte è così, per giustificarci tendiamo a distorcere la verità delle cose.
Il brano di oggi trova una chiara interpretazione nel Nuovo Testamento. San Paolo scrive: "Ciò avvenne come esempio per noi, perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono" (1 Corinzi 10,6). Questo passaggio ci mette in guardia da quattro cose:
- Autoindulgenza (1 Corinzi 10,7, Esodo 32,6)
- Impurità (1 Corinzi 10,8, MSG)
- Adorazione di sé (v.9)
- Mormorio (v.10).
La severità delle punizioni che il popolo di Dio ha dovuto affrontare è un segno di quanto siano gravi e distruttivi questi peccati: "Sono state scritte per nostro ammonimento" (v.11). Questo ci mostra semplicemente la riluttanza di Dio a lasciare che le cose marciscano.
Eppure Paolo non si limita a parlarne, ma ci dice anche come affrontare la tentazione: "Nessuna tentazione, superiore alle forze umane, vi ha sorpresi; Dio infatti è degno di fede e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze ma, insieme con la tentazione, vi darà anche il modo di uscirne per poterla sostenere" (v.13, MSG).
Queste ultime parole ci ricordano la straordinaria grazia di Dio nei nostri confronti. Una grazia che ci sostiene nella tentazione e che attraverso Gesù ci perdona e ci rialza quelle volte in cui cadiamo.
Signore, grazie per lo straordinario privilegio che abbiamo di poter trascorrere del tempo alla tua presenza. Grazie perché possiamo ascoltare la tua voce e per averci parlato. Aiutaci a stare attenti a non cadere in tentazione. Concedici di camminare in stretta relazione con te ogni giorno.
Pippa Adds
Esodo 31,1-33,6
Quanto velocemente le persone iniziano a comportarsi male quando sono abbandonate a se stesse. Aronne avrebbe dovuto saperlo bene. In fondo, era stato testimone di tanti miracoli. Nonostante ciò, viene sviato dalla folla. Solo Mosè rimane totalmente fedele. Egli non va dietro al popolo. La leadership può essere solitaria. Mosè è un vero leader.
References
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.Riguardo questo Piano

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.
More
Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/