Oltrepassare Il Dolore e la PerditaCampione

GESÙ SULLA SCENA DELLA MORTE

“Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma vado a svegliarlo.” (Giovanni 11:11)

CHE cosa dire a chi ha il cuore spezzato dalla morte ed è arrabbiato e risentito, con mille domande senza risposta? Possiamo raccontare di Lazzaro e di come Gesù lo ha risuscitato dalla morte. Possiamo dire: 1) Gesù accetta le nostre domande e le recriminazioni! In effetti Marta, una delle sorelle di Lazzaro, ha chiesto a Gesù: “Dov’eri quando avevamo bisogno di te”? Gesù si è forse risentito per questo? No, per niente. In momenti del genere impariamo molto su noi stessi, cose mai sapute. E nel dolore impariamo che “le Sue compassioni non sono esaurite, si rinnovano ogni mattina. Grande è la (Sua) fedeltà” (Lamentazioni 3:22b-23). 2) Gesù ci insegna a fare cordoglio! “Gesù pianse”. Non perché fosse debole, ma perché fosse di esempio per noi. Se seppelliamo le emozioni, le seppelliamo ancora vive ed esse riemergeranno con violenza e facendoci male. Il processo di guarigione ha dei passaggi: 1) sentire in profondità le emozioni; 2) affrontarle con onestà; 3) dirigersi verso la guarigione. State evitando il dolore, fuggendo da esso? Non è la strada percorsa da Dio. Egli ci dice: “Voi piangerete e farete cordoglio... ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia” (Giovanni16:20). 3) Gesù ci dà speranza! Ascoltate: “Lazzaro si è addormentato, ma io vado a svegliarlo”. Hai presente come ci si sente dopo aver dormito bene un’intera notte? Ora prova a moltiplicare all’infinito quella piacevole sensazione e ancora saremo lontani dalla verità. Buonanotte qui, significa buongiorno là. Gesù ha affermato che: “Non possono più morire perché sono simili agli angeli” (Luca 20:36). Però! Gesù, Colui che ci eleva, mette fuori combattimento ogni cosa che vuole abbassarci. Come non amarLo?