Oltrepassare Il Dolore e la PerditaCampione

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“Una persona a te vicina vale più di un fratello lontano.” (Proverbi 27:10b)

ALCUNI inverni fa, in Svezia, una signora di 84 anni rimase seduta sul balcone per due mesi prima che i vicini si accorgessero che fosse morta. Capirono che qualcosa non andava bene quando la videro seduta ventiquattrore su ventiquattro, nonostante il gelo. Un vicino ricorda: “Mi sono sentito terribilmente in colpa. Spero che ciò ci obblighi a fermarci ed ad avere più attenzione per gli altri”. In uno dei momenti più amari della sua esistenza, Davide ha scritto queste parole: “Guarda alla mia destra e vedi; non c’è nessuno che mi riconosca. Ogni rifugio mi è venuto a mancare; nessuno si prende cura dell’anima mia. Io grido a te, o Signore, io dico: tu sei il mio rifugio, la mia parte nella terra dei viventi” (Salmo 142:4-5). Sulla rivista Psychology Today, il Dott. Philip Zimbardo scrive: “Non conosco assassino più potente della solitudine. E’ la principale causa di depressione e suicidio. E’ una strategia malvagia per isolare le persone le une dalle altre, creando nel frattempo la convinzione errata che le cause siano la frenesia della vita, le richieste lavorative, l’ansia legata all’incertezza economica”. Gesù ha ascoltato problemi che nessun altro ha ascoltato. Ha notato persone che nessuno vedeva. Quando i suoi discepoli volevano mettere a tacere Bartimeo, il cieco, Gesù li ha fermati ed ha ridato la vista a quell’uomo. Ha camminato diversi giorni per incontrare una donna sofferente, dal cuore svuotato come le sue brocche d’acqua (Giovanni 4). Egli è il Buon Pastore che lascia 99 pecore nel recinto e cerca quella smarrita. Vuoi essere come Lui? Abbi cura degli altri; permetti a Cristo di amare il mondo ferito attraverso te!