Oltrepassare Il Dolore e la PerditaCampione

UNA VITA FRUTTUOSA

“Qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza…” (Ebrei 12:11)

PERCHÉ Dio, che è Amore, permette la sofferenza, anche solo in minima quantità? Per avere la nostra attenzione, per aiutarci a cambiare. Egli ci corregge per il nostro bene (Ebrei 12:10). Vuole richiamare l’attenzione con amore, saggezza, costanza, verso l’identità e la vita che ha in mente per noi e non potremmo raggiungere questa meta senza il Suo aiuto. Nella Bibbia è scritto: “Qualunque correzione sul momento non sembra recare gioia, ma tristezza; in seguito, tuttavia, produce un frutto di pace e di giustizia” (Ebrei 12:11). Dunque, ciò che Dio vuole sono i frutti. Egli sa bene che la vigna, senza una regolare potatura, produce la minima parte del suo potenziale. Ecco perché ognuno di noi ha le proprie “storie di potatura”. La correzione divina di solito è avviata dal peccato, da un atteggiamento, un comportamento dannoso per noi e che non abbiamo ancora affrontato. La correzione termina quando il problema è superato. Non serve che continui ad oltranza. Dipende da noi, soffriamo solo se continuiamo a rimanere aggrappati al nostro peccato. Satana vorrebbe convincerci che se il Padre ci tratta con fermezza, significa che siamo dei perdenti senza alcun valore. Non è così, anzi, è vero il contrario: l’assenza di qualsiasi correzione potrebbe farci dubitare del Suo favore! E’ scritto: “Se siete esclusi da quella correzione di cui tutti hanno avuto la loro parte, allora siete bastardi e non figli” (Ebrei 12:8). Oggi, puoi prolungare o accorciare l’intervento correttivo di Dio nella tua vita: dipende da te!