Essere GenitoriCampione

Hai capito chi hai in casa?

Concludiamo il nostro Piano di lettura riflettendo su una storia molto conosciuta, ovvero quella del re Davide, soffermandoci in particolare sulla figura di suo papà Isai. Quest’uomo aveva otto figli maschi, alcuni dei quali in servizio presso l’esercito di re Saul. Doveva esserci molta confusione in quella casa e Davide, il più piccolo, probabilmente ha dovuto imparare velocemente a cavarsela da solo.

Quando il profeta Samuele si presentò alla sua porta e gli venne chiesto di mostrare i suoi figli, Isai pensò subito a Eliab, perché era il primogenito e che, da quello che comprendiamo, doveva essere effettivamente un ragazzo molto forte e valoroso. Conosciamo il seguito della storia. Il Signore fece capire al profeta che avrebbe dovuto guardare al cuore, non all’apparenza.

La lezione interessante però, non riguarda Samuele, il profeta, leader di Israele, ma Isai, padre di otto figli. Come Samuele, anche papà Isai doveva cambiare il modo di guardare ai propri figli, perché solo così ne avrebbe scoperto le vere qualità e potenzialità.

La domanda per noi genitori è: Hai capito chi hai in casa?

Isai non lo aveva capito. Eppure, aveva in casa il futuro re di Israele, quello che sarebbe diventato il re più importante e amato di sempre, immagine e progenitore del Redentore. Non solo. Aveva in casa il futuro salmista, colui che avrebbe scritto la maggior parte dei salmi ad oggi conosciuti. Colui che avrebbe anche ideato e creato nuovi strumenti musicali. Aveva in casa un pastore straordinario, che sarebbe diventato un condottiero, un guerriero imbattibile, un capitano, il futuro capo dell’esercito. E poi la qualità più importante: era un uomo secondo il cuore di Dio. Sembra incredibile che il padre non avesse riconosciuto nessuna di queste qualità in questo suo figlio. Dio, però, conosce i cuori. Ovunque sei, Lui ti viene a prendere!

Impariamo ad avere uno sguardo di fiducia e lungimirante nei confronti dei nostri figli, senza per questo dover forzare alcunché. Sono convinto che, come Maria, la madre di Gesù (che ben sapeva chi aveva in casa!), noi genitori abbiamo intuizione circa le inclinazioni dei nostri figli, possiamo percepire cose di cui loro non sono ancora coscienti, e il nostro compito è serbare tutte queste cose nel nostro cuore, pregare per loro, e con molta saggezza, e molto tatto, aiutarli a compiere i passi giusti nel cammino che Dio ha posto davanti a loro.

Grazie per aver compiuto questo percorso insieme. Prego che il Signore vi dia sapienza, saggezza e molta gioia nel bellissimo compito che ci ha affidato: essere genitori!

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