Essere GenitoriCampione

Oggi riflettiamo insieme sulle ultime due responsabilità che i genitori hanno nei confronti dei propri figli.

3.Crescita spirituale. I genitori hanno la responsabilità della crescita spirituale dei propri figli. Non dobbiamo e non possiamo delegare completamente questa responsabilità alla chiesa locale.

Noè costruì l’arca per la salvezza della propria famiglia perché fu avvertito, divinamente, di cose che ancora non si vedevano. Questo ruolo profetico e sacerdotale è in capo ai genitori perché ci sono pericoli, ma anche opportunità, inclinazioni, che i più giovani non sono ancora in grado di percepire e che, invece, gli adulti sono in grado di riconoscere. Non solo, anche spiritualmente l’adulto è chiamato a far emergere nei più giovani l’abilità e la sensibilità dell’ascolto dello Spirito. Il profeta Eli, sacerdote di Dio, pur non essendo un uomo così consacrato e attento all’educazione dei propri figli, fu una chiave importante per aiutare il piccolo Samuele a riconoscere la voce del Signore. C’è bisogno dell’aiuto degli adulti per imparare a seguire le vie del Signore.

4.Preparare i figli ad una vita di successo. Dobbiamo educare i nostri figli essendo consapevoli di aver fatto un ottimo lavoro se, maggiorenni, saranno in grado di affrontare la vita autonomamente. Mi riferisco alla quotidianità del vivere: provvedere a sé stessi, fare la spesa e cucinare, gestire la casa. Non solo. L’obiettivo è aver sviluppato in loro quella fiducia profonda nella vita grazie alla quale saranno in grado di tentare qualunque cosa il loro cuore desideri fare: una scuola, un lavoro, una professione, un concorso, una carriera. Stiamo trasmettendo loro profonda gioia e fiducia nella vita?

Hai mai realizzato un incontro di famiglia? Nella nostra chiesa lo chiamiamo Home Worship, un incontro devozionale e di riflessione fatto in famiglia, occasionalmente esteso anche ad altre persone. In questo incontro, della durata di un'ora, dopo una breve riflessione biblica, condividiamo qualcosa di significativo che ciascuno di noi ha vissuto nelle ultime settimane. Poi preghiamo per eventuali bisogni e concludiamo ringraziando il Signore. Se non lo avete mai fatto, scegliete almeno un giorno al mese nel quale mettere da parte del tempo per questa bellissima abitudine che porta unione e un senso di appartenenza a tutta la famiglia.