Testimonianza e TolleranzaCampione

Mi sono fatto ogni cosa a tutti

In 1 Corinzi 9:19-23, Paolo spiega la sua maniera di rendere testimonianza a diversi gruppi di persone. Qualcuno ha voluto vedere nell'affermazione mi sono fatto ogni cosa a tutti (v.22) una scusa per adottare comportamenti, parole e metodi non conformi al Vangelo quando il fine giustificherebbe i mezzi.

Tuttavia, le parole di Paolo devono essere ben comprese. Dice, semplicemente, che nella sua vita non ha posto l'accento sulle differenze, ma ha cercato di approcciarle in base alle cose che avevano in comune.

Che questo non implicasse peccato o compromesso con la verità è chiaro dal passo seguente (1 Corinzi 9:24-27) dove l’apostolo parla di disciplina personale per evitare di essere squalificato. Comprendiamo bene l'uso di questa parola in ambito sportivo: chi non segue le regole è escluso dalla competizione. Paolo non aveva nessuna intenzione di trovarsi in questo tipo di situazione!

Impariamo anche noi ad iniziare dalle cose che abbiamo in comune con le persone a cui testimoniamo senza sottolineare le differenze. Lasciamo che gli altri capiscano le differenze che l'ubbidienza al Vangelo comporta.