Un buon fondamento per il futuro

Versetto chiave: Proverbi 29:18

“Quando non c'è visione profetica il popolo diventa sfrenato, ma beato chi osserva la legge.”

La visione è ciò che dà direzione e significato alla vita del credente e, in particolare, del leader. Senza una visione, non c’è uno scopo chiaro, e il rischio è quello di vagare senza meta, esattamente come un popolo che non conosce la volontà di Dio. La visione non è un’idea personale o un desiderio egoistico: è una rivelazione divina che Dio imprime nel cuore dei suoi servitori. Essa è ispirata dalla Sua Parola, confermata dalla preghiera, e animata dallo Spirito Santo.

Martin Luther King Jr. aveva un sogno, un’ispirazione divina che si è tradotta in un movimento per la libertà e la giustizia. Anche nella Bibbia troviamo figure come Giuseppe, che ha ricevuto da giovane una visione profetica che ha guidato ogni fase della sua vita, persino nei momenti più duri come il carcere o il tradimento. La visione di Dio, se ricevuta e custodita con fede, ha il potere di trasformare ogni stagione della vita.

Ogni credente dovrebbe fermarsi per chiedersi: “Qual è la visione che Dio ha messo nel mio cuore?” È fondamentale non solo riceverla, ma anche custodirla e nutrirla. Può nascere da un peso nel cuore per un’ingiustizia, da un desiderio di servire, o dalla meditazione profonda della Parola. Quando la visione è chiara, ogni nostra decisione dovrebbe essere orientata verso il suo compimento.

Il principio della visione è che non è un’impressione o semplicemente una idea, ma un desiderio che esce del cuore di Dio. In effetti il nostro obiettivo è quello di esprimere in azioni ciò che Dio desidera per l’umanità, ed ha scelto noi per poter concretizzare la Sua visione. Il versetto seguente esprime esattamente cosa significa entrare nella visione di Dio:

Efesini 2:10: "infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo".

Abbiamo ricevuto da Dio una visione per la nostra vita o il nostro ministero? Se sì, riusciamo a esprimerla con parole semplici ma chiare?