Una responsabilità personale e comunitaria

Versetto chiave: Abacuc 2:2

“Scrivi la visione e incidila su tavole, perché si possa leggere speditamente.”

Quando Dio ci affida una visione, Egli ci chiede anche di assumerci la responsabilità di viverla. Non basta ricevere una rivelazione: occorre impegnarsi, consacrarsi e comunicarla in modo chiaro. Scrivere la visione significa renderla concreta, accessibile, comprensibile a chi ci circonda. Il leader spirituale non vive solo per sé, ma per edificare il corpo di Cristo, ispirando e guidando altri lungo la stessa direzione.

Mosè ricevette la visione della terra promessa, ma dovette comunicarla al popolo, sopportarne i limiti e guidarlo con perseveranza. Paolo visse per “l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti” (Romani 1:5), e spese tutta la sua vita per una visione più grande di lui. Una visione comunicata nel modo giusto diventa contagiosa: accende i cuori e unisce le persone intorno a uno scopo divino.

Scrivi la tua visione in modo semplice, ma significativo. Condividila con le persone giuste, nel tempo giusto. Circondati di collaboratori che condividano il cuore della visione. Non lasciarla nel vago o nell’ambiguità: una visione poco chiara genera confusione. Come detto in precedenza la nostra ubbidienza ad accettare ed entrare nella visione di Dio per la nostra vita porterà beneficio non solo a noi stessi, ma a tutti coloro che toccheranno la tua vita. Non è questione tra te e Dio, ma è questione della salvezza della tua famiglia, della tua città, della tua nazione e fino all’estremità della terra.

Se Dio ci ha chiamato per un compito specifico, allora ci darà tutte le risorse necessarie per poter portare a termine il mandato. Non pensiamo di essere inadeguati o non capaci, questo significa non credere nella potenza di Dio, che può ogni cosa: anche usarsi di noi.

Hai comunicato chiaramente la visione che Dio ti ha affidato? Chi la conosce? Con chi la stai realizzando?