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Dio Non Mi Ha Guarito!Campione

Dio Non Mi Ha Guarito!

GIORNO 5 DI 6

Non uno, non due, ma ben tre.

Dopo aver fatto tutte le cure prescritte dai medici, cure che allora erano solo in via sperimentale, mentre oggi sono usate regolarmente per i trattamenti di quel tipo, per qualche mese passai da uno stato di tranquillità ad uno stato depressivo. I medici mi confermarono che era dovuto in gran parte al bombardamento di farmaci che avevo assunto in quei mesi, ma ciò non alleggeriva la mia condizione.

Può un credente, che tra l’altro ha visto Dio guarire tante volte, essere depresso? La risposta è sì. Ma è anche vero che questo stato però, non deve perdurare nella nostra vita. Non dimentichiamoci chi siamo, e chi è Colui che ci ha già liberati dal male più grave di tutti i tempi, il peccato.

Dopo quel periodo di continui controlli e cure, arrivò in via definitiva una risposta positiva a seguito dell’ennesimo ed invadente esame radiologico. Il tumore che aveva appena iniziato il suo processo di crescita era letteralmente bloccato, fermo, rinchiuso in una sorta di membrana che si era formata intorno, e nonostante fosse situato su un vaso sanguigno, non lo aveva minimamente intaccato. Risultato? Da tenere sotto controllo continuo, ma del tutto, almeno per ora, innocuo.

Dio non mi aveva guarito, ma c’era comunque un miracolo in atto nella mia vita, che si sarebbe rinnovato tutti i giorni da quel momento in poi.

Passarono tre anni e tutto andava per il verso giusto. Testimoniavo a chiunque di quanto Dio facesse ogni giorno nella mia vita e sembrava che tutto sarebbe proceduto in quella direzione.

Ma, come vi dicevo all’inizio, il miracolo, la guarigione, la malattia e le difficoltà, dobbiamo considerarle sempre secondo i Suoi parametri e non i nostri. Dobbiamo vederle come opportunità per la nostra vita per poter crescere, e per poter far crescere spiritualmente anche chi ci è intorno.

Un martedì mattina, insieme a mia moglie, vista la mia miopia, siamo andati ad una semplice visita oculistica per un controllo. Ricordo di aver detto a mia moglie che la dottoressa che mi avrebbe visitato non era proprio il massimo che si potesse desiderare come bravura, ma per la semplicità di quello che dovevo fare poteva andare bene.

Cominciò la visita, ma appena passò al mio occhio destro, si soffermò per parecchio, troppo tempo. Ad un certo punto si alzò ed uscì dalla stanza. Dissi a mia moglie che mi stava facendo male e che quasi quasi me ne sarei andato via senza completare la visita. Dopo qualche minuto, tornò insieme ad altri due suoi colleghi, uno di loro era il primario, lo conoscevo già.

Si accanirono ad oltranza sul mio occhio destro e solo dopo avermi strizzato per bene, il primario mi disse di accomodarmi nel suo studio per parlarmi. C’era una piccola macchia sul mio bulbo oculare, posta sopra un vaso sanguigno principale, che necessitava di approfondimenti diagnostici accurati. "Sospettiamo sia una neoformazione tumorale di circa due millimetri, da accertare immediatamente", mi disse con un tono abbastanza preoccupante, mentre con gli occhi cercava conferme con il suo collega seduto accanto a noi. Mi cadde il mondo addosso.

Gli raccontai subito quello che era già successo in precedenza, e la loro preoccupazione si fece più tangibile, tanto che mia moglie, guardandoli, scoppiò in un gran pianto in quel momento. "Non c’è tempo da perdere", mi dissero, mentre già stavano chiamando un loro collega per fissarmi un appuntamento il giorno stesso in un’altra città. "Potrebbe essere anche una metastasi e se fosse così significherebbe che l’altro tumore si è risvegliato", mi disse il primario.

Siamo al secondo. Ma, facendo altri esami nel pomeriggio, questa volta mirati non solo al mio polmone, ma anche alla testa, scoprimmo che anche lì, indisturbato si stava formando il terzo, con le stesse dimensioni del primo e le stesse condizioni degli altri due.

Durante il viaggio di ritorno verso casa, la paura di ricominciare tutto daccapo, il timore di non farcela questa volta e la delusione che il mio Dio avesse dimenticato la Sua promessa, ritornarono a farsi strada tra i miei pensieri. Ma questa volta il mio atteggiamento fu diverso, non pretendevo più di uscire da quella situazione, ma chiesi a Dio cosa volesse che facessi per Lui in quella situazione.

Ricorda che, dove tu non puoi arrivare, ci posso arrivare io, e dove io non posso arrivare, puoi arrivarci tu. Dio può usarsi di te nella condizione in cui ti trovi per portare gioia, pace e salvezza a coloro che non Lo conoscono veramente. La tua malattia può essere un’opportunità irripetibile per qualcuno di ricevere il meraviglioso messaggio della Grazia.

Giorno 4Giorno 6

Riguardo questo Piano

Dio Non Mi Ha Guarito!

Dio è potente per guarire anche oggi, ma a volte non lo fa, perché? Hai mai provato a pensare che forse quel miracolo tanto atteso, non sia secondo i Suoi piani per la tua vita? Scopri qual è il vero significato di un miracolo ed il perché nel piano di Dio a volte non è previsto, almeno come noi lo intendiamo.

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Vorremmo ringraziare Christian People Now per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: https://christianpeoplenow.com/