La Bontà Che Cambia Il MondoCampione

Dio è buono
Possiamo dire che Dio è buono, se non lo abbiamo mai visto?
Non lo abbiamo potuto toccare con mano, non abbiamo ascoltato la sua voce come si ascolta quella di un amico, non ci ha parlato come parliamo tra di noi… almeno non nel modo che i nostri sensi comprendono.
Forse qualcuno, in un momento speciale, ha avuto un’esperienza diretta, ma per la maggior parte di noi, dire “Dio è buono” sembra una dichiarazione basata su qualcosa di invisibile, di lontano.
Eppure, lo diciamo con certezza. E non solo perché ce lo hanno insegnato, ma perché qualcosa dentro di noi l'ha conosciuto.
Quando leggiamo le Scritture, vediamo le sue opere straordinarie: miracoli, guarigioni, liberazioni, il mare che si apre, la manna dal cielo, la morte che viene sconfitta… Tutto questo ci racconta la grandezza di Dio, ci mostra la sua potenza, la sua autorità sul creato e sulla vita.
Ma la bontà… la bontà è un’altra cosa.
La bontà ha a che fare con l’intimità.
La bontà non si misura solo con i miracoli, ma si scopre conoscendo il cuore di una persona.
E il cuore di Dio… si conosce ai suoi piedi. Si comprende quando ci inginocchiamo nella Sua presenza, quando il nostro spirito si fa silenzioso e il cuore si spalanca.
È lì, nel luogo santissimo, che il nostro spirito comincia a sentire parole che le orecchie non odono, carezze che le mani non possono sentire, e uno sguardo che attraversa l’anima.
“Gustate e vedete quanto il Signore è buono; beato l’uomo che confida in lui.” Salmo 34:8 NR94
Questa bontà non è teoria. È una carezza che consola, una pazienza che non si stanca, un amore che non si ritira anche quando tutto in noi sembra buio.
Non è una bontà dichiarata, è una bontà sperimentata. È lo Spirito di Dio che ci rivela questa verità. Non nei libri, ma nello spirito. Non con le prove tangibili ma con la comunione. Non con spiegazioni, ma con la sua presenza.
“Ma l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono pazzia per lui, e non le può conoscere, perché si giudicano spiritualmente.” 1 Corinzi 2:14 NR06
La bontà di Dio si comprende quando ci scopriamo cambiati da dentro.Quando i suoi sentimenti diventano i nostri. Quando cominciamo ad avere compassione per chi prima ci era indifferente. Quando perdoniamo dove prima non riuscivamo. Quando amiamo senza sforzo, semplicemente perché l’amore che ci ha invasi trabocca.
È lo Spirito Santo che ci fa conoscere Dio come Padre e ci fa sentire figli. Non solo perché lo sappiamo, ma perché lo viviamo.
“Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio.” Romani 8:16 IRB20
E allora sì, possiamo dire che Dio è buono. Perché lo Spirito ce lo rivela. Perché il nostro cuore l’ha toccato. Perché nell’intimità con Lui, la sua bontà ci ha baciati. Prostrati nell’adorazione accade qualcosa di meraviglioso: veniamo riempiti.
“Date e vi sarà dato: vi sarà versata in seno una buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi." Luca 6:38 IRB20
Non solo ci dà benedizioni, ma ci versa dentro una misura nuova del suo amore, della sua dolcezza, della sua bontà. Una misura che trabocca. Una bontà che non possiamo contenere, e che inizia a scorrere da noi verso gli altri.
Quindi prostriamoci ai suoi piedi, nel silenzio dell’adorazione, nella profondità dello spirito. Perché è lì, in quel luogo segreto, che la sua bontà si rivela, si versa, si imprime nei nostri cuori.
Riguardo questo Piano

La bontà di Dio non è un suo attributo ma è la Sua natura. Questo viaggio attraverso le scritture ci rivela il piano eterno d'amore e redenzione verso l'umanità e il mondo che Dio ha tanto amato, per sviluppare in noi l'essenza del Suo carattere. Un invito personale a rifugiarsi nel Suo abbraccio pieno di bontà.
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Vorremmo ringraziare Chiara Monti Scannapieco per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: www.instagram.com/chiaramontiscannapieco