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La Bibbia in un anno 2024Campione

La Bibbia in un anno 2024

GIORNO 39 DI 366

Come vivere in un ambiente ostile

I conflitti in Iraq e Siria hanno costretto centinaia di migliaia di cristiani a fuggire dalla loro terra. Ogni giorno, in queste zone, i cristiani sono sottoposti a torture e minacciati di morte. L'Isis ha dichiarato il cristianesimo come suo nemico numero uno. I cristiani perseguitati a causa della loro fede nel mondo sono oggi milioni. Molti governi cercano di tenere la Chiesa sotto controllo. Anche nei paesi tradizionalmente cristiani, il cristianesimo vive in un clima di grande ostilità. Ma questa ostilità nei confronti del popolo di Dio non è qualcosa di nuovo. Ovunque nella nostra società, i cristiani sono tentati dal successo, dal compromesso, dal potere. Forse anche tu in questo periodo, a causa della fede, stai affrontando ostilità al lavoro o in famiglia. I brani di oggi ci aiutano non solo a considerare le difficoltà del vivere in un ambiente ostile, ma anche a capire come sopravvivere o addirittura prosperare in mezzo alle ostilità.

Salmi 19,1-7

Studiare la rivelazione di Dio

Dio rivela se stesso al mondo intero attraverso la sua creazione. Nel guardare il cielo e le stelle, Davide esclama: "I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. Il giorno al giorno ne affida il racconto e la notte alla notte ne trasmette notizia" (vv.23). È come se dicesse: se guardi il cielo non puoi non renderti conto che esiste un Dio.

Francis Collins è direttore del National Institutes for Health negli Stati Uniti d'America e ha guidato la ricerca scientifica contro il COVID-19. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Templeton. Nel suo precedente ruolo di direttore del Progetto Genoma Umano, ha guidato un team di oltre 2.000 scienziati nella decodifica del genoma umano, una sorta di vocabolario di tre miliardi di lettere, il nostro manuale di istruzioni sul DNA. Riguardo alla creazione, Collins dice: "Non riesco a capire come la natura possa essersi creata da sé. Solo una forza al di fuori del tempo e dello spazio può avere fatto tutto questo".

La rivelazione di Dio nella creazione è qualcosa di visibile a tutti. Nessuno può esserne escluso. "Senza linguaggio, senza parole, senza che si oda la loro voce, per tutta la terra si diffonde il loro annuncio e ai confini del mondo il loro messaggio" (vv.4-5).

Nell’osservare il mondo, troviamo l'impronta di Dio: "La sua eterna potenza e divinità" (Romani 1,20). Eppure, sebbene Dio si sia rivelato al mondo intero, buona parte delle persone rimane a lui ostile.

Non dovremmo mai smettere di contemplare la creazione di Dio, di osservarla, di studiarla e di godere della sua bellezza.

Signore, grazie perché ogni giorno e ogni notte parli a noi attraverso la creazione, e non c’è luogo al mondo dove la tua voce non possa essere udita.

Matteo 26,1-30

Comprendere la soluzione di Dio

Ti sei mai trovato, o trovata, a subire situazioni di contrasto o di ostilità nei tuoi confronti da parte di persone a te vicine? A ricevere false accuse o a subire un inganno o un tradimento? Gesù sì, anche lui ha subito tutte queste cose.

Dio si è rivelato nella creazione, ma in modo ancora più sublime si è rivelato nella persona di suo figlio Gesù Cristo.

Dio stesso è entrato a far parte di questo mondo e l'ha fatto per sistemare le cose. In questo brano scopriamo la sua idea, la sua soluzione: scendere nel mondo e farne parte attraverso suo figlio Gesù. Ma, come sappiamo, il mondo non ha accolto Gesù e si è dimostrato ostile nei suoi confronti.

  1. L’inganno

L'ostilità del mondo di oggi verso Gesù e i cristiani non dovrebbe sorprenderci. Gesù sa che presto verrà "consegnato per essere crocifisso" (v.2). I sommi sacerdoti e gli anziani "tennero consiglio per catturare Gesù con un inganno e farlo morire" (v.4).

Ai dodici, Gesù dice: "Uno di voi mi tradirà" (v.21).

  1. Le accuse

Una donna si avvicina a Gesù "con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo" (v.7). Un gesto d’amore ma che i discepoli vedono come uno "spreco" (v.8).

Non riescono a vedere ciò che sta accadendo davanti ai loro occhi, qualcosa di profondamente commovente. Gesù sta per essere donato a tutti noi. La sua morte è imminente ed il suo dono ha un valore inestimabile. Per questo un vaso di profumo prezioso è segno di profonda riconoscenza nei suoi confronti. Ma i discepoli non riescono a vedere tutto questo, si lamentano e si fermano allo spreco.

Quando ti occupi di carità nei confronti di chi è nel bisogno, le persone tendono ad approvare facilmente ciò che fai. Quando invece dedichi del tempo a Gesù per pregarlo e lodarlo, le persone non sempre capiscono. Spesso, lo considerano uno spreco e pensano che sarebbe meglio dedicare questo tempo a qualcosa di più utile (v.9). Ma Gesù vede le cose in modo molto diverso: "Essa ha compiuto un'azione buona verso di me" (v.10). Quella donna ha comunicato a Gesù il suo straordinario amore per lui.

  1. Il tradimento

Cosa non fa la gente per il denaro! Giuda attende il momento giusto per consegnare Gesù alle autorità, e lo fa per "trenta monete d'argento" (v.15). Quale sofferenza deve essere stata per Gesù! Giuda era uno dei suoi amici più intimi, uno della cerchia dei dodici che lui stesso aveva scelto. Gesù lo sapeva: "Uno di voi mi tradirà" (v.21).

Tuttavia, nel suo straordinario amore, Gesù muore per tutti loro. Durante la cena, spiega il significato della sua morte. Attraverso il pane spezzato e il calice di vino dice che il suo sangue è "versato per molti per il perdono dei peccati" (v.28). La risposta di Gesù ad un mondo così ostile è farsi crocifiggere. Un gesto necessario per il nostro perdono e la nostra redenzione.

Ogni volta che riceviamo la comunione, facciamo memoria di quanto il mondo sia stato ostile nei confronti di Gesù e di quanto il suo amore verso quello stesso mondo sia stato così grande.

Signore Gesù, grazie perché sei morto per me e perché mi hai mostrato come amare anche in un mondo ostile.

Esodo 1,1-3,22

Sapere chi è Dio

Alla domanda di Mosè "Chi sono io per andare?", Dio risponde dicendogli chi Lui è. Sapere chi è Dio è in fondo la risposta a tutte le nostre domande e problemi. La risposta non è tanto in chi siamo noi, ma in chi è Dio.

Se ad un ebreo del I secolo avessimo chiesto chi fosse per lui la persona più grande mai esistita, sicuramente avrebbe detto Mosè. A quel tempo Mosè era la figura suprema. Li aveva liberati dalla schiavitù, condotti in una terra di libertà e aveva dato loro la legge. Il libro dell'Esodo racconta la costituzione di una nuova nazione e ci presenta l'uomo che ne è stato il principale artefice.

"Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe" (1,8). Il nuovo re dimentica tutto ciò che Giuseppe aveva fatto per l'Egitto ed il bene che il popolo di Dio aveva compiuto in passato. Inizia così a perseguitare il popolo ebraico e ad opprimerlo spietatamente con i lavori forzati (vv.11-14). Il popolo di Dio allora grida aiuto e "Dio ascoltò il loro lamento" (2,24).

Molte volte nel corso della storia, le persone hanno cercato di sbarazzarsi del popolo di Dio, ma senza mai riuscirci. "Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva" (1,12). Anche oggi, dove la Chiesa è più perseguitata e oppressa, il popolo di Dio cresce, si moltiplica e si diffonde di più.

Mosè è il nipote adottivo del faraone, un principe potente che può avere tutto e in abbondanza: denaro, sesso e potere. Eppure, sceglie di affrontare l'ostilità. Obbedisce alla chiamata di Dio e sceglie di identificarsi con il suo popolo. Una persona con un’infanzia come quella di Mosè non avrebbe mai scelto di unirsi ad una nazione schiava, guardata con disprezzo.

Nel Nuovo Testamento, leggiamo che Mosè preferisce "essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere momentaneamente del peccato. Egli stimava ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto l'essere disprezzato per Cristo; aveva infatti lo sguardo fisso sulla ricompensa" (Ebrei 11,25-26).

Non è una scelta facile, ma Mosè obbedisce alla chiamata di Dio e decide di affrontare una situazione del tutto ostile.

Al centro dell’obbedienza di Mosè c’è il riconoscere chi è Dio. Dio si rivela a Mosè in vari modi e promette: "Io sarò con te" (Esodo 3,12). Particolarmente importante è qui il nome con cui Dio si rivela. I nomi dichiaravano il carattere e la natura di una persona. Dio dice: “Io sono colui che sono!” (v.14) L'unico modo con cui Dio può essere descritto è in riferimento a se stesso.

Questo nome dichiara la grandezza unica e la natura eterna del nostro Dio. In tutto il resto dell’Antico Testamento, Dio sarà conosciuto con questo nome, Yahweh in ebraico, che significa “Signore". L'obbedienza di Mosè a Dio è radicata e trae forza dalla consapevolezza di chi è Dio.

È tutto lì. Dio dice a Mosè di non preoccuparsi dell'ostilità che dovrà affrontare. Tutto ciò che conta è che "Io sono colui che sono" sia con lui. Ed è questo che può bastare anche per noi, in tutte le nostre paure, ansie e sfide.

Gesù dice: "Prima che Abramo fosse, Io Sono!" (Giovanni 8,58) Il grande, eterno e onnipotente “Io Sono” è con noi, in Gesù si è fatto vicino a noi e ha promesso di rimanere con noi tutti i giorni (Matteo 28,20). Nelle sfide di ogni giorno, sapere questo è molto confortante ed incoraggiante, e può fare un'enorme differenza nella nostra vita.

Signore Gesù, ti ringrazio perché in questo mondo ostile tu sei con me e mi dai forza nelle paure, preoccupazioni e sfide di ogni giorno.

Pippa Adds

Mosè deve molto all’aiuto di cinque donne coraggiose.

A Shiphrah e Puah, le levatrici, che sfidano il faraone e salvano la vita di centinaia di bambini.

A Miriam, la sorella di Mosè, che abilmente riesce a convincere la figlia del faraone a chiamare una nutrice (la madre di Mosè) per allattare il bambino.

Alla madre di Mosè, che trasmette una fede forte ai suoi tre figli (Mosè, Aronne e Miriam).

Ed in modo ancora più sorprendente alla figlia del faraone, che con grande compassione si prende cura di Mosè, salvandolo e accogliendolo come suo.

References

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. Francis Collins, *The Language of God*, (Simon & Schuster UK, 2007), p.67. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.
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Riguardo questo Piano

La Bibbia in un anno 2024

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.

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Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/