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La Bibbia in un anno 2024Campione

La Bibbia in un anno 2024

GIORNO 44 DI 366

Dio opera per il tuo bene

A metà del diciannovesimo secolo, Lord Radstock si trovò a soggiornare in Norvegia. Nel salone del suo hotel, una bambina stava suonando il piano: "plink, plonk, plink”. Il suono che ne usciva non era dei più gradevoli e Lord Radstock stava ormai perdendo la pazienza! Ad un certo punto, un signore si avvicinò. Si sedette a fianco della bambina ed iniziò a suonare con lei, riempiendo i vuoti tra le sue note stonate. La musica cambiò e ne uscì una melodia bellissima. Solo più tardi, Lord Radstock scoprì che quell’uomo era il padre della bambina, Alexander Borodin, il grande compositore russo, autore dell’opera lirica *Il Principe Igor*. Dio ci invita a vivere una relazione con lui che è anche di collaborazione. La fede cristiana riguarda principalmente ciò che Dio ha fatto per noi attraverso Gesù. Ma, in tutto questo, non siamo dei semplici spettatori. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, a fare qualcosa. Dio vuole coinvolgerci nel suo piano. Si avvicina e siede a fianco a noi: "Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene" (Romani 8,28). Usa il nostro "plink, plonk, plink" per fare della nostra vita qualcosa di molto bello.

Proverbi 4,20-27

Camminare saggiamente

Nel piano di Dio tutti abbiamo un compito, un ruolo da svolgere: rimanere sui suoi sentieri, vivere saggiamente e fare della nostra vita qualcosa di bello! In questo brano sono indicati quattro aspetti da tenere sotto controllo se desideriamo vincere le tentazioni:

1. Cosa pensiamo

Tenere sotto controllo i pensieri del nostro cuore è importante. È dal nostro cuore infatti che sgorga la vita: "Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore, perché da esso sgorga la vita" (v.23). Dovremmo riempire il nostro cuore di cose belle, specialmente delle parole di Dio (vv.20-21). Esse portano "vita" e "guarigione" (v.22). Oggetto dei nostri pensieri dovrebbe sempre essere tutto ciò: "Che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode" (Filippesi 4,8).

2. Cosa diciamo

Le parole sono potenti e vanno sempre usate con prudenza: "Tieni lontano da te la bocca bugiarda e allontana da te le labbra perverse" (Proverbi 4,24). Si dice che prima di parlare dovremmo sempre chiederci tre cose: "È vero? È gentile? È necessario?"

3. Cosa guardiamo

I nostri occhi vanno protetti. Dovremmo sempre cercare di stare attenti a ciò che guardiamo (soprattutto oggi con internet e i canali social): "I tuoi occhi guardino sempre in avanti e le tue pupille mirino diritto davanti a te" (v.25). Gesù ci mette in guardia, ci dice che "se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso". Ma anche che "se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso" (Matteo 6,22-23).

4. Dove andiamo

Stare attenti ai luoghi che frequentiamo è un altro modo importante per evitare le tentazioni: "Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano sicure… Tieni lontano dal male il tuo piede" (Proverbi 4,26-27). Questo verso è citato anche nella lettera agli Ebrei. Il suo autore ci esorta a correre "con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù" e a rinfrancare "le mani inerti e le ginocchia fiacche" (Ebrei 12,1-2.12).

Signore, poni una custodia sulla mia lingua e sorveglia la porta del mio cuore. Nella giornata di oggi, aiutami a camminare saggiamente.

Matteo 27,45-66

Donare generosamente

In modo supremo, attraverso la croce e la resurrezione di Gesù, Dio opera nella nostra vita e per il nostro bene! Gesù ha affrontato sofferenze spaventose e la separazione reale da Dio per noi, perché potessimo godere della presenza di Dio.

Gesù è stato abbandonato dai capi religiosi, dalla sua famiglia, dalla folla e dai suoi discepoli. Dalle profondità della sua sofferenza, a gran voce ha urlato: "Elì, Elì, lemà sabactàni?" che vuol dire: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Matteo 27,46)

Le parole pronunciate da Gesù durante l'agonia esprimono un reale senso di alienazione da Dio. Il Salmo 22 citato da Gesù è un grido di sofferenza, di lamento e di separazione da Dio. Nel libro di Giobbe, abbiamo visto che la Scrittura si intreccia con le difficoltà e le complessità della sofferenza umana. Sulla croce Dio risponde alla nostra sofferenza e lo fa entrandoci e facendosene carico.

Pensando alla sofferenza e alla croce, John Stott ha scritto: "Se non fosse per la croce, non potrei credere in Dio. Come si potrebbe adorare un Dio incurante del dolore che affligge il mondo?"

Ma l’amore di Gesù sulla croce che abbraccia la nostra sofferenza è qualcosa che va oltre la semplice solidarietà. Le sue parole esprimono il motivo della sua venuta. Gesù è venuto per "dare la propria vita in riscatto per molti" (Matteo 20,28). Gesù è morto per la nostra libertà. È stato abbandonato perché io e te potessimo accedere a Dio ed essere da lui accolti.

Questa accoglienza trova compimento nel momento della morte di Gesù: "Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo" (Matteo 27,51). Nella lettera agli Ebrei troviamo il significato di tutto questo: il velo separava il popolo dal "Santo dei Santi", dalla presenza di Dio (Ebrei 9,3).

Ora, attraverso Gesù, abbiamo la possibilità di sperimentare la presenza di Dio e di vivere un’amicizia intima con lui. Il velo squarciato da cima a fondo è segno che tutto questo è opera di Dio, e non dell'uomo. È lui che ci offre la possibilità di accedere alla sua presenza. Questo dono è grande e ci è stato fatto attraverso l’abbandono e la sofferenza di Gesù sulla croce. Sulla croce, Dio stava operando qualcosa di grande per il nostro bene.

Ed è stupefacente notare che anche in questo momento chiave della storia dell’umanità, la croce e la risurrezione di Gesù, Dio non fa tutto da solo, ma coinvolge l'essere umano. Attraverso un uomo ricco di nome Giuseppe di Arimatea, che era diventato discepolo di Gesù, prepara la tomba in cui Gesù sarebbe stato sepolto e da cui sarebbe risorto (Matteo 27,57-60).

Non importa quindi se sei ricco o se sei povero. Ciò che conta è la tua risposta al dono che Dio ti ha dato e all’uso che fai di ciò che possiedi. Giuseppe ha donato generosamente e Dio ha reso la sua vita meravigliosa tanto da essere ricordato nei secoli!

Signore, grazie per essere passato attraverso la sofferenza per me. Grazie perché non solo mi perdoni, ma mi permetti di far parte del tuo piano di salvezza.

Esodo 13,1-14,31

Fidarsi totalmente

Nell’Antico Testamento troviamo immagini chiare che prefigurano il piano di salvezza di Dio attraverso Gesù. Per liberare il popolo di Israele dall’Egitto, Dio apre una strada nel mare. Un evento che prefigura lo squarcio del velo del tempio nel momento della morte di Gesù e che apre a tutti noi suo popolo la strada che porta alla sua presenza.

Dio prende l’iniziativa e accompagna il popolo di Israele in tutto il percorso di liberazione dalla schiavitù in Egitto: "Il Signore vi ha fatto uscire di là… In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: ‘È a causa di quanto ha fatto il Signore per me’… Con la potenza del suo braccio il Signore ci ha fatto uscire dall'Egitto, dalla condizione servile" (Esodo 13,3-16).

Ma nel condurre il popolo alla liberazione, Dio non sceglie il tragitto più breve e semplice (v.17). A volte, per aiutarci e prepararci alle battaglie future, Dio sceglie i percorsi più lunghi e difficili. Gli israeliti sono usciti dall'Egitto, ma sono ancora all’inizio di un tempo che li porterà ad affrontare numerose battaglie. Hanno quindi bisogno di imparare a fidarsi completamente della forza e della guida di Dio.

Ma Dio è con loro e non li abbandona mai. Li precede di giorno con una colonna di nubi e di notte con una colonna di fuoco (v.21). Sia come individui che come comunità del popolo di Dio, è di questo che abbiamo bisogno: della sua guida costante!

A volte ci troviamo in situazioni apparentemente senza via d'uscita. Gli israeliti non sanno cosa fare. Dietro hanno l’esercito egiziano e davanti il mare: "Ebbero grande paura" (Esodo 14,10). Eppure Mosè non smette di confidare nell'aiuto di Dio. Dice: "Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi... Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli" (vv.13-14). Mi capita spesso di pensare a questi versetti, specialmente in quelle situazioni che, umanamente parlando, sembrano senza via d'uscita.

Qui Dio compie un gesto sorprendente, separa le acque, e in modo ancor più sorprendente chiede a Mosè di collaborare: "Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare" (v.16a). Il compito di Dio è più grande e difficile, ma per farlo vuole che anche noi facciamo la nostra parte.

Spesso preghiamo per qualcuno, ad esempio perché scenda lo Spirito Santo su una persona. È Dio che infonde lo Spirito Santo nel cuore delle persone, è lui che compie l'azione più difficile. Tuttavia, vuole che anche noi collaboriamo, fidandoci e chiedendo che questo avvenga.

La sua parte consiste nel portare riscatto e salvezza: "Il Signore salvò Israele" (v.30). La nostra nel fidarci di Dio: "Il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo" (v.31).

Dio opera per il nostro bene e desidera collaborare con noi. È per questo che ha pensato alla creazione: per stare e creare con noi qualcosa di bello sia su questa terra (noi seminiamo e lui fa crescere) sia per il suo Regno.

Signore, grazie perché, in ogni cosa, operi per il mio bene e mi affidi un compito da svolgere. Ti prego, prendi il mio "plink, plonk, plink" e trasformalo in qualcosa di molto bello.

Pippa Adds

Matteo 27,52–53

"I sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti".

Chissà quante volte questa scena ha spaventato le persone! Mi sono sempre chiesta che fine avessero fatto questi corpi! Probabilmente sono tornati nelle tombe.

Un segno che ci dice che quel giorno è successo qualcosa di veramente straordinario.

References

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. John Stott, *The Cross of Christ*, (Intervarsity Press, 2012) Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.
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Riguardo questo Piano

La Bibbia in un anno 2024

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.

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Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/