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La Bibbia in un anno 2024Campione

La Bibbia in un anno 2024

GIORNO 42 DI 366

Libertà

Il film "*12 anni schiavo*" di Steve McQueen racconta la storia di Solomon Northup. Solomon *nacque libero* nello stato di New York nel 1807, ma all’età di 34 anni, a Washington DC, venne rapito e venduto come schiavo. Per dodici anni rimase schiavo in una piantagione di cotone in Louisiana. Il film racconta gli orrori della schiavitù vissuta nelle piantagioni di cotone e di canna da zucchero. Nel 1853, Solomon venne riscattato dalla schiavitù e tornò dalla sua famiglia. Scrisse: "Mi abbracciarono e, con le lacrime agli occhi, mi strinsero a lungo. La gioia di quel momento non può essere descritta. Ero ritornato alla felicità ed alla *libertà*". La schiavitù è un male orribile, in ogni sua forma. La libertà è invece una meravigliosa benedizione. Nell'Antico Testamento, Mosè è colui che libera il popolo di Dio. Prefigura Gesù, il sommo liberatore. Come Mosè rende libero il popolo di Dio dalla schiavitù, così Gesù rende liberi tutti noi dalla schiavitù del peccato. “Libertà” è probabilmente il termine migliore che possiamo usare oggi per definire ciò che la Bibbia chiama salvezza. La Bibbia intera potrebbe essere riassunta come una "storia di salvezza". La storia di un Dio che desidera liberare il suo popolo. Dio vuole rendere me e te persone libere.

Salmi 20,1-10

Vivere la libertà che viene dalla fede

Nella vita tutti affrontiamo momenti di prova, di preoccupazione o addirittura di angoscia. Forse stai attraversando un momento così proprio adesso. Anche Davide si trova in questa situazione, molto probabilmente a causa della battaglia che deve affrontare. Per trovare conforto, si rivolge a Dio. Dice: "Ti risponda il Signore nel giorno dell'angoscia" (v.2) e più sotto: "Rispondici, quando ti invochiamo" (v.10). Quando lo invochiamo, Dio ascolta e risponde alle nostre preghiere.

Nel "giorno dell'angoscia", invocare Dio nella preghiera è la cosa migliore che possiamo fare. Chiedigli di salvarti e di liberarti nel pieno della lotta (vv.6-8). Potrebbe sembrare sciocco ottimismo, ma in realtà è un autentico atto di fede.

Davide conosce la "forza vittoriosa salvifica" di Dio, il suo potere di salvezza (v.7c). Dice: "Ora so che il Signore dà vittoria al suo consacrato" (v.7a). Parla di sei cose che ognuno di noi può chiedere per se stesso, per la propria famiglia, per i propri amici e la comunità:

1. Protezione

"Ti protegga il nome del Dio di Giacobbe" (v.2b)

2. Aiuto

"Ti mandi l'aiuto dal suo santuario" (v.3a)

3. Sostegno

"...dall'alto di Sion ti sostenga" (v.3b)

4. Gradimento

"Ricordi... e gradisca" (v.4)

5. Successo

"Ti conceda ciò che il tuo cuore desidera, adempia ogni tuo progetto" (v.5)

6. Vittoria

"...per la tua vittoria alzeremo i nostri vessilli… adempia il Signore tutte le tue richieste" (v.6, MSG)

Successo, vittoria e libertà non si ottengono schierando "carri" e "cavalli" (v.8a). Si ottengono per fede, perché "noi invochiamo il nome del Signore, nostro Dio" (v.8b).

Signore, grazie per averci liberati. Ho riposto la mia fiducia nel tuo nome. Oggi porto davanti a te i miei piani e ti presento i desideri del mio cuore.

Matteo 26,69-27,10

Meravigliarsi di come siamo stati liberati

Gesù è il sommo salvatore. La storia della salvezza raggiunge il suo culmine nella vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Questo brano mette in evidenza il prezzo pagato da Gesù per la nostra salvezza. Gesù viene rinnegato da uno dei suoi amici più intimi (26,69-75), tradito da uno dei suoi discepoli (27,1-10), messo in catene e consegnato al governatore romano (v.2), condannato a morte (v.3a). Gesù lascia che tutto questo avvenga per adempiere la volontà di Dio (v.9).

Gesù si è lasciato imprigionare perché noi potessimo essere liberati. Poi lo misero in catene (v.2) per liberarci dalle catene che ci legano. È venuto per liberarci dal nostro peccato, dalla nostra colpa, dalla vergogna, dalle nostre schiavitù e da tutte le nostre paure.

Quante volte nella nostra vita di cristiani finiamo per ingarbugliare le cose? Quante volte lasciamo Dio fuori dai nostri problemi? Quante volte come Pietro ci ritroviamo a piangere "amaramente" (26,75)? Non so a te, ma a me capita spesso.

Nei brani di oggi, Gesù viene abbandonato da due dei suoi amici più intimi. Anche noi a volte lo facciamo, abbandoniamo Gesù. Gli esempi di Pietro e Giuda, oggi, ci aiutano a capire cosa fare in situazioni come queste, di delusione e fallimento.

Le storie di Pietro e Giuda hanno molto in comune. Entrambi sono discepoli di Gesù. Ad entrambi viene detto che lo avrebbero tradito (vv.24-25,34). Entrambi, con le loro azioni, portano a compimento le profezie dell'Antico Testamento (26,31; 27,9). Entrambi si rammaricano profondamente per le loro azioni (27,5; 26,75).

Ma tra i due troviamo anche profonde differenze. Pietro reagisce al suo errore nel modo giusto. Giuda no. Come scrive San Paolo: "La tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte" (2 Corinzi 7,10).

La vicenda di Giuda rappresenta la "tristezza del mondo". Giuda confessa il suo terribile peccato ai capi dei sacerdoti, i quali appesantiscono ulteriormente la sua colpa (Matteo 27,4). Sconvolto dal rimorso, l’apostolo non riesce a gettarsi nelle braccia misericordiose di Dio e a chiedere perdono.

Al contrario, Pietro rappresenta l'esempio della "tristezza secondo Dio".

Rinnega Gesù per ben tre volte, probabilmente perché spaventato. Forse teme di poter essere crocifisso insieme a Gesù. O forse è colto dal dubbio su Gesù, su ciò che Gesù ha sempre detto di essere. Ma sente il canto del gallo, ricorda le parole di Gesù e ogni dubbio svanisce: "E, uscito fuori, pianse amaramente" (26,75).

Non c'è sensazione più terribile della consapevolezza di aver deluso Gesù. Ma, come sappiamo, la storia di Pietro non finisce qui (vedi Giovanni 21). La "tristezza secondo Dio" porta Pietro ad un vero "pentimento" e a ristabilire la sua relazione con Gesù. Pietro viene liberato dalla colpa e dalla vergogna del tradimento e destinato a divenire leader santo, forte e benedetto della chiesa di Gesù.

I peccati e gli errori del passato hanno il potere di bloccarci, di opprimerci e di tenerci schiavi con i loro sensi di colpa e di vergogna. Ma Gesù ci libera e coloro che Gesù libera sono liberi davvero (Giovanni 8,36). Per quanto tu abbia peccato o sbagliato, non è mai troppo tardi. Se farai come Pietro, Gesù ti offrirà un futuro di salvezza al servizio di Dio.

Signore, grazie perché ti sei lasciato imprigionare per noi affinché potessimo essere liberati dai nostri peccati. Quando cado, ti prego di aiutarmi a rialzarmi e di donarmi la "tristezza secondo Dio” che “produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza".

Esodo 9,1-10,29

Usare la propria libertà per adorare Dio

Nel servire il Signore, troviamo la libertà perfetta. Noi tutti siamo stati creati per adorare e servire Dio. Questo è il vero senso della mia e della tua vita.

Prima di diventare Papa, l’allora Cardinale Ratzinger ha scritto: "L'unica ragione dell'Esodo è adorare e servire Dio... La terra viene donata al popolo di Dio affinché diventi luogo per adorarlo e servirlo... Nel colloquio di Mosè con il faraone, risulta evidente che la libertà di poter adorare e servire Dio è il vero scopo dell'Esodo, la sua essenza più profonda".

Ancora una volta, nella storia del popolo d'Israele, Dio rivela il suo piano di salvezza. Per mezzo di Mosè, interviene per liberare il suo popolo dalla schiavitù. A Mosè, ripete più volte: "Va' a riferire al faraone: 'Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!'" (9,1)

Dio concede al faraone molte opportunità. Più e più volte, attraverso Mosè, gli dice: "Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire!" (9,13; 10,3-7), "Liberalo perché possa adorarmi e servirmi" (MSG).

Il mondo tende a comprendere facilmente il valore delle "opere buone". Ciò che invece fatica a comprendere è l'importanza della preghiera. Il faraone accusa gli Israeliti di essere pigri e di usare la preghiera come pretesto per non lavorare (5,17-18). Ma la preghiera ("avad" in ebraico) è l’obiettivo e l’opera più importante che possiamo fare nella nostra vita. Il termine ebraico "avad", infatti, può essere tradotto sia come opera che come preghiera.

Dio ti ama. La volontà di Dio è che nessuno perisca in eterno, e che tutti abbiano la possibilità di pentirsi (2 Pietro 3,9). L'unico modo che abbiamo di perire in eterno, come il faraone, è di indurire il nostro cuore e di ignorare tutti gli avvertimenti ed i segni che Dio mette sul nostro cammino. Alla radice del peccato del faraone c’è la superbia. Più si ostina, più diventa difficile per lui cambiare idea senza perdere la faccia ed il prestigio davanti agli altri.

Per questo, dovremmo sempre cercare di essere pronti ad ammettere i nostri errori, anziché ostinarci e rimanere sui nostri passi. Invertire la rotta è sempre possibile ed in ogni momento.

Dio vuole che il suo popolo sia liberato e che nella libertà possa adorarlo e servirlo per tutta la vita. Dio vuole che tu sia liberato, o liberata, dalla colpa, dalla vergogna, dal peccato, dalla schiavitù e dalla paura. Dio vuole liberarti affinché tu possa amarlo, servirlo e adorarlo.

Signore, grazie per aver detto: "Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero" (Giovanni 8,36). Che io possa usare la mia libertà per adorarti e servirti.

Pippa Adds

Esodo 9,20

"Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame".

Purtroppo, nonostante i numerosi segni ricevuti, ci sono persone che continuano a non credere. Ma anche nei luoghi più improbabili, c'è chi risponde a Dio. Un’intera nazione non può essere cancellata.

References

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.
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Riguardo questo Piano

La Bibbia in un anno 2024

Bibbia in un anno è un programma quotidiano di lettura che ti accompagna attraverso l'intera Bibbia in un solo anno. È adatto a chiunque cerchi un modo semplice e strutturato per leggere la Bibbia. Ogni giornata è suddivisa in letture brevi: un passo tratto dai libri Sapienziali, una lettura dell'Antico e una del Nuovo Testamento, insieme a commenti e approfondimenti pratici di Nicky e Pippa.

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Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/