La Bibbia in un anno 2024Campione

Cinque scuse
*My way* è un brano musicale molto popolare, il più suonato nei servizi funebri in Gran Bretagna. È anche quello con più remake della storia. È divenuto popolare con Frank Sinatra nel 1969 ed il suo album *My way*. Nelle Filippine, è particolarmente richiesto nei locali di karaoke ed è considerato responsabile di numerose morti dovute a risse scatenate da discussioni sulle performance realizzate dai concorrenti. "*E l'ho fatto a modo mio*. *Sì, era la mia strada*". "L'ho fatto a modo mio" è la via del mondo. Non è la via di Gesù. Gesù dice: "*Non come voglio io*, ma come *vuoi tu*" (Matteo 26,39) e: "Si compia la *tua volontà*" (v.42). Gesù non cerca scuse, fa alla maniera di Dio. Anche Mosè, come vedremo oggi, segue la via di Dio, ma non da subito. Prima segue una propria via aggrappandosi a cinque scuse.Proverbi 4,10-19
La via della sapienza
La crescita spirituale è come un viaggio. Si cresce un passo alla volta. Ciò che conta non è la strada finora percorsa, ma la direzione che si sta seguendo e che il viaggio proceda.
Il libro dei Proverbi ci parla di due tipi di strade: "La via dei malvagi" o “strada degli empi"(v.14) e "la via della sapienza…" (v.11) o "strada dei giusti" (v.18). Non ci viene detto di evitare le persone malvagie, questo significherebbe isolarsi dal mondo. Ci viene detto di evitare le loro vie, di evitare di fare quello che fanno. Se segui la sua guida, Dio promette di condurti sulla “via della sapienza” (v.11, MSG).
La via di Dio non è sempre facile. Seguirla però dà sempre grande gioia ed emozione: "La strada dei giusti è come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio" (v.18, MSG).
Signore, grazie per aver promesso di condurmi lungo strade diritte. Oggi, aiutami a seguire la via della sapienza.
Matteo 26,31-46
La nostra via
La via di Gesù è dire a Dio: non la mia, ma la tua volontà. Gesù non solo ci insegna a pregare "si compia la tua volontà" (v.42), ma lui stesso prega: "Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!" (v.39, MSG) e subito dopo: "Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà" (v.42, MSG).
Queste preghiere non sono di rassegnazione, ma di grande coraggio: Gesù è disposto a seguire la volontà di Dio, qualunque cosa accada.
In questo brano vediamo l'umanità di Gesù: "Cominciò a provare tristezza e angoscia" (v.37, AMP). I suoi tre amici più cari sono con lui. Gli stessi tre che lo hanno visto trasfigurarsi nella gloria divina, ora lo vedono nel profondo del dolore umano. Gesù prega affinché Dio Padre gli indichi un'alternativa. Tuttavia è disposto a fare la volontà del Padre qualunque essa sia.
Gesù sta per pagare un prezzo enormemente più grande di qualsiasi umana sofferenza. Sa che presto sulle sue spalle sarà caricato il peccato del mondo intero. Perciò la sua anima è "triste" (v.38). Per tre volte prega che gli sia tolto "questo calice" (vv.39.42.44). Il calice allude alla sua imminente sofferenza e morte.
Poco prima di recarsi all'orto del Getsemani, Gesù parla del calice della cena pasquale che rappresenta il suo sangue "versato per molti per il perdono dei peccati" (v.28). Ma il calice, come in altri passaggi dell'Antico Testamento, fa riferimento anche all'ira di Dio (ad esempio Isaia 51,22; Abacuc 2,16). Sulla croce, Gesù prende il nostro calice al nostro posto.
Quando ci sentiamo giù di morale, depressi, sopraffatti dal dolore, turbati o stiamo vivendo tempi difficili, è incoraggiante sapere che anche Gesù ha sperimentato tutto questo e molto di più. Lui conosce la tua sofferenza e sa cosa stai passando. Come ha fatto lui, puoi anche tu ora accogliere la volontà di Dio.
Tra l'orto del Getsemani ed il Giardino dell'Eden vi è un contrasto sorprendente. Nel primo giardino, a Dio, Adamo ed Eva dicono: "Non la tua, ma la nostra volontà". Nel secondo, Gesù dice: "Non la mia, ma la tua volontà". Gesù segue la via di Dio e va incontro alla sofferenza e alla morte. Un gesto, questo, che porterà alla redenzione del mondo intero.
Signore, aiutami a seguire il tuo esempio e a pregare: "Non ciò che voglio, ma ciò che vuoi tu. Sia fatta oggi la tua volontà".
Esodo 4,1-6,12
La via di Dio
Amo questo brano perché mi dona sempre grande conforto e incoraggiamento. Per natura, sono piuttosto timido ed introverso, un leader riluttante. Ed è bello per me vedere che anche il grande leader Mosè era proprio così, un leader riluttante. Dio lo chiama a fare certe cose, ma lui prova a giustificarsi, cerca delle scuse, tutto per evitare il compito assegnato.
Nei brani di ieri e di oggi, Mosè si aggrappa a cinque scuse. Sono scuse che conosco bene e a cui anch’io sono solito aggrapparmi:
- "Hai scelto la persona sbagliata"
Mosè dice: "Chi sono io?" (3,11). Si sente inadeguato. È come quando diciamo: "Non mi sento abbastanza bravo" o "Non sono abbastanza santa". È come se Mosè dicesse: “Hai scelto la persona sbagliata. Perché io?".
Ma Dio risponde: "Io sarò con te" (v.12a). Questo è tutto ciò che conta.
- "Non sono ancora pronto"
Mosè dice: "Che cosa risponderò loro?" (v.13). Si sentiva non adeguatamente preparato, di non essere in grado di rispondere a tutte le domande, che non avrebbe avuto nulla da dire.
Ma Dio dice: "Dirai" (v.14). Al momento giusto, Dio ti suggerirà ciò che dovrai dire.
- "Potrei fallire"
Mosè dice: "Ecco, non mi crederanno, non daranno ascolto alla mia voce, ma diranno: "Non ti è apparso il Signore!" (4,1). Teme di non farcela, pensa a cosa succederebbe nel caso andasse tutto storto.
Ma Dio, in risposta a Mosè, mostra la sua potenza (vv.2-9).
- "Non ho le capacità"
Mosè dice: "Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono stato né ieri né ieri l'altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua" (v.10). Pare che Mosè soffrisse di balbuzie o di qualche altra forma di impedimento del linguaggio.
Ma Dio risponde: "Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai dire" (4,12). La forza di Dio si manifesta in modo perfetto nella debolezza.
- "Ci penserà qualcun altro"
Mosè dice: "Perdona, Signore, manda chi vuoi mandare!" (v.13) È facile pensare: "Lo farà qualcun altro e meglio di me".
Dio non è contento della risposta di Mosè. Con lui manda Aronne: "Tu gli parlerai e porrai le parole sulla sua bocca e io sarò con la tua e la sua bocca e vi insegnerò quello che dovrete fare" (v.15b).
Alla fine Mosè accetta di percorrere la strada di Dio e seguire la sua chiamata. Ma le cose iniziano male, le battaglie aumentano e la situazione precipita anziché migliorare. La via del faraone (5,15) non è la via di Dio, e così ordina al popolo di Dio di procurarsi da sé la paglia per i mattoni. Per Mosè e Aronne iniziano le critiche e le opposizioni da parte del popolo stesso (v.21). E così Mosè si lamenta con Dio di non aver ancora mantenuto la sua promessa (v.23).
Al reclamo di Mosè, Dio risponde dandogli una visione ancora più chiara di chi Lui è. Dice: "Io sono il Signore! Mi sono manifestato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio l'Onnipotente, ma non ho fatto conoscere loro il mio nome di Signore" (6,2-3).
In poche parole, Dio rivela a Mosè più aspetti del suo carattere. Non è cambiato, è fedele e osserva la sua parola (vv.4-5). Come con loro, Egli soffre con te e sente il tuo dolore (v.5). Garantisce liberazione e libertà (v.6). Ti porta in una relazione intima con lui (v.7). Ti conduce alla tua eredità e ti riporta a casa (v.8).
Ma nel portare questo messaggio al popolo, "essi non lo ascoltarono, perché erano stremati dalla dura schiavitù" (v.9, AMP). Così Mosè fa notare a Dio che ciò che aveva temuto era accaduto. Dice: "Gli Israeliti non mi hanno ascoltato: come vorrà ascoltarmi il faraone, mentre io ho le labbra incirconcise?" (v.12, NLT)
Questa sequenza di passaggi è tipica nella Bibbia. Prima arriva la chiamata e la visione di Dio. Poi seguono le sfide e le difficoltà ed infine la promessa viene realizzata. La via di Dio non è sempre facile: è straordinariamente impegnativa ma, alla fine, meravigliosamente appagante.
Signore, grazie per aver detto: "Io sarò con te" (3,12). Grazie per l'immenso privilegio di poter ascoltare la tua chiamata e poter camminare lungo le tue vie. Anche quando a volte le cose sembrano precipitare, aiutami a proseguire per la tua strada.
Pippa Adds
Matteo 26,31-46
Pietro dice: “Non ti rinnegherò” (v.35b). Come Pietro, tutti abbiamo buone intenzioni, ma siamo deboli e, senza la potenza di Dio, non possiamo fare nulla. I discepoli avrebbero dovuto pregare, ma si addormentano. Quanto è grande la mia simpatia per loro. Anch’io molte volte, mentre prego, mi addormento. Chiudere gli occhi è per me pericoloso!
References
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso. Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Frank Sinatra, ‘My Way’, lyrics © EMI Music Publishing. Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002. AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation Tutti i diritti riservati.Riguardo questo Piano

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Vorremmo ringraziare Nicky & Pippa Gumbel per aver fornito questo piano. Per ulteriori informazioni, visitare: bible.alpha.org/it/